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Motus-E, la nuova associazione per la mobilità elettrica in Italia

La nuova associazione Motus-E svilupperà la mobilità elettrica in Italia attraverso sinergie tra operatori del settore industriale e accademico.

Motus-E, la nuova associazione per la mobilità elettrica in Italia
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 7 giu 2018

Motus-E svilupperà la mobilità elettrica in Italia attraverso sinergie tra operatori del settore industriale e accademico. La nuova associazione, nata grazie alla collaborazione fra Enel X, ALD Automotive Italia, ABB, Volkswagen Group Italia, Allianz, Cobat e Politecnico di Milano, agevolerà la transizione del settore dei trasporti nel nostro Paese.

L'associazione si propone come interlocutore autorevole nei confronti degli stakeholder istituzionali coinvolti nel passaggio verso la mobilità a zero emissioni. Motus-E, tramite tavoli di lavoro e workshop, consentirà a ciascun associato di mettere a disposizione la propria esperienza al servizio della crescita e dello sviluppo del sistema Italia.

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La manovra rappresenta anche uno sprint verso le auto elettriche, che vede il nostro Paese occupare gli ultimi posti nelle vendite (solo 1.964 elettriche nel 2017) sia per la mancanza di incentivi che delle infrastrutture, anche se queste ultime sono destinate a crescere nei prossimi mesi.

Nel 2020 si arriverà a una copertura di 7.000 punti di ricarica pubblica come previsto dal Piano nazionale Italia di Enel X, la divisione dell'azienda italiana che la settimana scorsa ha raggiunto l'accordo con Ionity, la joint venture fra BMW, Daimler, Ford e il Gruppo Volkswagen (tramite Audi e Porsche), per realizzare fino a 20 siti di ricarica in Italia come parte del Piano che prevede fino a 14.000 siti entro il 2022.

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