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Lamborghini Urus sbarca in Cina, ma si tratta del clone

Dalla Cina giungono le prime immagini del SUV di Huansu Auto, il clone di Lamborghini Urus.

Lamborghini Urus sbarca in Cina, ma si tratta del clone
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 31 mag 2018

Dalla Cina arriva il clone di Lamborghini Urus: si tratta del SUV realizzato dalla Huansu Auto, il sotto marchio della Beijing Auto Industries Corporation (meglio nota come BAIC Group), che debutterà a giugno. Le prime immagini sono state diffuse da carnewschina.com, e mostrano sia il frontale che il profilo del veicolo (ancora senza nome).

Nonostante la vettura disponga di un anteriore e di una zona laterale (in particolare nella linea di cintura e nel design dei cerchi) simile a Urus, rispetto a quest'ultimo differisce nel retrotreno, le cui forme dei fanali ricordano quelle della BMW X6. Il SUV targato Huansu Auto sarà offerto nella versione a 5 e 7 posti, mentre sotto il cofano dovrebbe essere alloggiato un motore 1.5 litri turbo da circa 150 CV. Unità di piccole dimensioni se paragonata al 4.0 litri biturbo da 641 CV del Super SUV di Sant'Agata Bolognese.

La peculiarità del mezzo è legata al prezzo: se il listino di Lamborghini Urus parte da 168.852 euro (tasse escluse), quello del veicolo di Huansu Auto oscilla fra i 100.000 e i 150.000 yuan, ovvero dai 13.000 ai 20.000 euro al cambio attuale. La produzione sarà a carico della Beiqi Yinxiang Automobile, la joint venture fra BAIC Group e Yinxiang Motorcycle Group.

La manovra di Huansu Auto riapre inevitabilmente il capitolo legato ai cloni cinesi, i cui esempi abbondano visto il numero di copie realizzate negli ultimi anni. E' il caso della Great Wall Motors, che nel 2008 presentò la Great Wall Peri, la city car gemella della Fiat Panda, oppure della Lifan con la Fiat 500L cinese Lifan 330, quindi Landwind (marchio di proprietà della Jiangling Motors) con la Landwind X7, replica della Range Rover Evoque.

Altri casi di clonazione hanno preso di mira due modelli Porsche, ovvero Cayenne e Macan, rispettivamente con Hawtai B35 Zoyte T700, oltre a BMW e Mercedes con Wuling City Car (i3) e Beijing Auto BJ80 (Classe G). Infine, il pasticcio compiuto dalla Eagle Carrie EV: il clone a metà tra la Ferrari FF e la Porsche Cayman dotato di due motori elettrici da 25 kW ciascuno, gli stessi impiegati sulle golf cart dell'azienda, con autonomia di 100 km.

La lista è ancora lunga, ma forse è meglio fermarsi qui…

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