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L'Hydrogen Council si espande con 11 nuove multinazionali

L'Hydrogen Council oggi è composto da 24 membri, tra cui anche nuovi costruttori automobilistici cinesi

L'Hydrogen Council si espande con 11 nuove multinazionali
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 14 mar 2018

Nato all'inizio del 2017 con l'obiettivo di promuovere la transizione energetica dai combustibili fossili all'idrogeno, l'Hydrogen Council ha finora raccolto importanti aziende petrolifere, energetiche, tecnologiche e automobilistiche di rilevanza mondiale impegnate nello sviluppo di una mobilità più sostenibile grazie all'adozione dell'idrogeno come fonte di energia pulita. Dopo le adesioni iniziali di Audi, Honda, Toyota, BMW e Hyundai (giusto per citare i principali gruppi automotive coinvolti) a poco più di un anno di distanza l'Hydrogen Council si espande accogliendo 11 nuove multinazionali provenienti da Asia, Nord America ed Europa.

Così, agli attuali 13 membri del Consiglio, da oggi si aggiungono anche 3M, Bosch, China Energy, JXTG Nippon Oil & Energy Corporation e Weichai, insieme al supporto parziale offerto da Hexagon Composites, Marubeni, McPhy, Nel Hydrogen e Royal Vopak at supporting level. A questi si aggiunge una nuova casa automobilistica, la cinese Great Wall Motors, attualmente al centro di una trasformazione del proprio business verso una mobilità sostenibile, come dimostra l'apertura di un centro di ricerca e sviluppo per auto elettriche in Austria.

Nelle intenzioni dei membri del Council vi è una rapida accelerazione dello sviluppo della mobilità a celle di combustibile, arrivando nei prossimi 5-10 anni a contribuire alle richieste energetiche mondiali per il 18%. Questo si traduce in emissioni di CO2 ridotte di 6 miliardi di tonellate e in un giro d'affari di 2,5 mila miliardi di dollari, per 30 milioni di posti di lavoro entro il 2050.

Come fatto nella prima riunione tenutasi nel gennaio 2017, l'Hydrogen Council continuerà a proporre soluzioni innovative e sostenibili per promuovere l'adozione dell'idrogeno come fonte di sostentamento energetico per le attività produttive e logistiche.

Nell'ultimo anno la mobilità a idrogeno ha fatto grandi passi in avanti: Hyundai, per esempio, ha presentato la seconda generazione del suo SUV alimentato a celle di combustibile. Nexo, rispetto a ix35 Fuel Cell, è in grado di percorrere fino a 800 km con un pieno di H2 senza sacrificare le prestazioni. E se di prestazioni si parla, non possiamo non menzionare Pininfarina H2 Speed, la sportiva da corsa che lo studio di design piemontese ha confermato per una produzione in piccola serie. Infine, Mercedes-Benz è quasi pronta per lanciare sul mercato GLC F-CELL, il primo SUV ibrido plug-in alimentato anche a idrogeno.

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