Droni-fattorino: meno inquinanti dei corrieri tradizionali
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications indica che le consegne da parte dei droni-fattorino riducono le emissioni di gas serra del 9%.
I droni-fattorino risultano essere amici dell'ambiente in quanto meno inquinanti dei corrieri tradizionali. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, infatti, il loro utilizzo favorisce la riduzione delle emissioni di gas serra del 9%, oltre alla riduzione del consumo di energia nel settore.
Nonostante siano già impiegati in alcuni servizi (anche in Italia), come la lettura dei contatori, i droni sembrano essere destinati a diventare dei corrieri in quanto, oltre alle emissioni, sono in grado di ridurre anche i tempi di consegna. A studiare i possibili regolamenti per il loro uso l'Agenzia federale statunitense per l'aviazione civile e l'Agenzia europea per la sicurezza aerea.
Simulando una consegna negli Stati Uniti, più precisamente nel Missouri, i ricercatori hanno comparato i dati relativi alle emissioni con quelli dei sistemi tradizionali di consegna. L'esito è nettamente a favore dei droni, sia per la minor energia consumata sia per l'ottimizzazione del percorso rispetto ai furgoni. Tuttavia ci sarebbe bisogno di incrementare il numero di magazzini per lo stoccaggio, e questo comporterebbe l'aumento dei consumi dell'energia elettrica e delle emissioni di gas serra.
Le emissioni possono essere ridotte qualora il peso dei pacchi sia di circa 8 kg, e a patto che i magazzini dispongano di un livello elevato di organizzazione; in assenza di queste caratteristiche le emissioni possono oltrepassare anche il 50% in più. Lo stoccaggio della merce è senza dubbio una manovra da ottimizzare prima di passare all'impiego dei droni-fattorino.