Italdesign compie 50 anni e guarda avanti
Uno sguardo al passato per celebrare i 50 anni di storia di Italdesign, ora rivolto ai prossimi 50 anni per continuare ad essere protagonista nel settore della mobilità
Il 13 febbraio 1968 nasceva a Moncalieri, alle porte di Torino una delle poche aziende italiane in grado di offrire servizi di progettazione, sviluppo e prototipazione di veicoli e prodotti per clienti di tutto il mondo. L'opera di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani si è conservata nel tempo, crescendo in lustro e competitività, arrivando ai giorni nostri con asset diversi ma la stessa determinazione e lo stesso obiettivo del primo giorno: sfruttare le competenze tecniche e la creatività italiane nel settore della mobilità e dell'Industrial Design.
200 modelli e tante icone
In questi 50 anni si è perso il conto delle auto di successo internazionale che qui sono state progettate e ingegnerizzate per conto dei più grandi costruttori automobilistici: la prima in assoluto fu la Alfa Romeo Alfasud nel 1971, seguita nel 1974 dalla prima generazione di Volkswagen Golf, che divenne ben presto un'icona di stile. E poi le tante commissioni dal gruppo Fiat, con la Panda del 1980, la Croma, la Lancia Delta, la Fiat Punto del 1993, fino ad arrivare alla Grande Punto del 2005, la MINI del 2006 e tante altre vetture meno conosciute ma altrettanto valide.
Prima di arrivare all'avvio della produzione di vetture in serie limitata con il brand Automobili Speciali nel 2017, Italdesign ha realizzato l'iconica BMW M1: era il triennio 1978-1981 e dalla sede di Moncalieri uscirono 456 esemplari di questa sportiva destinata a costituire una pagina fondamentale dei libri di storia del design.
Non solo auto
Dal 2010, Italdesign appartiene ad Audi Group – a proposito, il SUV Q2 è stato disegnato, ingegnerizzato e prototipato qui – ma i committenti dell'azienda rimangono di respiro internazionale, e non solo per quanto riguarda l'auto. Qui, dal 1981, è attiva la divisione Giugiaro Design, che si occupa di progettare e ingegnerizzare prodotti industriali quali macchine del caffé, oggetti per la casa, biciclette, trattori e treni. Che sia un telefono o una bottiglia d'acqua chiunque di noi, almeno una volta nella vita, è entrato in contatto con un oggetto o un veicolo firmato Italdesign o Giugiaro.
Tangibile l'orgoglio del CEO Jörg Astalosch
Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto in questi cinquant’anni. Italdesign si è sempre contraddistinta per la capacità di osare, di anticipare i tempi e le necessità dell’industria, lavorando quotidianamente per alzare l’asticella degli standard qualitativi. Se guardiamo ai molti prototipi che abbiamo la fortuna di conservare nella nostra sede di Moncalieri, questa attitudine all’innovazione, mai fine a se stessa, è evidente anche a distanza di decenni.
Verso i prossimi 50 anni
Un'innovazione che sarà centrale per guardare con fiducia ai prossimi 50 anni di storia di Italdesign, che oggi si propone sul mercato automotive con un progetto di sviluppo che interessa non solo i veicoli ma tutto ciò che ruota (e ruoterà) attorno alla mobilità. I confini tra mezzi, servizi, infrastrutture stanno diventando sempre più labili e Italdesign vuole intercettare questo cambiamento affiancando, oltre ai servizi di sempre (stile, ingegneria, test, validazione, costruzione pre-serie e, più recentemente, la costruzione di vetture in serie) nuovi dipartimenti dedicati alla mobilità del futuro.
Qui a Moncalieri si lavora su nuove tecnologie di elettrificazione, con lo sviluppo di una piattaforma per veicoli elettrici, tecnologie di guida autonoma e un dipartimento dedicato alla progettazione e allo sviluppo in-house di interfacce uomo-macchina. PopUp, il drone a quattro ruote presentato insieme ad Airbus al Salone di Ginevra 2017 (e atteso, aggiornato, alla prossima edizione), è il primo esempio di questa nuova direzione intrapresa dall'azienda.
Un contest per esplorare la mobilità del futuro
Proprio intorno a questo tema Italdesign ha lanciato il concorso Future Mobility in Cities, aperto ai giovani tra i 18 e i 35 anni di età che dovranno sottoporre ad una giuria di esperti, in rapprresentanza dei vari settori coinvolti, soluzioni per la mobilità del futuro nelle aree urbane. Come tutti i progetti in Italdesign, anche i concept dei candidati saranno valutati in base ai seguenti fattori: innovazione e unicità, sostenibilità e facilità nell’utilizzo, design incentrato sulla persona, design democratico, fattibilità e concretezza, soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, soluzioni che possano essere applicate ai Paesi in via di sviluppo.
Chi volesse iscriversi al contest dovrà farlo dal 1° marzo al 1° aprile sul sito www.italdesign.it, inviando i propri progetti entro e non oltre il 31 agosto. I vincitori, che saranno annunciati a dicembre 2018, si porteranno a casa un montepremi di 40.000 euro.
Eventi e obiettivi
Per festeggiare i 50 anni di Italdesign all'insegna del "Best is Next", l'azienda ha proposto un calendario di eventi e appuntamenti che inizieranno il 6 marzo con una conferenza stampa al Salone di Ginevra e proseguiranno a giugno, con l'allestimento dell'Automotive News Europe Congress all'interno della sede di Moncalieri e la partecipazione (come sempre da protagonista) al Salone di Torino.
Nel corso del 2018, Italdesign presenzierà al Festival of Speed di Goodwood, al concorso d'eleganza di Pebble Beach, al Salon Privé di Woodstock e ad alcuni dei Saloni internazionali come Parigi e Los Angeles. Nel corso dell'anno continuerà la consegna dei 5 esemplari di Zerouno coupé e, parallelamente, andrà avanti lo sviluppo della Roadster, attesa al debutto al prossimo Salone di Ginevra (qui il primo teaser ufficiale). Nel frattempo, l'azienda di Moncalieri continuerà a rinnovarsi proponendo soluzioni di smart-office dove i muri degli uffici lasceranno spazio a scrivanie aperte e a luoghi di lavoro sempre più piacevoli e informali.
Le sorprese non finiranno qui, assicurano i dirigenti di Italdesign. Stay Tuned, anche perché…Best is Next!