Guida autonoma: per Elon Musk i LiDAR sono superflui
Secondo il patron di Tesla, le auto a guida autonoma sono in grado di viaggiare anche senza l'utilizzo di costosi e ingombranti LiDAR
I sensori LiDAR – acronimo di acronimo di Light Detection and Ranging o anche Laser Imaging Detection and Ranging – sono considerati dalla maggior parte delle case automobilistiche un elemento essenziale per il corretto funzionamento dei sistemi di guida autonoma. Ma non da Tesla, e tantomeno dal suo patron Elon Musk, che da sempre ha espresso il proprio scetticismo a riguardo.
Spesso, infatti, il costruttore di Palo Alto ha ribadito la validità del proprio sistema di guida totalmente autonoma servendosi solamente di telecamere, radar e sensori a ultrasuoni. Le tecnologie laser come il LiDAR, secondo Tesla, oltre a costare decisamente di più e a presentare ingombri fisici non indifferenti, non sono in grado di vedere in condizioni ambientali difficili, come in caso di pioggia intensa o neve.
L'antipatia di Elon Musk verso i LiDAR è stata espressa di recente, come riporta The Verge, e non sembra essere legata ad una sola questione estetica:
Secondo il mio punto di vista, [ il LiDAR, ndr ] è un sostegno che porterà le aziende ad un punto di non ritorno. Forse mi sbaglio e potrò sembrare un pazzo, ma sono abbastanza sicuro di non esserlo.
I vantaggi della tecnologia LiDAR sono indubbi: grazie ad onde di frequenza minore, permettono di identificare oggetti con una migliore precisione, ma necessitano di un hardware che, al momento, mal si adatta alla pulizia estetica delle vetture Tesla, oltre a costituire un costo che per Musk è assolutamente evitabile.
I sensori laser non rappresentano un elemento essenziale per l'Autopilot di Tesla che, secondo quanto dichiarato da Tesla, è oggi in grado di garantire la guida autonoma di livello 5 SAE grazie ad un sistema di intelligenza artificiale che interpreta i dati ricevuti dalle telecamere, dai radar e dai diversi sensori sparsi dentro e fuori dalle vetture. Sensori che, dopo la rottura con Mobileye nel 2016, sono stati aggiornati con un sistema noto come Tesla Vision, basato sulla piattaforma Nvidia Drive PX2.
Questo sistema – alla base dell'Autopilot 2.0 – secondo molti non ha ancora raggiunto il livello di affidabilità delle precedenti versioni dell'Autopilot, anche se Musk ha assicurato che il proprio sofisticato sistema di "reti neurali" sarà in grado di scavalcare le mancanze hardware, rendendo l'auto in grado di circolare autonomamente anche in condizioni metereologiche avverse.
Tale sistema consente, tramite la modalità Shadow, di raccogliere dati anche quando l'auto è in guida manuale, dati che poi vengono interpretati dall'Intelligenza Artificiale: questa ricostruisce le singole situazioni proponendo la propria soluzione di guida come se stesse guidando lei.