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Auto volanti: nel 2020 la prima gara

Una startup australiana sta raccogliendo fondi per realizzare la prima corsa riservata alle auto volanti, prevista per il 2019

Auto volanti: nel 2020 la prima gara
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 12 dic 2017

Le auto volanti ancora non esistono (ad eccezione di pochissimi esemplari circolanti) ma c'è già qualcuno che vuole farle gareggiare l'una con l'altra. In realtà, l'idea di fondo è più nobile: organizzare il primo Flying Grand Prix per accelerare lo sviluppo e l'industrializzazione delle auto volanti, facendo leva sulla competizione.

A promuovere tutto questo una startup australiana chiamata Alauda, che ha appena lanciato su KickStarter il progetto di una monoposto volante che, se tutto andrà secondo i piani, potrà iniziare i suoi test su strada nei cieli già all'inizio del 2018. Certo, al momento c'è solo un prototipo in scala, ma il modello definitivo non dovrebbe tardare ad arrivare.

Alauda Mark 1 Airspeeder fa parte di quella categoria di cui sempre più spesso vi aggiorniamo sulle pagine di HDMotori.it: i VTOL, acronimo di Vertical Take-Off Landing Vehicles, sono un ibrido tra un elicottero e un drone, con decollo e atterraggio verticale, ideale per gli ambienti cittadini dove sarebbe impensabile prevedere piste di atterraggio. L'auto volante di Alauda, però, consente l'accesso ad un solo passeggero, e punta tutto sulle prestazioni, al punto che i fondatori la definiscono "la Ferrari dei cieli".

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Dopo due anni di lavoro in gran segreto, Alauda è ora pronta per scoprire le carte, ufficializzando un progetto che, se andrà a buon fine, potrebbe portare una ventata di novità in un segmento oggi popolato solamente da aziende interessate al ride-sharing di lusso, come Daimler (con Volocopter) e Uber

A far decollare Mark 1 Airspeeder ci saranno quattro motori elettrici da 50 kW per una velocità massima di 200 km/h, mentre l'autonomia sarà assicurata dallo stesso pacco batterie adottato da Tesla per la sua Model S. Diversi sistemi di sicurezza e sensori saranno presenti per garantire l'incolumità dei piloti, ma il controllo del velivolo (e la gestione delle prestazioni) sarà nelle mani dell'uomo.

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