Legge di Bilancio: nuovi emendamenti su cellulare alla guida e seggiolini
La legge di Bilancio 2018 raddoppia le sanzioni in caso di utilizzo del cellulare alla guida.
La legge di Bilancio 2018 riceve nuovi emendamenti da parte della Commissione Trasporti della Camera: il primo conferma l'inasprimento delle sanzioni per gli automobilisti sorpresi a utilizzare il cellulare alla guida, il secondo invece, vincola l'utilizzo dei seggiolini per i bambini solo con la presenza di dispositivi anti-abbandono. Non si tratta di provvedimenti definitivi, dato che ora questi emendamenti andranno vagliati dalla Commissione di Bilancio e dal Senato, ma ci danno un'idea di quella che potrebbe essere la versione finale del testo.
Per quanto riguarda il trasporto dei più piccoli in auto, la Commissione Trasporti ha proposto di rendere tassativo l'utilizzo di "dispositivi di allarme anti-abbandono rispondenti alle specifiche tecnico-costruttive stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". L'adozione di tali dispositivi, se convalidata, decorrerà dalla fine del 2018. Si tratta di un passo avanti per combattere una delle tragedie troppo spesso al centro dei fatti di cronaca: oggi sono ancora pochi i dispositivi anti-abbandono aftermarket, mentre iniziano a farsi strada le prime soluzioni integrate da parte delle case automobilistiche, tra cui Nissan, e dei produttori, tra cui Chicco.
Un'altra piaga dei giorni nostri, rappresentata dall'utilizzo improprio di smartphone e devices elettronici alla guida, è al centro del secondo emendamento proposto dalla Commissione Trasporti, che modifica l'articolo 173.
Come già proposto negli scorsi mesi dal vice ministro dei trasporti Riccardo Nencini, l'emendamento prevede il raddoppiamento delle sanzioni amministrative (da 322 euro ad un massimo di 1.294 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi) in caso di recidiva commessa entro due anni dalla prima infrazione: questo vuol dire che chi verrà sorpreso per la seconda volta con il cellulare alla guida rischierà una multa da 644 a 2.588 euro e la sospensione della patente da due a sei mesi.