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Con l'idrogeno -20% di emissioni di CO2 nel 2050

Secondo l'ultimo studio pubblicato dall'Hydrogen Council, l'adozione progressiva di veicoli a idrogeno contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 del 20% nel 2050.

Con l'idrogeno -20% di emissioni di CO2 nel 2050
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 14 nov 2017

In occasione della conferenza The Hydrogen Council tenutasi al Cop23 di Bonn, i 18 leader dell'industria mondiale hanno pubblicato il primo studio a conferma del ruolo primario dell'idrogeno nella transizione energetica dei trasporti. 

Realizzato grazie al contributo della società di consulenza McKinsey, lo studio "Hydrogen, Scaling up" conferma la validità della propulsione a idrogeno per ridurre le emissioni di CO2 in maniera sostanziale: si parla infatti di una riduzione del 20% nel 2050. Sempre entro quella data, l'Hydrogen Council sostiene che l'idrogeno possieda il potenziale per lo sviluppo di un giro d'affari di circa 2,5 miliardi di dollari e 30 milioni di posti di lavoro.

Se le auto spinte da motori a celle a combustibile venissero impiegate su larga scala, l'idrogeno potrà coprire circa un quinto dei consumi energetici entro il 2050. Questo andrebbe a ridurre di circa 6 gigatoni le emissioni annuali di CO2 rispetto ai livelli attuali, limitando il surriscaldamento globale di circa 2 gradi. Con "larga scala" l'hydrogen council intende 10-15 milioni di automobili e circa 500.000 autocarri entro il 2030, con molteplici ulteriori applicazioni in altri settori, come ad esempio quello dei processi e delle materie prime industriali, oppure gli impianti di riscaldamento.

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Lo studio prevede poi che la domanda annuale di idrogeno potrebbe decuplicarsi entro il 2050 raggiungendo gli 80 EJ, andando a coprire il 18% della domanda energetica totale. Per sostenere questa domanda, il Council – a cui partecipano, tra i grandi costruttori, anche Audi, BMW, Daimler, Honda, Hyundai, Nissan e Toyota – ipotizza investimenti annui calcolati tra i 20 e i 25 miliardi di dollari, per un totale di 280 miliardi fino al 2030.

Benoît Potier, Presidente e CEO di Air Liquide, vede nella collaborazione delle grandi industrie globali e delle amministrazioni locali l'unica soluzione per uno sviluppo sostenibile della transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili:

Lo studio conferma il ruolo dell’idrogeno come pilastro di questa transizione energetica, e rappresenta per noi un incoraggiamento ad impiegarlo su larga scala. L’idrogeno diventerà un fattore imprescindibile per la transizione di alcuni settori e di alcuni Paesi. Speriamo di riuscire a raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile, per poi godere dei benefici fondamentali dell’idrogeno al servizio delle nostre economie e della società nel suo insieme. La tecnologia è pronta e le aziende stanno dimostrando grande impegno. Ciò di cui abbiamo bisogno adesso sono gli investimenti, e ottenerli è uno dei motivi per cui abbiamo istituito questo Hydrogen Council.

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