Audi A5, nuovi motori benzina e diesel per Sportback e Coupé
Audi A5 verrà proposta sul mercato con nuovi livelli di potenza dei motori fin qui già disponibili. Il 2.0 litri TFSI ed il 3.0 litri TDI vantano ora nuovi livelli di potenza e offrono una soluzione in più per i clienti dei quattro anelli. Novità in
Audi A5 verrà proposta sul mercato con nuovi livelli di potenza dei motori fin qui già disponibili. Il 2.0 litri TFSI ed il 3.0 litri TDI vantano ora nuovi livelli di potenza e offrono una soluzione in più per i clienti dei quattro anelli.
Novità in gamma per Audi A5 (sia Coupé che Sportback) con l’arrivo di nuovi motori che completano l’offerta della Casa di Ingolstadt. non cambiano le cilindrate disponibili perché il listino presenta sempre i 2.0 e 3.0 litri, ma le potenze variano sensibilmente. Il 3.0 TDI (prima disponibile solo con 218 CV) ora dispone di 272 CV e 600 Nm a 1.500 giri affiancato da un cambio tiptronic a otto rapporti riprogettato per cambiate più efficaci ed efficienti mentre trazione scelta per questo motore è la leggendaria integrale quattro. Il pacchetto completo ha un costo di 58.750 euro per la Coupé e di 58.430 per la Sportback.
Su A5 Sportback debuttano inoltre anche il 3.0 TDI da 218 CV con cambio S tronic e il benzina 2.0 TFSI da 190 CV con cambio manuale o S tronic. A beneficio di efficienza e consumi, i due motori sono abbinati alla trazione anteriore ed al sistema “start-stop" che consentono un ulteriore risparmio di carburante. Il prezzo di listino della A5 Sportback con il 2.0 TFSI con cambio manuale è di EUR 40.430, che diventano 42.730 per la versione dotata di trasmissione automatica S tronic. Il 3.0 TDI S tronic ha invece un listino pari a 49.930 euro.
Quindi nuove proposte sia alla base che sulla cima del listino di uno dei modelli più apprezzati da chi ama la linea da coupé, mista alla praticità delle berline. Se è vero che in seguito i motori diesel perderanno sempre più quote di mercato, i benzina di potenza ridotta (come nel caso del nuovo 190 CV) saranno la scelta più sensata e, perché no, anche più divertente. Senza parlare del risparmio al momento dell’acquisto e in occasione della riscossione delle imposte. Il cosiddetto Superbollo verrebbe in questo modo evitato pur mantenendo prestazioni più che accettabili.