Porsche: la prima sfida è a Daytona
Dopo un 2016 di grandi successi la stagione sportiva di Porsche riparte dalla 24 ore di Daytona. Sarà difficile ripetere le affermazioni dello scorso anno, che comprendono anche la vittoria alla 24 Ore di Le Mans, il titolo Costruttori e quello riservato
Dopo un 2016 di grandi successi la stagione sportiva di Porsche riparte dalla 24 ore di Daytona. Sarà difficile ripetere le affermazioni dello scorso anno, che comprendono anche la vittoria alla 24 Ore di Le Mans, il titolo Costruttori e quello riservato ai Piloti nel WEC con la 919 Hybrid. Sul superspeedway della Florida andrà in scena il debutto in gara della nuova e rivoluzionaria 911 RSR. Al via anche il nostro Matteo Cairoli nella classe GTD.
L´obiettivo per Porsche è quello di fare ancora di più di quanto ha ottenuto nel Motorsport nel 2016 ed è un traguardo davvero molto ambizioso: quella passata è stata, a dir poco, un’ottima annata.
Nel Mondiale Endurance, dopo una stagione entusiasmante e molto combattuta contro Audi e Toyota, la Casa tedesca festeggiava già a Shanghai, nel penultimo round del 2016, la conquista del secondo titolo mondiale Costruttori consecutivo, oltre alla sesta vittoria dell´anno con Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber sull´impressionante 919 Hybrid, veloce e affidabile.
Il prototipo sviluppato a Weissach ha contribuito a scrivere la storia del Motorsport, così come avevano fatto altre importanti vetture da corsa del passato, come i modelli 718 RS, 904, 917 o 956, e ha svolto, e sta avendo tuttora, un ruolo fondamentale nello sviluppo delle auto da strada e anche dell´attesa Mission E, che sarà la prima Porsche da strada con trazione esclusivamente elettrica.
Nell’ultimo round in Bahrain Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb, già vincitori della 24 Ore di Le Mans, hanno conquistato il titolo piloti nel WEC. Quella gara è stata ricca di tante emozioni, dovute anche al già annunciato ritiro di Mark Webber: l´ex pilota di F1 e campione uscente del WEC ha chiuso la sua lunga carriera agonistica conducendo la sua vettura al traguardo per un ultimo podio, a coronare così tre anni fantastici con Porsche e tutta la squadra. Senza dimenticare la straordinaria doppietta vincente messa a segno dai “cugini" dell´Audi, capaci di uscire di scena dal WEC in modo memorabile.
Per il secondo anno consecutivo, Porsche ha così fatto en plein nel Campionato Mondiale Endurance: vittoria a Le Mans e di nuovo entrambi i titoli iridati.
Non si può certo dire la stessa cosa della stagione del WEC tra le GT: la precedente generazione della RSR, basata sulla serie 997, sentiva ormai il peso degli anni ed era diventato molto difficile contrastare le nuove arrivate, come Ford GT e Ferrari 488.
Non va però dimenticato quanto ha vinto quell´auto: la 24 Ore di Le Mans nel 2013 e quella di Daytona nell´anno successivo. Poi nel 2015 ha vinto tutto nel WEC: si è aggiudicata il titolo Costruttori, Richard Lietz ha vinto il titolo Piloti e il Team Manthey la classifica a Squadre. Ma non solo: con Porsche Nord America ha vinto anche la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring.
In realtà il 2016 per Porsche è stato un anno di transizione: in attesa della nuova RSR, non hanno corso nella classe LMGTE Pro con il proprio team ufficiale, ma hanno sostenuto una squadra privata, Dempsey Proton Racing, con i piloti “factory" Richard Lietz e Michael Christensen.
Ma ora è arrivato il momento del riscatto: dopo i più che meritati festeggiamenti per i successi ottenuti con il prototipo ibrido e dopo un breve periodo di riposo, hanno subito ricominciato a lavorare a pieno ritmo per questo 2017, che comincia con una grande sfida, quella di Daytona.
Presentata a metà novembre al Salone di Los Angeles Auto Show, l´attesa nuova generazione della 911 RSR, è pronta al debutto: quest´anno con il team ufficiale parteciperà al WEC, che comprende anche la 24 Ore di Le Mans, e all´IMSA Sportscar Championship. Questo weekend è di scena proprio la leggendaria gara d´apertura della stagione nordamericana.
Sul superspeedway della Florida va in scena la grande classica dell´endurance a stelle e strisce, giunta alla sua 55esima edizione. E´ la grande prima, quella che ogni anno apre la stagione dei motori: nata nel 1966, è stata teatro di grandi sfide tra i marchi più gloriosi come Ferrari, Porsche, Ford, dando origine a edizioni indimenticabili e ad alcune delle più belle gare della storia dell´endurance. Nell´albo d´oro ci sono nomi tra i più importanti e leggendari dell´automobilismo sportivo.
Ogni anno la 24 ore statunitense vanta una parata di stelle che nessun´altra categoria può eguagliare: ex piloti di Formula 1, i più forti della IndyCar, della Nascar e ovviamente, gli specialisti delle gare americane. Dopo quella di Le Mans, la gara di Daytona è la seconda grande classica di endurance nel motorsport internazionale, che si svolge lungo i 5,7 chilometri dell´International Speedway, uno dei più famosi circuiti del mondo, che vanta due lunghe curve sopraelevate, con un banking molto impegnativo, e una parte più guidata e stretta, dove i sorpassi non sono per niente facili.
Il team Porsche GT affronta così la prima uscita ufficiale dell’anno con due esemplari della 911 RSR, guidati da due equipaggi di altissimo livello, che dovranno affrontare la concorrenza nella classe GTLM di BMW, Chevrolet, Ferrari e Ford. Nella classe GTD, le squadre clienti schierano ben cinque 911 GT3 R.
La Casa tedesca schiera al via ben 11 piloti ufficiali e un “Young Professional" molto speciale. Nel team GT Patrick Pilet, Dirk Werner e Frédéric Makowiecki condividono l´abitacolo della RSR n°911. Werner, 35 anni, è un pilota di grande esperienza, che torna nuovamente al volante di una 911. Ha gareggiato con vetture Porsche dal 2004 al 2009 e durante questo periodo ha vinto il titolo nella Carrera Cup Deutschland 2006, il titolo GT nella Grand Am Series nel 2007 e nel 2009 e ha ricevuto la Porsche Cup nel 2009 come migliore pilota privato. Dal 2010 al 2016 ha invece gareggiato per BMW come pilota professionista in vari campionati tra cui il DTM e l’IMSA SportsCar Championship.
Affrontano la mitica gara statunitense al volante della RSR n°912 Laurens Vanthoor, Kévin Estre e Richard Lietz. Il venticinquenne belga Vanthoor è un ex pilota Audi e vincitore nel 2016 della FIA GT World Cup e dell´Intercontinental GT Challenge. Nel suo già ricco palmares vanta anche la vittoria al Grand Prix 2010 di Formula 3 a Macao, ha conquistato il titolo 2013 della serie FIA GT e ha continuato a infilare un successo dopo l’altro nelle gare di durata: nel 2014 alla 24 Ore di Spa, nel 2015 alla 24 Ore del Nürburgring e alla 12 Ore di Sepang e alla 24 Ore di Dubai nel 2016.
Negli equipaggi delle GT3 R ci sono altri cinque piloti “factory": Jörg Bergmeister (con Park Place Motorsports), Michael Christensen (per Alegra Motorsports), Patrick Long (con CORE Autosport), Sven Müller (il vincitore della Porsche Supercup 2016 è al via con il team Manthey-Racing) e Wolf Henzler (con TRG). In particolare per Vanthoor, Werner e Müller, questa difficile 24 Ore è la loro prima gara come ufficiali Porsche. Müller, 24 anni, si è guadagnato la promozione da pilota Porsche Junior a professionista: il giovane talento tedesco ha trascorso tre anni di formazione in Porsche e nel 2016 ha vinto anche il titolo nella Porsche Carrera Cup Deutschland.
All´inizio di questo mese si sono svolti i tradizionali test ufficiali in preparazione della gara, “The Roar before the Rolex 24", tre giorni di prove nei quali Porsche ha cercato di preparare al meglio le nuove RSR. Con condizioni di tempo molto variabili, i due equipaggi hanno cercato di percorrere più chilometri possibili per continuare lo sviluppo di questa nuova e rivoluzionaria GT.
Pilet, Werner e Makowiecki hanno completato ben 1.431 chilometri. I loro compagni di squadra Estre, Vanthoor e Lietz ne hanno messi insieme 1.505: prove importanti per questo trio di piloti che dovrà affrontare anche la 12 Ore di Sebring il 18 Marzo. La squadra è riuscita a svolgere il lavoro programmato, senza badare troppo al cronometro, cercando soprattutto di capire il comportamento dell´auto su questo tracciato, su asfalto asciutto e anche sul bagnato, con temperature basse ma anche con il caldo del mite inverno della Florida: insomma tanto lavoro per gli ingegneri per raccogliere più dati possibili. Sarà molto importante l´affidabilità, per poter portare entrambe le auto al traguardo.
Non sarà certo facile emergere nella classe GT Le Mans (GTLM), nella quale un anno fa vinse Corvette Racing mettendo a segno una splendida doppietta. Dai risultati dei test, gli avversari più difficili da contrastare sembrano quelli dell´Ovale Blu: le Ford GT gestite dal team di Chip Ganassi hanno sempre imposto il proprio ritmo e sono pronti a vincere anche questa classica, dopo l´affermazione ottenuta a Le Mans lo scorso anno.
Per la quarta stagione, Porsche affronta gli avversari in uno dei campionati più importanti degli Stati Uniti, l´IMSA SportsCar Championship, una serie riservata a prototipi e Gt che si svolge sui circuiti di USA e Canada: è nata nel 2014 dall´unione della mitica American Le Mans Series e la Grand-Am Series.
Il pilota “Young Professional" di Porsche al via della corsa è il nostro Matteo Cairoli: reduce dal secondo posto assoluto ottenuto poco più di due settimane fa nella 24 Ore di Dubai con la 991 GT3 R del team Manthey Racing, è già pronto per il suo debutto a Daytona. Guida una vettura della Casa di Stoccarda nella classe GTD schierata dalla stessa squadra e dividerà l´abitacolo con Sven Müller (con lui sul podio degli Emirati Arabi), Reinhold Renger, Harald Proczyk e Steve Smith.
Cairoli, che ha vinto la Porsche Carrera Cup Italia nel 2014, ha gareggiato nella Porsche Supercup negli ultimi due anni e concluso la stagione 2015 come miglior “rookie" e quella 2016 come vice campione. Con quattro vittorie all’attivo, ha conquistato una vittoria in più proprio di Müller, ma a causa del suo ritiro nella gara 1 dell´ultimo round di Austin, ha perso l’occasione di vincere il titolo.
Con 22 successi assoluti e 76 vittorie di classe, Porsche è il marchio di maggior successo nella storia di questa prestigiosa gara. La prima delle 22 vittorie assolute conquistate è stata ottenuta nel 1968 da Vic Elford, Jochen Neerpasch, Rolf Stommelen, Jo Siffert e Hans Herrmann con l´indimenticabile 907. L´affermazione assoluta più recente è di Joao Barbosa, Terry Borcheller, Ryan Dalziel e Mike Rockenfeller con la Porsche Riley nel 2010. Infine nel 2014 Lietz, Nick Tandy e Pilet hanno vinto nella classe GTLM con la vecchia 911 RSR. Il pilota di maggior successo in questa gara con il brand tedesco è l´americano Hurley Haywood, che vanta cinque vittorie assolute (1973, 1975, 1977, 1979 e 1991) e un´affermazione di classe nel `72.
Oggi hanno preso il via le Prove Libere e le Qualifiche mentre la 24 Ore scatterà sabato alle ore 14.30 locali e si concluderà il giorno dopo.
Lasciatevi catturare dal fascino di questa grande classica dell´endurance: la potrete vedere in streaming Live su www.imsa.com
Nicola Villani