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Porsche: ecco come è nata la Mission E

30 Marzo 2016 0

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Un video ufficiale di Porsche illustra tutti i dettagli della prima sportiva a 4 posti totalmente elettrica di Zuffenhausen. Un percorso che è comune a tutte le auto ma che in questo caso risulta ancora più affascinante.

Come nasce un capolavoro come la Porsche Mission E? Devono esserselo chiesto in tanti, dato che Porsche ha diramato, quasi 7 mesi dopo il debutto della concept car al Salone di Francoforte 2015, un video in cui vengono spiegati tutti i dettagli della prima sportiva totalmente elettrica di Zuffenhausen.

Il percorso progettuale parte con un brief dell'azienda: "sviluppare una sportiva elettrica a 4 posti senza intaccare il DNA Porsche". Un gioco da ragazzi insomma.

Una volta recepito il brief, i progettisti cominciano a proporre decine e decine di sketch estetici, fino ad arrivare a ad alcune proposte renderizzate. Una volta selezionati i migliori sketch, vengono realizzati dei modelli in clay in scala 1:3, che mostrano in concreto forme e proporzioni.

Dopo la definizione delle proporzioni - frontale corto perché il motore è assente, fiancate scolpite, "spalle larghe" in puro stile Porsche -  si passa alla realizzazione di un modello in scala 1:1. In questo caso, la base meccanica di una Boxster E è stata utilizzata come piattaforma intorno a cui sviluppare il prototipo.

Importante, a questo punto, lo studio aerodinamico: la Mission E presenta delle scanalature sul frontale che portano aria direttamente sulla fiancata, passando per i passaruota anteriori, conferendo alla vettura il classico frontale Porsche - basso, largo, con i fari a 4 LED alle estremità dei parafanghi. Anche il posteriore è stato disegnato per rispettare il codice stilistico della Casa, grazie a dei fari realizzati con una linea continua e orizzontale a LED.

La purezza delle linee, con le portiere che si aprono a libro per garantire un'accessibilità record (grazie all'assenza del montante centrale), va letta in stretta correlazione con il motore a zero emissioni che muove la vettura.

Anche all'interno, moderno, pulito ed essenziale, si respira tutto il profumo delle mitiche Porsche, a cominciare dall'iconica 911. Il risultato? Un carry over dei classici stilemi del Marchio: la strumentazione a cinque quadranti tondi (qui sottoforma di display olografico), il tunnel centrale che diventa plancia, il mobiletto orizzontale. Il tutto unito a chicche da concept car che in Porsche, assicurano, si vedranno molto presto anche sulle vetture di serie: un display corre lungo tutto il mobiletto ed è gestibile tramite comandi gestuali.

I sedili, sottilissimi, sono realizzati a forma di guscio, per ottenere la massima leggerezza insieme ad un contenimento ottimale del corpo nella guida sportiva.

Il resto è storia: la Porsche Mission E è stata presentata a Francoforte, risultando tra le auto più ammirate del Salone.


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