Audi: le auto a guida autonoma sono ancora lontane nel tempo
Auto a guida autonoma? Guida "completamente autonoma" o "parzialmente autonoma"? Certo i termini andranno verso l'unificazione ma, ad oggi, bisogna distinguere le diverse casistiche dato che le tecnologie disponibili in commercio non sono certo

Auto a guida autonoma? Guida “completamente autonoma" o “parzialmente autonoma"? Certo i termini andranno verso l’unificazione ma, ad oggi, bisogna distinguere le diverse casistiche dato che le tecnologie disponibili in commercio non sono certo equiparabili al concetto di “guida autonoma al 100%". E non lo saranno neanche nell’immediato futuro secondo Audi: se Elon Musk sostiene che le auto a guida autonoma arriveranno in USA entro 2 o 3 anni, Audi ha infatti un’opinione diversa.
Scott Keogh, presidente della divisione americana, ha infatti dichiarato in un’intervista che non vedremo tali tecnologie per almeno 10 anni, facendo slittare il traguardo ben oltre il 2020 che alcuni produttori, tra cui Nissan, hanno fissato come data della – vera – guida autonoma. Perché l’introduzione con il chiarimento sui termini? Semplice, perché anche Keogh ne fa una questione di semantica:
è un problema di definizioni. Se la definizione è “esco di casa, premo un pulsante e l’auto mi porta dove voglio senza la necessità di toccare il volante", bene, questo non accadrà se non fra più di dieci anni.
Audi è infatti dell’idea che ci troveremo di fronte ad un graduale progresso verso il “pilota automatico" tramite una serie di introduzioni incrementali che, pian piano, evolveranno sempre di più le tecnologie. Si partirà dalla guida autonoma in autostrada tramite cruise control adattivo, una tecnologia già inclusa nella suite Audi Piloted Driving che migliorerà di generazione in generazione. Inoltre il “Traffic Jam Assist", disponibile su Q7 e A4, può per esempio guidare in autonomia la vettura fino ai 60 km/h ma, ogni 15 secondi, il pilota deve comunque toccare il volante per confermare all’auto la sua attenzione, senza dimenticare l’impossibilità di funzionamento in caso di assenza della segnaletica orizzontale.
Insomma, per Audi si tratta di problemi risolvibili solo con il tempo e con l’evoluzione degli attuali sistemi semi-autonomi, in modo da far confluire tutte queste tecnologie in un pilota automatico completo fra diversi anni. Secondo il produttore, infatti, bisognerà prima risolvere il problema degli incroci non regolamentati da semafori, la casistica più complessa per un computer da analizzare che richiederà notevoli passi in avanti nel deep learning (per approfondire cliccate QUI), un ingrediente fondamentale per il futuro delle auto a guida autonoma.