Pedaggi autostrade: gli aumenti del 2016
Anno nuovo, automobilisti sempre più frustrati dai pedaggi autostrade. Il 2016 porta una ventata di aumenti che abbracciano tutta l'Italia, una serie di rincari che colpiranno in particolare chi vive e viaggia in Lombardia dato che il Codacons stima

Anno nuovo, automobilisti sempre più frustrati dai pedaggi autostrade. Il 2016 porta una ventata di aumenti che abbracciano tutta l’Italia, una serie di rincari che colpiranno in particolare chi vive e viaggia in Lombardia dato che il Codacons stima rincari medi di 27EUR a famiglia per quest’anno.
La media nazionale porta il segno positivo, in particolare +0.86% nei costi dei pedaggi autostradali a causa degli aumenti messi in atto dalle varie società di gestione. Autostrade per l’Italia alza le tariffe dell’1.09%, ATIVA porta una maggiorazione dello 0.03% mentre il record dei rincari va a SATAP Tronco A4 che fa lievitare i prezzi del 6.5%. Crescite anche per Strada dei Parchi (+3.45%), TEEM (+2.10%) e Pedemontana Lombarda (+1%).
In Lombardia, quindi, si spenderà di più per la A4 Milano-Torino ma anche per Pedemontana e Tangenziale Est. Al sud, invece, sale il dissenso per gli aumenti della A24 con tanto di campagna su Twitter. Non si tratta certo di una situazione rosea per gli utenti della Roma-L’Aquila che già ad inizio 2015 era stata colpita da rincari e che, a soli 12 mesi di distanza, continua a svuotare le tasche dei pendolari costretti ad utilizzarla.
E le giustificazioni? I vari gestori parlano di aumenti necessari per coprire i costi degli investimenti, ad esempio terza e quarta corsia sulla Torino-Milano o l’adeguamento della tratta Roma-Lunghezza per Società Strada dei Parchi.
Dal Governo si parla di aumenti che abbracciano solamente 6 società sulle 27 che gestiscono la totalità delle tratte italiane, una percentuale ridotta se guardiamo al totale ma che è in grado di abbracciare un numero altissimo di utenti e che sta facendo montare la polemica online. Nel frattempo, però, anche l’Aiscat (l’associazione delle società concessionarie) si lamenta, in particolare rimproverando al Governo la concessione degli adeguamenti solo alle 6 società sopra citate.