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Citroen: nel 2017 nuove sospensioni, addio idropneumatiche

L'annuncio è ufficiale: le leggendarie sospensioni idropneumatiche di Citroen che tanto hanno fatto la gioia dei clienti andranno in pensione. La notizia arriva direttamente dal produttore per mezzo di Linda Jackson ma il futuro promette comunque

Citroen: nel 2017 nuove sospensioni, addio idropneumatiche
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 26 nov 2015

L’annuncio è ufficiale: le leggendarie sospensioni idropneumatiche di Citroen che tanto hanno fatto la gioia dei clienti andranno in pensione. La notizia arriva direttamente dal produttore per mezzo di Linda Jackson ma il futuro promette comunque sorprese. Così le sospensioni nate con la Traction Avant e con la DS spariranno dalla circolazione ma nel 2017 arriverà un nuovo- e si spera degno – erede.

In realtà Citroen aveva già anticipato l’abbandono ma è solo con le ultime dichiarazioni che scopriamo l’anno in cui arriveranno le nuove “rivoluzionarie sospensioni" che saranno utilizzate per i modelli della gamma. Al momento le uniche dichiarazioni parlano di una tecnologia in grado di mantenere i benefici delle Hydractive portando il tutto nell’era moderna. Inoltre sembra che le nuove sospensioni saranno esclusiva di Citroen e quindi non dovrebbero, almeno a quanto dichiarato ad oggi, arrivare nella gamma DS che è diventata marchio a se stante.

La e idropneumatiche di Citroen nascono nel 1954 con le autolivellanti per il posteriore della Traction Avant ma è con il debutto della DS del ’55 che le idropneumatiche raggiungono la ribalta. Oggi le ritroviamo, evolute dopo diverse generazioni, sulla Citroen C5 con Hydractive III+ a controllo elettronico. Tutto ebbe però inizio con quattro sfere d’acciaio (una per ruota) riempite di olio e azoto, elementi separati da una membrana che divideva la sfera latitudinalmente.

Quando l’ammortizzatore affrontava una sconnessione o in concomitanza di un maggior carico dell’auto, l’olio andava a spingere sulla parte superiore comprimendo l’azoto e indurendo la sospensione corrispondente.

Citroen sta già lavorando da tempo sulla nuova tecnologia e anticipa che si tratterà di un sistema che darà priorità al comfort ma che non andrà a compromettere guidabilità e controllo della vettura.

In tema di futuro, inoltre, i piani di Citroen sono di ridurre la gamma, concentrarsi su 7 modelli (oltre alla C1 i cui costi di sviluppo sono inferiori data la partnership con Peugeot e Toyota) e aumentare le vendite del 15%, arrivando al traguardo di 1.6 milioni di auto annue nel 2020.

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