Toyota/Lexus parla dell'auto con guida autonoma
Sebbene in molti produttori sono convinti che il futuro dell'auto sia la guida autonoma e "senza guidatore", Toyota la pensa diversamente e parla più di guida assistita e semi-autonoma. Lo scopo e lo stesso: ridurre il più possibile e eliminare gli

Sebbene in molti produttori sono convinti che il futuro dell’auto sia la guida autonoma e “senza guidatore”, Toyota la pensa diversamente e parla più di guida assistita e semi-autonoma.
Lo scopo e lo stesso: ridurre il più possibile e eliminare gli incidenti ma per farlo il produttore sostiene che debbano essere impiegate tecnologie di sicurezza attive insieme al controllo del guidatore.
Mark Templin, vice presidente di Lexus (il brand luxury di Toyota) sostiene infatti che:
E’ probabilmente corretto sostenere che molti con il termine di autonomo intendano senza l’intervento del pilota. Noi pensiamo invece che il guidatore debba essere sempre coinvolto nella guida del veicolo.
La nostra visione non è necessariamente un’auto che si guidi da sola ma piuttosto un’auto intelligente che faccia da copilota e le cui “abilità” possano contribuire a una guida più sicura.
Per questo il “Safety Research Vehicle” che il produttore sta perfezionando è dotato di una serie di sensori e automatismi che rispondano a quanto succede intorno all’auto e che siano in grado di intervenire solo quando il pilota non è in grado o non lo fa nei tempi giusti.
Tra le dotazioni abbiamo quindi un laser a 360 gradi che vede fino a 70 metri, tre videocamere in alta definizione e a colori che leggono i dintorni fino a 150 metri e possono rilevare anche semafori, radar per le misurazioni delle distanze e via dicendo.
Una concezione diversa di futuro confermata anche dalla dichiarazione:
Oggi non possiamo ipotizzare quando un’auto del genere arriverà sul mercato ma, quando lo farà, è così che dovrà essere: un sistema che combini la capacità di giudicare dell’essere umano insieme alla precisione delle macchine.