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Toyota trionfa (finalmente) alla 24 Ore di Le Mans. A Porsche le classi GTE

Rivincita per Fernando Alonso. Porsche stravince nelle categorie GTE

Toyota trionfa (finalmente) alla 24 Ore di Le Mans. A Porsche le classi GTE
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 18 giu 2018

La costanza, alla fine, paga sempre. E così, dopo anni di dure sconfitte (come dimenticare il ritiro ad un giro dalla fine nel 2016, dopo un'intera gara condotta in prima posizione) e venti tentativi, Toyota si è portata a casa la vittoria della corsa considerata da molti come la più entusiasmante ed impegnativa al mondo: la 24 Ore di Le Mans. 

Nella 86esima edizione, dopo 388 giri di intensa competizione, il team giapponese fa doppietta con le vetture TS050 Hybrid #8 e #7, guidate rispettivamente da Sébastien Buemi/Kazuki Nakajima/Fernando Alonso e da Mike Conway/Kamui Kobayashi/José María López: il vero avversario di Toyota, dunque, è stata la stessa Toyota (la #7 è stata in vantaggio fino a metà notte), e il risultato è una vittoria meritatissima, con un distacco di 12 giri dal terzo posto nella categoria LMP1 (team Rebellion).

Consacrazione per il due volte campione del Mondo di Formula 1 Alonso, che dopo anni di sfortuna nel Circus può ora finalmente alzare la coppa al suo debutto presso il Circuito de la Sarthe, dove ad acclamarlo c'erano 260.000 spettatori e soprattutto gli ex avversari di Porsche, ritiratasi lo scorso anno dalla categoria LMP1 dopo anni di serrati testa a testa con i giapponesi.

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Euforico il pilota spagnolo:

È stato fantastico. Sappiamo quanto sia importante e iconica Le Mans nel mondo del motorsport e come squadra abbiamo raggiunto un risultato sorprendente. Ogni momento era un promemoria di quanto sia dura e lunga questa gara, può succedere di tutto, quindi abbiamo cercato di eseguire la nostra gara e rimanere calmi. Fortunatamente tutto è andato per il verso giusto. La gara è stata dura perché le due vetture erano molto vicine, un minuto di distacco dopo le 23 ore, quindi è stata dura ma competitiva ma molto sportiva. Volevamo la doppietta e l'abbiamo ottenuta, dunque sono molto felice.

Con questa vittoria, Toyota è il secondo costruttore giapponese ad aggiudicarsi il titolo della 24 Ore di Le Mans (il primo fu Mazda nel 1991 con la Mitica 787B), mentre Kazuki è il primo pilota giapponese a vincere su una vettura nipponica. Per il team Toyota Gazoo Racing si tratta di una vittoria anche tecnologica: le TS050 Hybrid hanno dimostrato l'efficacia del sistema ibrido giapponese, i cui continui miglioramenti hanno portato ad un consumo di benzina inferiore del 35% rispetto al 2012, anno in cui Toyota è tornato nell'Endurance.

Assente nella categoria prototipi, Porsche ha avuto modo di rifarsi nella classe GTE-PRo schierando un trio di 911 RSR di cui due caratterizzate dalla simpatica livrea "Pink Pig", omaggio a quella delle storiche vincitrici a Le Mans. Alla doppietta delle vetture #92 e #91 si affianca il trionfo nella categoria GTE-Am, grazie anche al coordinamento dell'attore e pilota Patrick Dempsey con l'equipaggio Campbell/Ried/Andlauer.

Infine, nella categoria LMP2 la vittoria è andata al team G-Drive con l'equipaggio Rusinov/Pizzitola/Vergne, quest’ultimo leader della classifica in Formula E.

Il prossimo appuntamento con il mondiale Endurance è fissato per il 17-19 agosto con la 6 Ore di Silverstone.

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