L'UE ha un piano per salvare l'auto europea: si ad auto più piccole ed accessibili
L'auto elettrica è il futuro, non ci sono dubbi; l'Unione Europea intende incentivare lo sviluppo di vetture più piccole ed accessibili

L’industria auto europea è sotto pressione e sta vivendo un momento di difficoltà. Se ne parla oramai da diverso tempo e l’industria chiede all’Unione Europea un piano concreto per aiutarla a superare le sfide che è chiamata ad affrontare tra elettrificazione e la concorrenza cinese che avanza. L’auto elettrica non si tocca ma c’è un’apertura importante da parte dei vertici dell’Unione Europea allo sviluppo e alla vendita di auto più piccole, come chiedeva a gran voce in passato Luca de Meo. Ma andiamo con ordine.
COSA DICE URSULA VON DER LEYEN
Oggi, Ursula Von Der Leyen ha tenuto il suo discorso annuale sullo stato dell’Unione Europea e tra i temi trattati c’era anche quello dell’industria automobilistica. Prima di tutto, non ci sono dubbi sull’auto elettrica che viene vista come il futuro.
Non ci sono dubbi: il futuro è elettrico e l’Europa ne farà parte. Il futuro delle auto e le auto del futuro devono essere made in Europe.
Bene, ma quali auto esattamente? Il momento è di quelli molto delicati e qui arriva l’importante apertura menzionata all’inizio.
Milioni di europei vogliono comprare auto europee a prezzi ragionevoli. Di conseguenza, dobbiamo investire anche in veicoli piccoli e poco costosi, per andare incontro tanto al mercato europeo quanto all’impennata della domanda mondiale. Proporremo quindi all’industria di collaborare a un’iniziativa su auto di piccole dimensioni a prezzi contenuti. Sono del parere che l’Europa dovrebbe avere la sua “e-car”. “E” come ecologica: pulita, efficiente, leggera. “E” come economica: alla portata di tutti. “E” come europea: costruita in Europa, facendo affidamento su catene di approvvigionamento europee. Non possiamo lasciare il mercato in mano alla Cina e agli altri concorrenti.
Insomma, la ricetta dell’Unione Europea è quella di puntare sui modelli più piccoli ed accessibili. Per questo, l’UE chiederà all’industria di collaborare per sviluppare e commercializzare city car elettriche. Pare di sentire il discorso di Luca de Meo quando parlava di un’alleanza in stile Airbus tra le case automobilistiche europee per andare a realizzare auto elettriche più piccole da lanciare sul mercato.
MAGGIORE FLESSIBILITÀ
Le auto sono il pilastro della nostra economia e della nostra industria, motivo di vanto per l’Europa. Dal settore automobilistico dipendono milioni di posti di lavoro. Qualche mese fa abbiamo concesso più flessibilità per raggiungere gli obiettivi settoriali per il 2025: sta funzionando. Per quanto riguarda la neutralità tecnologica, stiamo preparando il riesame del 2035.
Cambierà davvero qualcosa come vogliono molte case automobilistiche? La data del 2035 sarà modificata? Lo scopriremo.
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