
17 Febbraio 2022
Toyota è pronta ad offrire entro il 2035, in Europa occidentale, solamente nuovi veicoli ad emissioni zero (elettrici e Fuel Cell). Per arrivare a questo obiettivo, nei prossimi anni la casa automobilistica giapponese lancerà un numero crescente di veicoli ad emissioni zero (ZEV - Zero Emission Vehicle). Il primo di questi sarà il SUV elettrico bZ4X. Il costruttore sottolinea che entro il 2030 prevede un mix di vendita dei veicoli ZEV di almeno il 50% in Europa occidentale, con la capacità e la possibilità di incrementare tale percentuale qualora la domanda dei clienti dovesse aumentare ulteriormente.
Dal 2030, ci aspettiamo un'ulteriore accelerazione della domanda ZEV e Toyota sarà pronta a raggiungere il 100% di riduzione di CO2 in tutti i nuovi veicoli entro il 2035 in Europa occidentale, supponendo che entro tale data siano disponibili infrastrutture sufficienti per la ricarica elettrica e per il rifornimento di idrogeno, oltre all’aumento di capacità di energia rinnovabile che sarà richiesto.
L'obiettivo del 2035, dunque, si potrà raggiungere ma solo a patto che ci siano le giuste condizioni tecniche. La strategia globale di Toyota è quella di arrivare a minimizzare le emissioni di anidride carbonica e raggiungere il prima possibile la neutralità carbonica.
L'obiettivo sarà raggiunto accelerando l’elettrificazione e offrendo a tutti i propri clienti una gamma diversificata di soluzioni di propulsione particolarmente efficienti per la riduzione delle emissioni di CO2.
Niente addio alle auto endotermiche, come stanno facendo altre case automobilistiche, ma un approccio basato su di un'offerta differenziata. Una posizione che da tempo esprimono i massimi vertici della casa automobilistica giapponese. Del resto, come spiega bene Gill Pratt, Chief Scientist di Toyota Motor Corporation, il percorso più efficiente verso la neutralità carbonica si basa sulla diversificazione delle soluzioni di propulsione, data la grande diversità dei mercati in tutto il mondo, derivante da tre fattori chiave: la diversa natura delle fonti energetiche tra le aree geografiche, le diverse esigenze di trasporto delle persone e, in terzo luogo, l'imperativo di massimizzare il ritorno dell’investimento sulla riduzione delle emissioni carboniche, per garantire l’utilizzo ottimale delle scarse materie prime delle batterie.
Sebbene Toyota si impegni a rendere disponibili ai clienti milioni di veicoli elettrici a batteria, il modo per ridurre al massimo le emissioni nette di carbonio a livello globale è quello di utilizzare tutte le soluzioni elettrificate, nella giusta proporzione: i veicoli ibridi elettrici, gli ibridi elettrici plug-in, gli elettrici a batteria e gli elettrici a celle a combustibile alimentate a idrogeno, per rispondere al meglio ai vincoli infrastrutturali e alle necessità dei clienti in ogni area geografica, alla fornitura limitata delle batterie e migliorarne le prestazioni.
Toyota ha condiviso anche qualche dettaglio in più sui progetti legati allo sviluppo delle batterie. La notizia più interessante riguarda gli accumulatori dotati della tecnologia allo stato solido. Il marchio ha evidenziato che, dopo i test su prototipi dello scorso anno, saranno probabilmente introdotti inizialmente nei veicoli ibridi, prima di garantirne un'ampia diffusione sui veicoli elettrici. L'obiettivo è quello di arrivare ad offrire una maggiore potenza, una maggiore autonomia e tempi di ricarica più brevi.
È iniziata la produzione della prima batteria bipolare in nichel metallo idruro (NiMh) al mondo che, oltre a utilizzare una quantità minore di metalli preziosi, ha un costo inferiore e una densità di potenza doppia rispetto a una normale batteria NiMh. Applicando tecniche simili alle batterie agli ioni di litio (Li-Ion), combinate con ulteriori efficienze nel consumo energetico del veicolo, Toyota prevede di raggiungere nella seconda metà di questo decennio una riduzione del 50% del costo della batteria per veicolo, senza diminuirne l'autonomia, rendendo così i veicoli elettrici a batteria più vantaggiosi e accessibili.
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Commenti
Purtroppo la durata delle batterie non è legata al chilomentraggio.
TOYOTA non crede nella transizione totale all'elettrico o all'elettrico per tutti ovunque.
Dopodiché, se la EU imporrá la vendita di sole auto elettriche dal 2035, é chiaro che toyota si fará trovare pronta.
Semplicmente terrá le termiche per altri mercati e continuerá anche a fare ricerca su soluzioni alternative alle BEV.
Che é una cosa di una banalitá ed un pragmatismo che non dovrebbe stupire nessuno che viva su questo pianeta e non nel regno delle fate.
Seriamente?
Posto che l'auto avesse autonomia sufficiente autonomia inziale, se con il degrado di 10 anni l'auto non adasse piú bene, sarebbe perché, probabilmente, sono stati fatti abbastanza Km da dover comunque cambaire l'auto dopo quel lasso di tempo.
Ma chi la blocca che possono circolare pure gli euro 0?
Potrai comprare una termica pure al 31 dicembre 2034 e potrai guidarla tranquillamente fino a fine vita, a patto che non sia diesel, quelli saranno bloccati ben presto.
ma secondo te in itaglia fan controlli? io vedo circolare macchine dell'anteguerra in zone dove c'è il blocco...
Basta che prima di quella data ci portano ancora qualche GR interessante, da tenere poi a vita (la Corolla GR sembra ormai ufficiale in US)
Invece comprandola elettrica hai già l'ansia che dopo 10 anni la batteria è degradata e devi spendere 20 mila Euro per sostituirla.
Forse anche lo sviluppo dei motori a benzina e diesel verrà bloccato nei prossimi anni dalle case automobilistiche?
Non ci credono neanche loro
https://auto.hwupgrade.it/news/mercato-green/dichiarazioni-shock-del-ceo-stellantis-le-auto-elettriche-ci-vengono-imposte-qualcuno-fallira_102944.html
https://uploads.disquscdn.c...
ma non è vero
Praticamente comprare un auto oggi, che sia Benzina, Diesel, GPL, hybrid, Metano vuol dire già avere l'ansia che dopo 5/6/7 anni inizino a bloccartela anche per solo andare al lavoro passando per una strada di provincia.
Che schifo