Tesla, un annuncio di lavoro allude allo sviluppo interno di batterie LFP
Un nuovo annuncio di lavoro allude alla possibilità che Tesla realizzi in casa batterie LFP

Tesla, lo sappiamo, sta lavorando su celle 4680 la cui produzione sta andando progressivamente a regime. Batterie molto importanti per il suo futuro e proprio di recente erano emerse indiscrezioni su possibili nuove varianti di queste celle destinate a futuri modelli.
Non è un mistero che Elon Musk intenda puntare molto sulle batterie LFP (litio-ferro-fosfato). Oltre ad essere più economiche, permettono di dover dipendere meno da materie prime preziose come nichel o cobalto. Oggi, questi accumulatori vengono forniti dai suoi partner come CATL e BYD.
Da tempo si parla della possibilità che l'azienda di Elon Musk possa arrivare a produrre direttamente celle LFP. Alla fine di marzo un rapporto di Bloomberg affermava che l'azienda stava valutando la possibilità di costruire una nuova fabbrica per le batterie assieme a CATL negli Stati Uniti, dove andare a produrre proprio celle del tipo LFP.
NEWS: Tesla is now looking to hire a Senior Cell Materials Engineer to work on LFP battery cathode materials.
Job listing: https://t.co/LdlVYgmzsK pic.twitter.com/B1CnLjSy6U
— Sawyer Merritt (@SawyerMerritt) October 12, 2024
Adesso, c'è una novità interessante in quanto Tesla ha pubblicato un annuncio di lavoro in cui si allude a progetti per la produzione interna di questi accumulatori. Infatti, la casa automobilistica sta cercando un Senior Cell Materials Engineer per un programma che riguarda catodi al litio ferro fosfato (LFP). Annuncio che farebbe pensare che l'azienda sta cercando di sviluppare questa chimica delle batterie internamente.
Il tuo compito sarà guidare gli sforzi di convalida del team interfunzionale dei nostri materiali catodici LFP, sviluppando nuovi materiali e test elettrochimici per accelerare i tempi di qualificazione e portare le competenze del nostro team nell'interpretazione dei dati elettrochimici e dei materiali a un livello superiore.
Quanto emerso è sicuramente interessante e arriva poco dopo l'eliminazione della versione RWD della Tesla Model 3 dotata della batteria LFP dalla gamma negli Stati Uniti. Come sappiamo, questa scelta è stata fatta anche a seguito dell'introduzione di nuovi dazi per le batterie prodotte in Cina.
Produrre in casa, negli Stati Uniti, le celle LFP per le vetture vendute in questo mercato potrebbe avere senso per poter aggirare i dazi. Inoltre, si vocifera che il nuovo Tesla Cybercab possa disporre di batterie con chimica LFP e vista la tipologia di vettura non si può escludere.