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Tesla apre il suo standard di ricarica proprietario

A livello teorico i connettori sarebbero in grado di reggere potenze anche di 900 kW

Tesla apre il suo standard di ricarica proprietario
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 nov 2022

Tesla sta aprendo progressivamente la sua rete Supercharger alle auto elettriche degli altri costruttori. Dopo l'Europa, presto sarà il turno anche dell'America. A sorpresa, il costruttore ha deciso di aprire il suo protocollo proprietario di ricarica con il preciso obiettivo di provare ad imporre il suo connettore nel mercato americano.

Come sappiamo, quando Tesla iniziò a produrre auto elettriche, non c'era uno standard di ricarica dominante. Dunque, il marchio americano ne sviluppò uno di suo. Ovviamente, da allora molte cose sono cambiate e, oggi, lo standard di ricarica dominante in Europa e negli Stati Uniti è il CCS. Sul mercato americano, comunque, le Tesla vengono ancora offerte con il proprio connettore che è compatibile con i Supercharger americani. In Europa, invece, le auto vengono adesso offerte con il connettore CCS e le stazioni Supercharger sono state progressivamente adeguate al nuovo standard di ricarica.

RICARICA AD ALTISSIMA POTENZA

Tesla afferma che dopo oltre un decennio di utilizzo e un equivalente di 20 miliardi di miglia (32 miliardi di km) di ricarica, il loro connettore proprietario è "il più collaudato in Nord America".

La società di Elon Musk ha dunque deciso di aprire il suo standard chiamandolo North American Charging Standard (NACS), in modo che qualsiasi altra azienda possa adottarlo.

Invitiamo gli operatori di rete di ricarica e i produttori di veicoli a mettere il connettore di ricarica Tesla e la porta di ricarica, ora chiamata North American Charging Standard (NACS), sulle loro colonnine e sui loro veicoli.

Tesla osserva che il connettore non ha parti mobili, è grande la metà e due volte più potente dei connettori CCS. Inoltre, supporta anche la ricarica in corrente alternata. L'aspetto interessante del connettore di Tesla è che sembra poter funzionare a potenze molto più alte di quelle che si pensava fino ad ora.

Infatti, può funzionare sia a 500 V sia a 1.000 V. Inoltre, Tesla ha aggiunto che è in grado di funzionare a oltre 900 A. Questo significa che, potenzialmente, sarebbe possibile ricaricare fino ad una potenza di 900 kW, più di 3 volte l'attuale capacità dichiarata delle più recenti stazioni Supercharger di Tesla. Fino ad ora si parlava di potenze così alte solo per i connettori dedicati al camion elettrico Tesla Semi. Sembra, invece, che l'azienda di Elon Musk abbia progettato originariamente il suo connettore per le auto pensando al futuro.

La mossa di Tesla è molto interessante proprio in vista dell'apertura delle stazioni Supercharger in America. Vista la capillarità della sua rete di ricarica e viste le specifiche del suo standard che già oggi potenzialmente garantisce sulla carta potenze di ricariche elevatissime, operatori e case automobilistiche potrebbero essere invogliati a seguire Tesla su questa strada tecnica.

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