Tesla accusa Rivian di aver rubato segreti sulle sue batterie
Nuova azione legale di Tesla contro Rivian.

I rapporti tra Tesla e Rivian non sono particolarmente buoni. Poco più di un anno fa, la società di Elon Musk aveva denunciato Rivian per aver creato un sistema definito "allarmante" per assumere i suoi ex dipendenti dai quali ottenere segreti industriali. Secondo quanto riporta Bloomberg, Tesla ha ampliato la causa intentata contro Rivian. Per il costruttore americano, l'azione legale avviata contro Rivian 14 mesi fa non ha impedito alla startup sostenuta da realtà come Amazon e Ford, di continuare a "rubare" i suoi dipendenti per avere accesso alle sue tecnologie.
In particolare, la società guidata da Elon Musk avrebbe sottolineato un caso successo la scorsa estate. Alcuni dipendenti sarebbero stati "colti in fragrante" a rubare la tecnologia di base delle batterie di prossima generazione, secondo un documento depositato in tribunale. Addirittura, Tesla afferma che Rivian, messa sotto pressione da parte degli investitori, visto che sino ad ora non ha ancora prodotto una singola vettura (in realtà da poco è iniziata la produzione del pickup elettrico R1T), avrebbe intensificato i suoi sforzi illegali.
Il principale produttore mondiale di veicoli elettrici afferma che la causa intentata 14 mesi fa contro Rivian non ha impedito alla startup di razziare il suo personale e depredare la sua proprietà intellettuale. Ciò include un caso quest'estate in cui i "disertori" di Tesla sono stati colti in flagrante a rubare la tecnologia di base delle sue batterie di prossima generazione, l'elemento più essenziale per qualsiasi veicolo elettrico.
Tesla, inoltre, ha incluso nella sua azione legale altri cinque ex dipendenti. Rivian non ha voluto commentare le nuove accuse. L'ampiamento della causa legale arriva mentre la startup sta pianificando il suo sbarco in borsa. Il più grande produttore di auto elettriche non è sceso nei dettagli delle nuove accuse. Tuttavia, Tesla è da sempre molto attenta a non condividere troppi dettagli della tecnologia dei suoi accumulatori.
Non è chiaro se l'accusa faccia riferimento alle celle 4680 su cui il marchio americano sta lavorando o a qualche altra tecnologia. Rivian, dal canto suo, non è mai scesa particolarmente nei dettagli per quanto riguarda la sua strategia sulle batterie. Sappiamo solo che per i suoi modelli R1T e R1S, la startup utilizza celle 2170 prodotte da Samsung SDI. Non rimane che seguire questa vicenda per capire come si concluderà. La sensazione è che la causa legale si trascinerà per lungo tempo.