Tutti pazzi per Tesla, il titolo schizza su del 20 percento in un solo giorno
Giornata di euforia a Wall Street con Tesla che ha fatto segnare un +20 percento e portato la capitalizzazione oltre i 140 miliardi di dollari.
Folle giornata a Wall Street, dove il titolo di Tesla ha fatto sognare gli investitori e il suo CEO, Elon Musk, che in poche ore ha aggiunto svariati miliardi di dollari al suo già generoso capitale. Non si tratta di un caso isolato di speculazione, il trend fatto segnare dalla casa automobilistica californiana è da fare impallidire la diretta concorrenza e non sembra ancora affetto da alcun rallentamento legato all'epidemia di Coronavirus.
Dopo aver aperto con un valore di 673,69$ ad azione, sono seguiti scambi per un volume di oltre 47 milioni di azioni – decisamente oltre la media del titolo e di qualsiasi altro titolo quotato sul Nasdaq – ed una corsa verso l'alto che ha portato, in chiusura, al record di sempre di 780$. Un salto motivato da numerosi fattori che stanno condizionando (positivamente) gli investitori e l'intero mercato automobilistico. Vediamo quali sono.
COSA STA SPINGENDO DAVVERO TESLA
Prima di stilare un breve elenco è giusto chiarire ulteriormente il quadro: il titolo Tesla (TSLA) ha guadagnato circa l'80% del suo valore nel solo 2020, ciò significa che in poco più di un mese è passata da 430,26$ (2 gennaio) ai 780$ di ieri (3 gennaio). Sempre nello stesso periodo l'azienda è divenuta la prima produttrice di auto a superare la capitalizzazione di 100 miliardi di dollari, un record durato pochissimo visto l'attuale aggiornamento a $140,5 Mld che doppia quasi la concorrenza dei marchi storici General Motors ($48 Mld) e Ford ($36 Mld) messi insieme.
A guidare la cavalcata ci sono ovviamente i numeri del quarto trimestre 2019 svelati lo scorso 30 gennaio, dati finanziari che hanno battuto le attese raggiungendo $7,38 Mld di ricavi grazie ai 367.500 veicoli consegnati nell'intero anno (+50% rispetto al 2018). Si è trattato del secondo trimestre consecutivo in positivo, un trend che Tesla ha promesso di mantenere anche per i prossimi mesi.
L'obiettivo è tuttavia più ambizioso e prevede di aumentare la produzione oltre le 500 mila unità all'anno grazie alla nuovissima Gigafactory 3 di Shanghai che, ha aperto i battenti in anticipo, e promette di realizzare circa 1000 auto alla settimana. Buone notizie poi per i fortunati acquirenti della Model Y che almeno negli States le riceveranno prima del previsto, si parla adesso di consegne anticipate a marzo.
Contano tanto anche le valutazioni degli analisti, con la ARK Investment Managment che nelle scorse ore ha aggiornato la valutazione di Tesla affermando che il titolo ha un potenziale elevatissimo, tale da poter raggiungere i $7000 in un prossimo futuro e spingersi – nel miglior scenario possibile – fino ai $15.000 nel 2024. Più cauta la valutazione a breve termine della Argus Research che ieri ha spinto il titolo a Wall Street dopo aver alzato il prezzo di riferimento del titolo da 556 a 808 dollari. Si tratta naturalmente di stime che, almeno in questo caso, non si sono discostate molto dalla realtà.
Nonostante i ritardi nella produzione del passato, la carenza di ricambi, i sovraccosti di manodopera e altre difficoltà, ci aspettiamo che Tesla tragga vantaggio dalla sua posizione dominante nel settore dei veicoli elettrici e che migliori le prestazioni nel 2020 e oltre – si legge nella nota della Argus Research.
Indubbio pensare poi che dietro ad una simile rincorsa all'acquisto dei titoli Tesla ci possa essere anche la speculazione, seppur chi ha investito "contro" Tesla sta al momento perdendo ingenti capitali ($2,5 Mld solo ieri). Il titolo TSLA è infatti il preferito dai short seller di Wall Street, tanto che il 18% delle sue azioni disponibili al pubblico sono vendute allo scoperto (in inglese si dice "short" o "short selling"). Coloro che vendono allo scoperto, in poche parole, prendono in prestito le azioni da una banca o un intermediario finanziario e poi le rivendono subito, sperano che il valore cali e di guadagnare sulla differenza una volta restituito il debito.
La loro scommessa è al momento persa, l'azienda di ricerca S3 Partners ha calcolato una perdita totale di circa $8,3 Mld per tutti coloro che hanno scommesso contro Tesla dall'inizio del 2020 e a sorridere è di certo Elon Musk. Secondo le stime di Forbes, dopo l'exploit di ieri, il CEO e primo azionista di Tesla ha raggiunto un patrimonio di ben $39,3 Mld, niente male come inizio della settimana.