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La future strade saranno più sicure e durevoli grazie ai dati satellitari di Sentinel-1

Migliorerà la prevenzione nei confronti di terremoti e smottamenti

La future strade saranno più sicure e durevoli grazie ai dati satellitari di Sentinel-1
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Adamo Genco
Adamo Genco
Pubblicato il 16 feb 2023

Un recente progetto basato sui dati satellitari potrebbe garantirci strade più sicure in futuro, aiutando così l'agenzia stradale italiana a individuare e monitorare terreni instabili e non adatti, migliorare la sicurezza dell'infrastruttura stradale in tutta Italia.

Non c'è dubbio che il suolo influenzi fortemente la progettazione e la costruzione di strade e autostrade, e il nostro paese ha più volte "tristemente" dimostrato di essere particolarmente soggetto a frane e terremoti. Come si sa, la prevenzione è sempre la miglior maniera di approcciarsi  a un potenziale problema

A questo proposito Planetek, un'azienda italiana con sede a Bari, ha sviluppato un servizio di rilevamento del movimento del suolo chiamato Rheticus, che fornisce mappe regolarmente aggiornate a livello nazionale dei movimenti del suolo, basate sui dati satellitari di Copernicus Sentinel-1. Ci viene in aiuto lo strumento Synthetic Aperture Radar (SAR) di Sentinel-1, il quale consente di generare mappe su larga scala che mostrano i movimenti millimetrici del terreno.

Anche ANAS, l'Autorità stradale italiana, sta utilizzando Rheticus per valutare il rischio e adattare i progetti stradali per ridurre il pericolo per autostrade, tunnel e ponti italiani. Le misurazioni estremamente precise del movimento del terreno consentiranno ai pianificatori e ai costruttori stradali di identificare il rischio di instabilità del suolo. Di conseguenza, il design delle autostrade potrà variare al fine di essere reso più resistente ai futuri movimenti del suolo. Sono già in arrivo le prime applicazioni sul campo, come la nuova strada in provincia di Chieti attualmente in via di realizzazione, la cui caratteristiche sono state pianificate basandosi proprio sui dati di cui sopra.

La tecnologie satellitari per utilizzi di questo genere non sono una vera e propria novità, ma come specifica Flavio Capozucca, un geologo ingegnere di ANAS, se ne sta estendendo l'uso e l'efficienza.

 "Negli ultimi 20 anni, abbiamo utilizzato dati satellitari in molti progetti e, dove possibile, li abbiamo utilizzati per risolvere problemi legati alle frane che spesso emergono durante la costruzione. Dato l'ampio utilizzo dei dati satellitari negli ultimi anni, abbiamo cercato di avvicinarci a un uso esteso e preliminare di tutte le informazioni disponibili provenienti dall'osservazione della Terra, a partire dai dati interferometrici, come quelli del Servizio europeo del movimento del suolo. Questi dati sono fondamentali per il monitoraggio e la verifica dei vari siti geomorfologici e delle relative mappe del territorio italiano, che di solito sono il punto di partenza di qualsiasi analisi del progetto".

Ricordiamo in chiusura che la  missione Sentinel-1 fa parte del programma Copernicus dell'Unione europea, cofinanziato dall'ESA e dall'Unione europea.

 

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