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Airbus vuol far volare aerei in formazione come gli uccelli: meno consumi e CO2

Airbus sta lavorando da anni al progetto fellofly che permetterebbe di risparmiare carburante ed emissioni volando in formazione, come fanno gli uccelli

Airbus vuol far volare aerei in formazione come gli uccelli: meno consumi e CO2
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Gabriele Arestivo
Gabriele Arestivo
Pubblicato il 19 nov 2019

Non è certo un segreto che gli aerei siano ispirati al mondo animale, ma dalla natura non si smette mai di imparare e nel prossimo futuro potrebbero arrivare delle nuove soluzioni (come le ali flessibili in sviluppo da NASA e MIT) capaci di ottimizzare al massimo i voli commerciali. Lo racconta Airbus teorizzando un volo in formazione che possa seguire esattamente l'esempio di tante formazioni di volatili, spesso disposti a "V" per sfruttare al meglio la fisica.  

Questo tipo di forma creata dagli stormi in viaggio non è solo una comune abitudine: quando gli uccelli sbattono le ali, l'aria scorre sopra le punte e crea subito dietro una scia, un movimento vorticoso "carico" di energia cinetica. Coloro che volano nelle retrovie possono quindi beneficiare di queste correnti e sprecare meno energia, un vantaggio che adesso gli scienziati teorizzano anche per i nostri aerei di linea.

La chiamano "recupero di energia da scia" e potrebbe essere un nuovo metodo per ridurre realmente i consumi e di conseguenza le emissioni. Airbus sta studiando da diverso tempo questa possibilità e già nel 2016 ha realizzato una serie di test che hanno dimostrato la teoria, con due velivoli disposti in questa particolare formazione a circa 3 km di distanza. Entrando in questo tunnel d'aria, creato dall'aereo che lo precede, è stato quindi possibile volare usando meno carburante e senza sobbalzi in più. 

Qualche anno fa, tuttavia, non era ancora possibile garantire traiettorie così precise da poter sfruttare al massimo il fenomeno, ma le nuove tecnologie che permettono il tracking in tempo reale aprono a nuove prospettive. Il progetto che sta dietro queste sperimentazioni prende il nome di fello'fly,  Airbus spera di poter dimostrare presto la sua validità economica e tecnica, con la speranza di aprire poi ad un dialogo che interessi l'intero settore. 

Seguendo le direttive del fello'fly si potrebbe risparmiare dal 5 al 10 percento di carburante ad ogni viaggio, ad eccezione ovviamente del velivolo leader che si trova davanti a tutti. Una piccola percentuale, direte voi, ma se si pensa a voli di medio e lungo raggio – come quelli record dall'Europa all'Australia – significa risparmiare tonnellate di carburante e CO2 emessa in atmosfera, insomma una soluzione vincente per tutti. 

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