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Quando la station wagon parlava francese: la Peugeot 203 Break

Era il 1950: come Peugeot diede vita alla station wagon in Europa

Quando la station wagon parlava francese: la Peugeot 203 Break
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 27 mag 2025

Se negli Stati Uniti le cosiddette family cars avevano già preso piede nei decenni precedenti, spesso sotto forma di elaborazioni artigianali su base berlina o limousine con l’aggiunta di pannelli in legno in stile woody, in Europa l’idea di un’auto pensata esplicitamente per il trasporto di più persone e bagagli era ancora lontana dall’industria di serie. Almeno fino al 1950, quando Peugeot decide di rompere con le convenzioni del mercato europeo introducendo la 203 Break, prima vera familiare moderna prodotta su larga scala nel Vecchio Continente.


Lunga 4,58 metri e dotata di un passo allungato di 20 centimetri rispetto alla berlina da cui derivava, la 203 Break segnava un netto cambio di paradigma. Più che una semplice derivata della 203 berlina del 1949, rappresentava un progetto studiato con attenzione per rispondere a esigenze emergenti, soprattutto quelle delle famiglie numerose o dei piccoli professionisti. La vettura venne realizzata in due varianti principali: la 203 Familiare, con tre file di sedili e fino a otto posti, e la 203 Commerciale, più votata al lavoro, priva del divanetto posteriore e dotata di sospensioni rinforzate con molle a balestra per affrontare carichi elevati. Non mancava una terza declinazione, ancora più funzionale: la 203 Fourgonette, una vera e propria furgonetta chiusa, priva di finestrature posteriori, pensata per il trasporto merci.

PER LE FAMIGLIE


Ma è con la versione Familiare che Peugeot anticipa un’idea d’automobile nuova per l’Europa: più spaziosa della berlina, modulabile nell’abitacolo, comoda per lunghi viaggi e dotata di un ampio portellone posteriore apribile lateralmente che facilitava l’accesso al bagagliaio. Il mercato accolse con interesse questa novità. Tra il 1950 e il 1956 vennero prodotte circa 61.000 unità della 203 Break, confermando che anche in un contesto europeo ancora molto legato a dimensioni compatte e carrozzerie tradizionali, esisteva un pubblico pronto ad accogliere vetture più versatili. Il successo della 203 aprì la strada a una lunga genealogia di Peugeot station wagon, dalla 403 alla 504, passando per modelli come la 204 e la 304 che portarono il concetto anche nei segmenti più compatti, senza sacrificare abitabilità e soluzioni intelligenti per il carico.

Negli anni successivi, la casa francese continuò a innovare: nel 1963 la 404 Station Wagon fu tra le prime familiari Diesel, mentre le versioni Dangel resero disponibili anche varianti a trazione integrale. Negli anni Ottanta, con la 305 Break, fece la sua comparsa la panca posteriore sdoppiata, migliorando ulteriormente la flessibilità degli interni. Oggi, a 75 anni dal debutto della 203 Break, la tradizione delle familiari Peugeot continua, pur in un panorama dominato dai SUV. Ma quella visione, nata in un’Europa ancora segnata dalla ricostruzione postbellica, ha lasciato un’eredità importante: dimostrando che l’auto può essere al tempo stesso pratica, spaziosa e pensata per le persone, non solo per la strada.

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