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Renault punterà su full-hybrid ed elettrico, no all'ibrido plug-in

I piani Renault per il futuro vedranno sempre più il ricorso alla propulsione full hybrid, ritenuta insieme all'elettrico una soluzione migliore di quella ibrida plug-in.

Renault punterà su full-hybrid ed elettrico, no all'ibrido plug-in
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 28 gen 2025

Le strategie di elettrificazione dei costruttori automobilistici non sono tutte uguali. C'è infatti chi ha deciso di puntare totalmente sull'elettrico, chi ha optato per l'ibrido plug-in e chi, invece, preferisce scommettere sulle vetture full-hybrid. In quest'ultima categoria rientra a pieno titolo Renault, che intende puntare proprio su questa tecnologia e sull'elettrico puro per i modelli in arrivo nei prossimi anni.

A delineare i piani della casa francese è stato il CEO Fabrice Cambolive in un'intervista rilasciata ad Autocar. Il dirigente ha confermato la volontà di Renault di puntare sui modelli full-hybrid differenziandosi da quanto fatto da alcuni dei principali concorrenti, che hanno riservato invece ai veicoli ibridi plug-in una parte cospicua dei propri investimenti. Queste le parole di Cambolive:

Tre o quattro anni fa non era ovvio scegliere tra mild, full, ibrido plug-in o puro EV: c'erano molti modi diversi per gestire la gamma di motori. Quello che abbiamo deciso è di puntare sul full hybrid, perché per me è il modo più semplice per avere auto a basso consumo e per preparare i nostri clienti a passare ai veicoli elettrici.

Si può riassumere quindi che, secondo Renault, le auto full-hybrid sono l'anello di congiunzione perfetto tra il mondo dell'auto termica e quello dell'auto elettrica, da cui prendono il meglio senza la "complicazione" di una batteria da ricaricare.

L’ESPERIENZA PLUG-IN HYBRID DELLA RAFALE

Nella gamma Renault, in realtà, un modello ibrido plug-in c'è già, anche se sembra destinato a rimanere l'unico del marchio francese. Si tratta della Renault Rafale E-Tech 4×4, SUV di fascia alta dotato di un motore tre cilindri benzina di 1,2 litri affiancato da tre motori elettrici e da una batteria da 22 kW che gli consente di percorrere fino a 106 chilometri in modalità completamente elettrica.

La configurazione PHEV della Rafale E-Tech 4×4 garantisce un'autonomia complessiva di oltre 960 chilometri con serbatoio del carburante e batteria completamente carichi. A proposito del SUV, Cambolive ha sottolineato il fatto che la Rafale non consuma più benzina quando la batteria è scarica, evitando così quello che, secondo il dirigente Renault, rimane uno dei problemi più evidenti delle automobili ibride plug-in.

Nonostante il buon rendimento raggiunto dalla Rafale PHEV, per cui la casa ha combinato delle tecnologie ibride già sviluppate per altri modelli, l'approccio di Renault con l'ibrido plug-in sembra destinato a fermarsi qui e non c'è all'orizzonte la possibilità che il sistema adottato dalla Rafale possa arrivare su altre vetture del marchio francese.

A tal proposito sono chiarissime le parole di Cambolive:

Guardate la Scenic: ha più di 600 km di autonomia. Perché proporre un'auto di queste dimensioni con una soluzione ibrida plug-in, che forse in termini di pacchetto non sarebbe così interessante, o unica, come può essere Rafale nel suo segmento? Quando si passa ai segmenti inferiori, se non ci si può permettere di ricaricare l'auto, si ha una soluzione completamente ibrida, ed è abbastanza lontana. In caso contrario, si passa all'EV. L'ibrido plug-in è stata la ciliegina sulla torta, ma con vantaggi che sono legati alle dimensioni dell'auto.

Per il CEO Renault, l'implementazione di uno schema propulsivo ibrido plug-in comporterebbe anche dei problemi di natura pratica:

Si può mettere un grande carro armato, si possono mettere quattro "motori", ma in un'auto c'è bisogno di spazio, in pratica, e con alcune auto fino a 4,4 metri, non so se ne valga la pena.

IL FUTURO RENAULT TRA IBRIDO ED ELETTRICO

Il futuro prossimo di Renault sarà quindi sempre più full-hybrid senza dimenticare l'elettrico puro, come abbiamo visto. Questo non significa però che il costruttore abbandonerà a breve la propulsione termica, tanto che, a precisa domanda, il CEO Cambolive ha risposto che dipende dal mercato, per poi aggiungere:

Abbiamo ancora motori termici in molti paesi, ovviamente, in Europa e soprattutto nel Regno Unito. Penso che a breve termine ci concentreremo davvero sulle auto ibride ed elettriche.

Le auto a benzina continueranno con ogni probabilità ad essere proposte da Renault, almeno in alcuni mercati e nei segmenti più economici nonostante l'ibridazione sembra destinata a farla da padrona anche sui modelli compatti. Cambolive parla di una tendenza in questo caso favorita dal calo dei prezzi delle batterie e dal contemporaneo aumento delle tasse per i propulsori termici.

In un contesto di questo tipo è quindi probabile che un modello di punta come la nuova Renault Clio possa essere nei prossimi anni sempre più orientata all'elettrificazione senza per questo abbandonare del tutto le motorizzazioni a benzina tradizionali.

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