Renault punterà su full-hybrid ed elettrico, no all'ibrido plug-in
I piani Renault per il futuro vedranno sempre più il ricorso alla propulsione full hybrid, ritenuta insieme all'elettrico una soluzione migliore di quella ibrida plug-in.
Le strategie di elettrificazione dei costruttori automobilistici non sono tutte uguali. C'è infatti chi ha deciso di puntare totalmente sull'elettrico, chi ha optato per l'ibrido plug-in e chi, invece, preferisce scommettere sulle vetture full-hybrid. In quest'ultima categoria rientra a pieno titolo Renault, che intende puntare proprio su questa tecnologia e sull'elettrico puro per i modelli in arrivo nei prossimi anni.
A delineare i piani della casa francese è stato il CEO Fabrice Cambolive in un'intervista rilasciata ad Autocar. Il dirigente ha confermato la volontà di Renault di puntare sui modelli full-hybrid differenziandosi da quanto fatto da alcuni dei principali concorrenti, che hanno riservato invece ai veicoli ibridi plug-in una parte cospicua dei propri investimenti. Queste le parole di Cambolive:
Tre o quattro anni fa non era ovvio scegliere tra mild, full, ibrido plug-in o puro EV: c'erano molti modi diversi per gestire la gamma di motori. Quello che abbiamo deciso è di puntare sul full hybrid, perché per me è il modo più semplice per avere auto a basso consumo e per preparare i nostri clienti a passare ai veicoli elettrici.
Si può riassumere quindi che, secondo Renault, le auto full-hybrid sono l'anello di congiunzione perfetto tra il mondo dell'auto termica e quello dell'auto elettrica, da cui prendono il meglio senza la "complicazione" di una batteria da ricaricare.
L’ESPERIENZA PLUG-IN HYBRID DELLA RAFALE
Nella gamma Renault, in realtà, un modello ibrido plug-in c'è già, anche se sembra destinato a rimanere l'unico del marchio francese. Si tratta della Renault Rafale E-Tech 4×4, SUV di fascia alta dotato di un motore tre cilindri benzina di 1,2 litri affiancato da tre motori elettrici e da una batteria da 22 kW che gli consente di percorrere fino a 106 chilometri in modalità completamente elettrica.
La configurazione PHEV della Rafale E-Tech 4×4 garantisce un'autonomia complessiva di oltre 960 chilometri con serbatoio del carburante e batteria completamente carichi. A proposito del SUV, Cambolive ha sottolineato il fatto che la Rafale non consuma più benzina quando la batteria è scarica, evitando così quello che, secondo il dirigente Renault, rimane uno dei problemi più evidenti delle automobili ibride plug-in.
Nonostante il buon rendimento raggiunto dalla Rafale PHEV, per cui la casa ha combinato delle tecnologie ibride già sviluppate per altri modelli, l'approccio di Renault con l'ibrido plug-in sembra destinato a fermarsi qui e non c'è all'orizzonte la possibilità che il sistema adottato dalla Rafale possa arrivare su altre vetture del marchio francese.
A tal proposito sono chiarissime le parole di Cambolive:
Guardate la Scenic: ha più di 600 km di autonomia. Perché proporre un'auto di queste dimensioni con una soluzione ibrida plug-in, che forse in termini di pacchetto non sarebbe così interessante, o unica, come può essere Rafale nel suo segmento? Quando si passa ai segmenti inferiori, se non ci si può permettere di ricaricare l'auto, si ha una soluzione completamente ibrida, ed è abbastanza lontana. In caso contrario, si passa all'EV. L'ibrido plug-in è stata la ciliegina sulla torta, ma con vantaggi che sono legati alle dimensioni dell'auto.
Per il CEO Renault, l'implementazione di uno schema propulsivo ibrido plug-in comporterebbe anche dei problemi di natura pratica:
Si può mettere un grande carro armato, si possono mettere quattro "motori", ma in un'auto c'è bisogno di spazio, in pratica, e con alcune auto fino a 4,4 metri, non so se ne valga la pena.
IL FUTURO RENAULT TRA IBRIDO ED ELETTRICO
Il futuro prossimo di Renault sarà quindi sempre più full-hybrid senza dimenticare l'elettrico puro, come abbiamo visto. Questo non significa però che il costruttore abbandonerà a breve la propulsione termica, tanto che, a precisa domanda, il CEO Cambolive ha risposto che dipende dal mercato, per poi aggiungere:
Abbiamo ancora motori termici in molti paesi, ovviamente, in Europa e soprattutto nel Regno Unito. Penso che a breve termine ci concentreremo davvero sulle auto ibride ed elettriche.
Le auto a benzina continueranno con ogni probabilità ad essere proposte da Renault, almeno in alcuni mercati e nei segmenti più economici nonostante l'ibridazione sembra destinata a farla da padrona anche sui modelli compatti. Cambolive parla di una tendenza in questo caso favorita dal calo dei prezzi delle batterie e dal contemporaneo aumento delle tasse per i propulsori termici.
In un contesto di questo tipo è quindi probabile che un modello di punta come la nuova Renault Clio possa essere nei prossimi anni sempre più orientata all'elettrificazione senza per questo abbandonare del tutto le motorizzazioni a benzina tradizionali.