SKODA Octavia Wagon G-TEC: tutto sulla versione a metano | Recensione e video
Nella versione a metano si spende come con un'utilitaria. Ecco Octavia Wagon G-TEC
Venticinque anni fa, il 3 settembre del 1996 iniziò la produzione della Skoda Octavia, il modello più importante del nuovo corso del brand, il primo dopo l’integrazione nel Gruppo Volkswagen. Negli anni più recenti ha giocato un ruolo essenziale nella crescita della Casa e circa 7 milioni di clienti l’hanno scelta, grazie a ciò che ha saputo offrire fin dalla prima generazione: tanto spazio, tecnologia all’avanguardia, sistemi di sicurezza di alto livello e, da sempre, un eccellente rapporto qualità-prezzo.
Ancora oggi è l'auto più venduta di Skoda. I motivi del suo grande successo sono molti: concreta, pratica, versatile, cresciuta qualitativamente e nei contenuti ad ogni generazione. Di quella più recente Luigi ha provato la versione a gasolio con il 2.0 da 150 cv e anche l’ibrida plug-in e il bilancio è stato positivo in entrambi i casi.
Ci mancava ancora quella a metano, che si distingue dalle altre solo per il badge G-TEC sul portellone.
- DESIGN E DIMENSIONI
- SCHEDA TECNICA G-TEC
- PROVA G-TEC
- ADAS E SICUREZZA
- ABITABILITA' E INTERNI
- TECNOLOGIA A BORDO
- ALLESTIMENTI E PREZZI
- LE ALTERNATIVE
- VIDEO
DESIGN E DIMENSIONI
Con questa quarta generazione anche il design è migliorato ed ha ben poco da invidiare alle “cugine” più blasonate e cosiddette “premium”.
Linee decise ma mai eccessive, ben proporzionata, elegante, wagon sì ma con una forma ben slanciata e una presenza su strada che soddisfa anche i più esigenti. Ci sono anche i cerchi da 18”, un optional, che le conferiscono un migliore appeal e riempiono bene gli ampi passaruota.
Fari anteriori full LED di serie fin dall’allestimento entry level, che possono anche diventare LED Crystal Lighting, dal look più raffinato e con tecnologia adattiva, e a matrice di LED, con un pack come quello aggiunto al nostro esemplare.
Eccovi le sue dimensioni: lunghezza 4.689 mm x larghezza 1.829 mm x altezza 1.470 mm, con un passo di 2.686 mm.
SCHEDA TECNICA G-TEC
- Numero cilindri/Cilindrata: 4 / 1.498 cc
- Potenza max: 96 kW /5.000–6.000 giri/min
- Coppia massima: 200 Nm /1.400-4.000 giri/min
- Normativa sui gas di scarico: Euro 6d-ISC-FCM
- Tipo Trasmissione: Trazione anteriore
- Cambio: automatico DSG a 7 marce con modalità manuale tipo tiptronic
- Asse anteriore: tipo MacPherson con bracci trasversali inferiori a triangolo e barra stabilizzatrice
- Asse posteriore: a bracci interconnessi
- Massa in ordine di marcia: 1.431 kg
- Volume bagagliaio min / max : 495/1.560 l
- Capacità serbatoio benzina: 9 litri
- Capacità serbatoio metano: 17,33 kg
- Pneumatici: 225/45 R18
- Velocità massima: 212 km/h
- Accelerazione 0-100 km/h: 9,6 sec
- Consumo combinato: 5,458 – 6,810 m3/100 km
- Emissioni CO2 ciclo combinato: 97,6 – 121,8 g/km
PROVA G-TEC
L’Octavia a metano mantiene ancora il motore della versione precedente, un 1.5 TSI 4 cilindri da 130 CV di potenza e 200 Nm di coppia, abbinato al cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti e alimentato da tre serbatoi di metano per una capacità di 17,33 kg, più un serbatoio da 9 litri per la benzina.
Il Virtual Cockpit, il cruscotto digitale con display a colori da 10,2”, è di serie già dall’allestimento intermedio e propone inedite schermate per permettervi di vedere costantemente il livello del metano e quello della benzina; riporta anche l’autonomia totale e quella assicurata da ciascun carburante.
La nostra G-TEC viene sempre alimentata a metano e non c’è nessun tasto per cambiare alimentazione. Si accende a benzina solo quando si esaurisce il metano (quando la pressione scende sotto gli 11 bar), quando la temperatura esterna scende sotto i -10°C oppure dopo un rifornimento.
Il posto guida è comodo, qualunque sia la vostra taglia; vi abituerete in fretta anche al piccolo selettore del cambio a impulsi elettrici.
Bastano pochi chilometri per capire che anche nella versione a metano l’Octavia rimane un’auto comoda e facile da guidare.
Nel traffico della città, che non è proprio il suo ambiente ideale, non vi affatica: lo sterzo è leggero, anche in manovra. Tra i suoi difetti la scarsa visibilità posteriore: nell’allestimento d’ingresso ci sono di serie almeno i sensori per il parcheggio posteriori. Solo sulla più ricca versione Style, che è quella della nostra prova, ci sono di serie anche quelli anteriori e la telecamera.
La nostra Octavia, come già detto, monta i cerchi da 18 pollici: se vivete a Milano dove rotaie e pavé fanno parte del quotidiano, oppure in città dove ci sono buche ovunque, le irregolarità si sentono un po’ di più, ma nulla di esagerato. Resta comunque piuttosto confortevole, e molto silenziosa, grazie anche ai materiali fonoassorbenti che hanno scelto.
Questo 1.5 turbo della G-TEC si contraddistingue per la sua regolarità e anche per la sua vivacità: gran bella cosa, ma visto che quest’auto si sceglie per ridurre i costi, se avete il piede pesante, abituatevi un po’ perché se solo spingete un po’ di più sale di giri in un attimo. Lasciata la città, se poi scegliete la modalità sportiva del DSG diventa ancora più allegro grazie alla risposta più rapida del cambio, giusto per convincere i più scettici sul metano.
Se volete di più, dovete aggiungere 150 Euro per avere il Driving Mode Select, il selettore dello stile di guida, che cambia anche la risposta di motore e sterzo. Ma non mi sembra proprio l’auto giusta per questo genere di cose. Non si può avere invece nemmeno come optional il Dynamic Chassis Control, il telaio adattivo con gli ammortizzatori regolabili elettricamente: è riservato solo alle versioni con almeno 150 CV.
Tra le curve si comporta bene: le sospensioni e le gomme ribassate da 18 pollici l’aiutano anche a essere più precisa; anche il peso l’aiuta: in ordine di marcia siamo a quota 1.431 kg.
Solo se la guidate davvero al limite, vi accorgete che lo sterzo è un po’ troppo leggero e non abbastanza preciso e che la wagon tende un po’ di più al rollio: qui si nota l'assenza del multilink, destinato solo alle Octavia più potenti: quelle spinte da motori con potenze inferiori ai 150 CV al posteriore hanno le ruote interconnesse.
Ma, come ho detto ancora, stiamo parlando da appassionati della guida: la maggior parte dei potenziali clienti di quest’auto non si lamenteranno e potranno sempre contare su una station sicura, con un comportamento dinamico piuttosto neutro e con l'elettronica che tiene tutto sotto controllo.
In autostrada si viaggia bene: il comfort è assicurato dal silenzio, grazie a un'aerodinamica favorevole, e al buon assorbimento delle asperità da parte degli ammortizzatori; a 130 all’ora in settima il motore ronfa a soli 2600 giri e quasi non lo si sente.
Proprio nei viaggi autostradali apprezzerete le buone doti di ripresa del propulsore, anche dopo un rallentamento deciso.
L’impianto frenante è sempre sicuro, in ogni circostanza.
Anche a metano l’Octavia Wagon si dimostra piacevole da guidare; se volete un po’ di numeri, può raggiungere una velocità massima di 212 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 9”6.
A proposito di numeri, la Casa dichiara un consumo di carburante nel ciclo combinato WLTP tra i 3,9 e i 4,1 kg per 100 km. In effetti nei giorni in cui ho avuto l’auto con me, guidandola a volte un po’ diciamo allegramente, ho effettivamente registrato un dato medio di 4,1 kg per 100 chilometri, quindi in linea con quanto promesso.
Ho fatto il pieno di metano, a 0,849 Euro al kg: 15,25 per 12,95 Euro. Il giorno in cui abbiamo girato il video, tra autostrada, extraurbane e città ho percorso 195 km con un consumo medio di 4,4 kg per 100 km. Il valore dell’autonomia reale con un pieno dipende molto anche dalla pressione del metano al momento del rifornimento, che può variare in base alla temperatura esterna.
Quando il metano sta per esaurirsi, non vi accorgete di nulla ma venite prontamente informati dal virtual cockpit che vi dice che ora siete alimentati a benzina.
A benzina l’autonomia dichiarata dal computer di bordo è di 120 km: viaggiando a benzina abbiamo verificato una media di poco più di 6 litri per 100 km. Quindi in totale dovrebbe garantire una percorrenza di circa 540 chilometri.
Skoda dice che viaggiando a metano, la G-TEC riduce le emissioni di CO2 del 25% rispetto alla versione a benzina, un valore che può raggiungere il 35-40% utilizzando il 20% di biometano e addirittura il 90% se si fa il pieno nei centri che utilizzano quasi esclusivamente metano ricavato da rifiuti biologici.
Il serbatoio della benzina è di appena 9 litri, però in questo modo è omologata come monofuel, e vi consente un risparmio del 75% sul bollo (in alcune regioni l’agevolazione è del 100%) e l’accesso libero in alcune città alle aree ZTL. Diciamo che la benzina è la nostra “riserva” quando magari il distributore di metano è un po’ più lontano.
ADAS E SICUREZZA
La Octavia è anche molto sicura e ADAS parlando offre già molto con la versione entry level e di serie ci sono: il cruise control adattivo, con regolazione automatica della distanza fino a 210 km/h, Lane Assistant, il sistema di mantenimento del veicolo in corsia che corregge la traiettoria non appena ci si avvicina alla linea di demarcazione, il dispositivo di riconoscimento della stanchezza del conducente e il Front Assistant, monitoraggio radar dello spazio antistante la vettura con frenata di emergenza e riconoscimento pedoni e ciclisti.
Quello che manca costa poco, perché con soli 400 Euro potete aggiungere il Travel Assistant Pack e ve lo consiglio perché aggiunge: sistema di riconoscimento della segnaletica stradale, funzione predittiva del cruise control adattivo (che regola la velocità in base, oltre al veicolo che ci precede, al percorso e alla segnaletica stradale), Adaptive Lane Assistant, il sistema di mantenimento dell’auto al centro della corsia e il Traffic Jam Assistant, il sistema di guida semiautonoma in coda.
Quando siete incolonnati nel traffico, il sistema interviene su motore, freni, e sterzo, e fa avanzare la nostra Octavia in base alla velocità delle auto che ci precedono. Comprende anche l’Emergency Assistant nel caso in cui il conducente non risponda agli avvisi del sistema.
Se il budget lo consente, vi consiglio anche di aggiungere il pack che comprende i fari a matrice di LED: sono soldi ben spesi perché vi consentono di viaggiare ancora più sicuri.
ABITABILITÀ E INTERNI
Dando un’occhiata agli interni, che ormai conosciamo bene, noto che con questa nuova generazione compie un importante passo in avanti in termini di qualità percepita.
La plancia è interamente rivestita in materiali morbidi, in alto e in basso e poi al centro una fascia in tessuto. Nel tunnel centrale ci sono plastiche un po’ più rigide ma ben assemblate.
La tendenza più recente vede ridurre sempre di più i comandi fisici negli abitacoli: qui i comandi del clima sono tutti nel menu dedicato nel display touch; lo si può richiamare con uno dei pochi tasti presenti. Non mi piace molto questa scelta, bisogna anche farci un po’ l'abitudine.
Abitabilità invece promossa a pieni voti: in quattro si può viaggiare proprio comodi; se si aggiunge un quinto passeggero dovrà convivere con il tunnel centrale che è stretto ma piuttosto alto.
Due dei serbatoi del metano sono in materiale composito e si trovano sotto il pianale di carico: si elimina così il doppio fondo e si riduce la capacità del bagagliaio a 495 litri, che possono diventare 1.560 (le altre versioni dichiarano invece 640 e 1.700 litri). La terza bombola, in acciaio, è invece sotto il divano posteriore.
TECNOLOGIA A BORDO
Della tecnologia a bordo ne ha già parlato Luigi: avere l’infotainment basato sulla piattaforma MIB 3, una delle migliori sul mercato, non è cosa da poco.
L’Octavia offre molto già dalla versione entry level: un display multifunzione con computer di bordo da 4,2", radio con digitale DAB+, display touch 10", Bluetooth e 8 altoparlanti, assistente vocale, modalità wireless per Apple CarPlay e Android Auto, 2 porte USB di Tipo C.
Nell’allestimento intermedio si aggiungono Virtual Cockpit con display da 10,2" e navigatore con Gesture Control e mappe Europa 3D aggiornabili gratuitamente.
ALLESTIMENTI E PREZZI
La Skoda Octavia G-TEC è offerta in quattro allestimenti: Ambition, Executive, Style e il più sportivo Sportline, che si è aggiunto da poco con il model year 2022. Ovviamente potete averla anche berlina. Dotazione ricca fin dalla versione d’ingresso e lo abbiamo già visto.
Offerta solo con il cambio DSG, ha un listino che parte da 29.350 Euro per la berlina, e 30.400 per la station, e arriva a 33.600 per la Wagon nella versione Sportline che le conferisce un look più grintoso: si distingue per i dettagli esterni in nero lucido (calandra, calotta degli specchi laterali, mancorrenti e cornici dei finestrini), cerchi in lega da 17” design “aero”. L’assetto ribassato di 15 mm per la versione a metano non c’è, però anche l’abitacolo è un po’ più sportivo con rivestimenti in colore scuro, che si estendono all’inserto sulla plancia in tessuto, cuciture a contrasto, volante sportivo e pedaliera in alluminio.
Sono poche le auto che, come l’Octavia, possono vantare un’offerta così ampia: con motori benzina turbo TSI e Turbodiesel TDI, le versioni mild-hybrid, quella ibrida plug-in, le sportive RS, con 245 CV a benzina o ibrida plug-in, e 200 CV con il 2.0 TDI, anche 4×4. Senza dimenticare la versione Scout con assetto rialzato, paraurti dedicati, protezioni sottoscocca e trazione integrale a controllo elettronico.
Poi c’è la nostra G-TEC, che può ottenere la riduzione del bollo e altri incentivi fiscali ma impone, come tutte le auto a metano dotate di serbatoi in acciaio e in composito nella stessa auto, due diverse revisioni: su quelle nuove, la revisione delle bombole in materiale composito dopo 4 anni dall’acquisto e poi ogni 2 anni, mentre quella della bombola in acciaio ogni 4 anni. Il costo della revisione delle bombole è gratuito (perché finanziato da un’accisa compresa nel prezzo del metano), si affrontano invece i costi della manodopera e l’eventuale sostituzione delle bombole. I prezzi variano molto tra i vari centri autorizzati: di solito il costo per smontaggio e rimontaggio di ogni singola bombola si aggira circa sui 120 Euro.
Di questa più recente generazione della Skoda Octavia abbiamo già elogiato le qualità: più bella e tecnologica di prima, spaziosa, capace di offrire qualità della vita a bordo, piacevole da guidare e molto sicura. Nella versione a metano si aggiungono i costi molto ridotti: si spende come con un'utilitaria, difficile spendere meno di circa 4 Euro per percorrere 100 km.
Skoda ci crede e offre ben tre modelli a metano: Kamiq, Scala e Octavia berlina e wagon. Ma soprattutto ci sono buone notizie per ciò che riguarda la capillarità della rete dei distributori nel nostro Paese, che ancora in certe regioni soffre un po’ per l’offerta ridotta per chi sceglie il gas naturale. Sono quasi 1.500 ad oggi ma Snam ha già pianificato di realizzarne altri 150 per rifornirsi di gas naturale e biometano; arrivano anche i primi distributori self service, altra gran bella cosa.
LE ALTERNATIVE
Tra le poche alternative c’è anche la “cugina” Golf Variant TGI, spinta dallo stesso motore turbo 1.5 con 130 CV. Ma della nuova Skoda Octavia a metano cosa ne pensate?
VIDEO