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Prova su strada Peugeot e-3008 Dual Motor: la quadra perfetta? | Video

La Peugeot e-3008 Dual Motor arriva con un bagaglio di novità assolutamente non da poco. Ma il motore posteriore serve, oppure è un di più?

Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 22 mag 2025

Innegabile pensare che la nuova generazione di Peugeot 3008 sia stata un balzo in avanti notevole. Il SUV di segmento C ha infatti vissuto una nuova vita con il modello uscito ormai lo scorso anno, soprattutto per la varietà di motorizzazioni. Peugeot e-3008, infatti, non è assolutamente una novità, ma anzi è stata sdoganata. Allora oggi cos’è che vi voglio portare sotto la lente d’ingrandimento? Beh, ci hanno piazzato un motore in più, sempre elettrico. Nasce così la Peugeot e-3008 Dual Motor.

Design inalterato


Rispetto la variante elettrica a motore singolo non ci sono quasi differenze. La Peugeot e-3008 Dual Motor ha una lunghezza di 4.54 metri e si spinge a 2.74 metri di passo, quanto concesso dalla piattaforma STLA Medium. La linea aggressiva è quella di un SUV mixato con una coupé, perché soprattutto nella parte posteriore il lunotto scende davvero molto inclinato. Incontra però un portellone che, invece, si sviluppa perfettamente in verticale, dando origine ad una vera e propria coda tronca con solo un leggero accenno di spoiler nella parte bassa del vetro. Differente il discorso alla sommità del lunotto, dove lo spoiler ha una doppia punta e ricorda quasi un’ala. Uno dei migliori e più dinamici disegni che ho visti da anni a questa parte, parlando di questo componente.

Al frontale tutto ruota attorno al logo, chiaramente nuovo. La calandra è disegnata apposta per creare un effetto di movimento, di dinamismo tale da puntare idealmente verso lo scudo. Ai due lati immancabili gli artigli, segno distintivo del Leone, e dei proiettori molto sottili. Insomma la 3008, in questo caso nella sua elaborazione elettrica, adesso fa tanto le spalle grandi e muscolose.

Ma allora dov’è qualcosa di diverso? Beh, tutto sommato nella scritta “Dual Motor” che c’è dietro al portellone bagagliaio da 470 litri, che si gioca 50 litri di capienza rispetto la versione a motore singolo.

Interni in tessuto


Come anticipato dal titolo del paragrafo, diamo un attimo di attenzione agli interni in tessuto. Ultimamente ne sto vedendo diversi e, ammetto, fanno la loro figura. Danno un tocco di modernità e si distaccano finalmente da quella plastica nera alla quale siamo da anni abituati, qui relegata solo ad una piccola striscia sul tunnel centrale…che posso accettare. Questi inserti sagomano una plancia appuntita ma soprattutto avvolgente. È alta, assume un tono di importanza all’interno di questa 3008 ed abbraccia idealmente gli occupanti. Effetto molto riuscito, soprattutto in associazione al volante piccolo, tipico del Leone, e al Panoramic i-Cockpit che è del tutto sospeso. Davvero, ci piazzo una mano sotto per verificare che è staccato, e tutto sommato fa il suo grazie anche alla curvatura del doppio display. Alla pari ci sono i sedili, che sulla versione che ho provato sono riscaldabili e fanno i massaggi. Basti pensare che quando si sale gonfiano i fianchetti per aderire meglio al corpo di chi lo occupa, così da garantire il miglior sostegno possibile. E poi sono AGR, certificazione non solo di qualità ma anche di ergonomia.
Insomma la nuova 3008 ha fatto un balzo in avanti notevole in tutta la disposizione degli interni. Sembra che nulla sia stato lasciato al caso, tranne la copertura del vano portaoggetti laterale al tunnel: se ci piazzi un telefono sopra – e vi garantisco che la voglia vi viene – aprendolo si incastra tutti. Questo perché il piano con la ricarica ad induzione è un po’ nascosto a mio avviso, al punto da non risultare naturale. Scotto da pagare per avere un tunnel centrale figo, inutile girarci attorno. Ma se non siete di quegli assatanati che devono caricare il telefono non appena ne hanno la possibilità nemmeno lo percepite questo “problema”.

Prova su strada: serve il doppio motore?


La vera novità di questa Dual Motor è, allora, il motore elettrico anche sull’asse posteriore. L’aggiunta di questa unità porta la potenza massima di sistema a 325 cv, con una coppia massima di 509 Nm. Ma i due motori non sono uguali, poiché l’anteriore resta comunque più potente.
Importante andare a specificare che con una configurazione del genere si ha la trazione integrale. Ed infatti la spinta è decisamente più vigorosa, sia per potenza che per come viene scaricata a terra. La e-3008 Dual Motor è piacere da guidare. Eroga coppia e potenza immediatamente ma senza spaventare, senza creare quel disconfort di attaccamento al sedile che per alcuni potrebbe essere un “contro”. Certo il peso c’è, ma la potenza non è di certo bassa per la tipologia di auto. Questo si traduce quindi in una guida scattante ma allo stesso tempo morbida e lineare, coadiuvata da quel piccolo volante che – faccio outing – a me piace molto. Lo so che in tanti non lo tollerano, vuoi per partito preso o perché non hanno piacere a regolarlo piuttosto in basso (ricordiamo che qui la strumentazione va guardata sopra al volante e non attraverso), ma io lo approvo. Ti permette di capire cosa sta facendo l’auto e direzionarla. Su questa Peugeot e-3008 Dual Motor fa poi parte di un pacchetto di calibrazioni specifiche che hanno pensato, assieme alle barre antirollio ed a molle ed ammortizzatori. Ed infatti c’è una zona morta quasi nulla al centro del volante, così come, incredibilmente, l’auto non rolla. Paradossalmente avverte di più il galleggiamento che il rollio, ma intanto il sostegno in curva è garantito.
Di certo non si tratta di un’auto sportiva e non bisogna guardarla in questo modo, anzi. La e-3008 Dual Motor deve essere una compagna della quotidianità che permette di avere molteplici facce. L’altra novità poi è la modalità di guida 4WD che si aggiunge alle già presenti. In assoluto tutto il potenziale è rilasciato nella Sport, mentre nella Eco è tagliata la potenza. La 4WD è una sorta di via di mezzo che blocca i due assali e garantisce sempre la trazione sulle quattro ruote.

Batteria e autonomia


Sulla Dual Motor hanno pensato di mettere la batteria da 73 kWh, la standard range e non la più grande a disposizione. Plausibilmente per motivi di ingombri, avendo elettronica di potenza anche sull’asse dietro. 490 km di autonomia sono infatti dichiarati, che poi con la ricarica in DC a 160 kW si recupera il classico 20-80% in meno di 30 minuti.

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