Prova Hyundai Inster Cross: piccola, ma con ENORMI aspettative! | Video
La prova della nuova Hyundai Inster Cross è stata rivelatoria. In un mondo popolato da SUV giganti, qualcuno pensa ancora alle compattissime!

La Hyundai Inster è stata presentata ormai da qualche mese, ed ha riscosso un successo commerciale interessante per la tipologia di auto. Adesso è arrivato il momento di vedere su strada la nuova Hyundai Inster Cross, con annessa prova. In un mondo che vede un trend sempre più evidente di ingigantimento delle auto, in pochi stanno guardando al segmento delle auto sotto i 4 metri di lunghezza. Questo è esattamente uno dei motivi per i quali la piccola coreana potrebbe spiccare davvero il volo.
Dimensioni compatte
Con una lunghezza di soli 3,82 metri, un passo di 2.58 metri e – soprattutto – una larghezza di 1.61 metri, la nuova Hyundai Inster Cross è un peso massimo di vita urbana. Quasi impensabile pensare oggigiorno un’auto con queste dimensioni, ma tant’è che i coreani ci hanno pensato. Ed in più hanno pensato anche a questa Cross, che strizza l’occhio un po’ alla vita al di fuori della città. Sembra un ossimoro a pensarci, ma a conti fatti e senza spoilerare troppo di ciò che vi racconterò più avanti, è un qualcosa che può trovare il suo senso. Tutto questo al netto di un’estetica che la vuole decisamente più cattiva, perchè porta con sè dei paraurti dal carattere fuoristradistico così come lo sono le minigonne, dei cerchi da 17 pollici dedicati esclusivamente a questo modello e le barre longitudinali di serie sul tetto, alle quali si può aggiungere una sorta di portapacchi (a patto di rinunciare ad un pacchetto che prevede il tetto apribile ed una serie di confort a bordo). Dato curioso è che l’altezza da terra non cambia rispetto la Inster “tradizionale".
Interni intelligenti e razionali
Quando sono salito per la prima volta su questa Hyundai Inster Cross durante la prova, sono rimasto decisamente meravigliato. La distribuzione degli spazio interni è stata pensata in modo estremamente intelligente e razionale, senza lasciare nulla al caso ma, soprattutto, cercando di sfruttare tutto il possibile. Avete presente quelle case asiatiche nelle quali tutto è incastrato al millimetro? Bene, quasi un’idea del genere. Il focus è chiaramente sulla capacità di accogliere oggetti di tutti i tipi ed un po’ ovunque. Dalla mensoletta al centro della plancia, con varie prese di ricarica, fino ai portaoggetti sul tunnel. Ricordiamoci poi che è un’auto elettrica e come tale riesce a sfruttare gli spazi in altezza e non ha gli ingombri di un cambio meccanico. Quindi pad per la ricarica ad induzione e portaoggetti sono incastrati proprio nella parte bassa della plancia. Tutto questo non fa sentire nemmeno la mancanza del vano sotto al bracciolo centrale, che invece è una sorta di bracciolo tradizionale. Pretendere altro spazio lì forse sarebbe stato un po’ troppo.
Ma la razionalità non si percepisce solo da questo. I posti a disposizione sono quattro per i passeggeri, tutti e quattro modulabili a proprio piacimento. Anche i sedili posteriori possono infatti slittare ed inclinare lo schienale, così da favorire qualsiasi corporatura oppure ottimizzare lo spazio nel bagagliaio, che infatti ha un minimo che oscilla tra 238 e 351 litri. Il massimo del volume possibile è invece fissato a quota 1.059 litri, che tutto sommato non è male in relazione alle dimensioni esterne. In fondo lo spazio comunque non si può creare, ma si può lavorare al meglio con ciò che si ha a disposizione.
Tecnologia di bordo avanzata
Ci sono un po’ di tasselli da incastrare per spiegare per bene quello che ho vissuto durante la prova della Hyundai Inster Cross, ed uno di questi riguarda la sensazione di essere su un’auto di fascia nettamente superiore. Questo perchè Hyundai non si è affatto risparmiata in quanto a tecnologia di bordo, presa in prestito direttamente dalle sorelle maggiori. Che siano i display da 10,25 pollici per la strumentazione o l’infotainment – quest’ultimo con il classico software Hyundai che ho imparato ad apprezzare nel corso degli ultimi tempi – oppure per i sistemi ADAS di serie ed opzionali non importa, i coreani hanno puntato in alto. In effetti è difficile vedere su un’auto di questo segmento sistemi come il mantenimento di corsia, la frenata automatica in uscita dal parcheggio oppure la telecamera sul piantone che verifica se stai guardando la strada oppure no. Ci si potrebbe chiedere perchè un’auto così piccola ha sistemi dedicati ai viaggi autostradali? Non ci andrà mai su quel genere di strada. Tutto sommato si avrebbe ragione nella maggior parte dei casi ma non in questo, solo che ve lo spiego tra qualche riga.
Il modello che ho guidato ovviamente è un allestimento top di gamma con tutto lo scibile possibile, su questo non ci piove, però anche in questo caso è piacevole vedere che l’attenzione al confort è elevata, con il riscaldamento dei sedili, del volante, le telecamere a 360° ed il tettuccio apribile.
Prova su strada Hyundai Inster Cross
E finalmente possiamo passare a quando ho schiacciato il pulsante di avvio e selezionato la D sul cambio ormai canonico di Hyundai, messo alla destra del piantone di sterzo. Il motore scelto per la Hyundai Insetr Cross, non solo per la mia prova ma proprio come offerta commerciale, è il 115 cavalli, abbinato ad una batteria da 49 kWh. Un motore che non lascia insoddisfatti, anche perchè l’auto è relativamente leggera in proporzione alla potenza erogata. Si riescono a portare a termine sorpassi senza problemi anche partendo da velocità come 110 o 120 km/h, perchè l’auto non sembra affannare o guadagnare velocità singhiozzando. Questo è un vantaggio per la guida autostradale, ambito nel quale la Inster Cross non si trova spiazzata. La stabilità di marcia è infatti sempre garantita, solida. Non mi sono mai sentito in una sorta di “trappola" nemmeno a 140 km/h di tachimetro, e devo ammettere che la qualità percepita passa anche attraverso questa dinamica di guida. Lo sterzo invece merita la sufficienza, perchè ha una zona morta centrale e non è reattivo. Un peccato, perchè l’auto di suo è agile, ma probabilmente il diametro decisamente generoso della corona di sterzo lo penalizza durante l’utilizzo, a conti fatti.
A prova di asperità?
Per rispondere alla domanda, chiaramente provocatoria, del titolo di questo paragrafo: ni. I cerchi da 17 pollici aiutano la stabilità, mentre quando si passa su asperità si sente che lavorano le sospensioni per cercare di non scaricare troppo le vibrazioni sull’auto. Ricordate infatti che un’auto piccola è più soggetta a queste sollecitazioni, anche se avrei immaginato decisamente peggio. Le sospensioni si comprimono fluidamente e fin quando passi su un dosso, un giunto autostradale oppure una sconnessione secca rispondono bene. Se ti trovi su una strada disastrata si balla un po’ all’interno, anche se viene sempre garantita una certa stabilità. Gli appoggi restano infatti stabili, al punto che una strada bianca la si può affrontare serenamente, a patto di non esagerare soprattutto perchè la luce da terra non è aumentata sulla Inster Cross.
Autonomia e ricarica
La batteria da 49 kWh, stando al dato dichiarato, permette alla Hyundai Inster Cross come quella in prova di arrivare a coprire 360 km con una singola carica. Se poi si gira solo in città si potrebbero sfiorare i 500, perchè ovviamente il contesto è congeniale e si sfrutta meglio anche la guida one-pedal (sì, ce l’ha!). La ricarica ha invece potenze di picco che arrivano a 120 kW in corrente continua, mentre 11 kW quando si parla di corrente alternata.
Prezzo e disponibilità
La Hyundai Inster Cross è disponibile praticamente fin da ora, sia come quella in prova che con alcuni pacchetti in meno. Il prezzo per portarla a casa è di 29.650 euro.