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BMW M135 F70: ma è vero che senza la trazione posteriore non si guida bene? | Video

Abbiamo provato la nuova BMW M135 evidenziandone i punti di forza e cercando di sfatare il mito di una pessima guida

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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 22 ago 2025

Tra le sportive compatte disponibili sul mercato, pensando alle tedesche, è impossibile non tenere presente l’ultimo lavoro fatto dalla Casa dell’Elica sulla nuova Serie 1 F70 nella sua versione più sportiva: la BMW M135. Recentemente abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla motorizzazione d’ingresso per il diesel di questa vettura, la quale ci ha colpito molto positivamente, ma è arrivato il momento di sottoporre a qualche test la versione più performante.

Reduce dalle numerose critiche sul suo design, questa nuova generazione porta con sé anche il malcontento di una trazione che non vuole tornare posteriore, ma è poi così vero che si guidava bene solo quando le ruote motrici erano quelle dietro?

In questa prova abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento la nuova sportiva compatta di casa BMW cercando di coglierne i punti di forza, ma soprattutto, di sfatare i falsi miti sul suo conto. 

SCHEDA TECNICA


TECNICA: 

  • MOTORE: 2.5 turbo benzina 4 cilindri
  • POTENZA: 300 CV (221 kW)
  • COPPIA: 400 Nm
  • TRAZIONE: Integrale XDrive
  • TRASMISSIONE: Automatica a doppia frizione a 7 rapporti

DIMENSIONI: 

  • LUNGHEZZA: 4.361 mm
  • LARGHEZZA: 1.800 mm
  • ALTEZZA: 1.459 mm
  • PASSO: 2.670 mm
  • CERCHI: 19"
  • PNEUMATICI: 235/40 ZR 19
  • SERBATOIO: 49 litri
  • BAGAGLIAIO: 380 – 1.200 litri

PRESTAZIONI: 

  • VELOCITA’ MASSIMA: 250 km/h
  • ACCELERAZIONE: 0 – 100 km/h in 4,9 secondi
  • EMISSIONI CO2: 188 – 176 g/km
  • CONSUMI: 8,3 – 7,6 l/100 km WLTP

PREZZO: a partire da €56.500

DESIGN ESTERNO


Non mi soffermerei particolarmente sul design della vettura in sé che rimane praticamente uguale alla versione “senza steroidi" della compatta tedesca, quanto più sulle principali differenze che elevano la M135 ad una realtà sicuramente più sportiva.

Le dimensioni rimangono le stesse con una lunghezza di 4.361 mm, una larghezza di 1.800 mm e un’altezza di 1.459 mm, con un passo, non eccellente, di 2.670 mm. Le differenze principali, a livello estetico di questa particolare versione si trovano nei dettagli, come il doppio rene che integra barre orizzontali e diagonali, cerchi dedicati da 19" con colori a contrasto che ospitano un impianto frenante maggiorato con pinze di colore argento, specchietti dal look aerodinamico e dettagli a contrasto lungo tutta la carrozzeria.


Sul gomito del montante C viene mantenuto l’ “1" in bassorilievo che ricorda la base della vettura, mentre spostandosi al posteriore le modifiche si fanno più marcate: badge M135 che dichiara con fierezza che lei è quella che va forte, grande estrattore in basso e ultimo, ma non per importanza, ben quattro terminali di scarico, tutti veri.

INTERNI


In abitacolo nessuno stravolgimento, ma anche qui tanti dettagli che ricordano l’anima più sportiva della vettura. L’impostazione è la medesima che abbiamo già visto sia sulla nuova serie 1 che sulla nuova Serie 2 Gran Coupé con il BMW Curved Display al centro della scena, il quale integra due schermi: uno da 10,25" dedicato alla strumentazione digitale e uno da 10,7" per il sistema infotelematico, che si rivela molto fluido e scorrevole, ma poco intuitivo. Piccolo neo da segnalare sulla connettività, ma che probabilmente riguarda il solo esemplare in prova, è stato rappresentato da una connessione “ballerina" con Apple CarPlay.
Il volante, come da tradizione BMW, ha una corona molto spessa, cosa che non apprezzo molto, anche se il mirino rosso in alto e i tasti fisici sulle due razze principali, fanno spuntare un timido sorriso. Dietro al volante sono state alloggiate le palette dedicate al cambio automatico a 7 rapporti: molto belle, ampie e, soprattutto, estremamente funzionali. 

Il tunnel centrale mantiene la medesima impostazione delle versioni senza steroidi, con l’integrazione del selettore del cambio, i tasti per le modalità di guida e la scorciatoia per gli ADAS, oltre che alla rotellina per la gestione del volume.
Comodità non è la parola che mi viene in mente pensando a quest’auto, ma devo ammettere di essermi innamorato dei sedili sportivi: molto ben rifiniti, moderni e soprattutto ben contenitivi nella guida più pepata.

Alla seconda fila tornano i conti con la poca comodità poichè lo spazio per le gambe non è tra i migliori della categoria e anche quello per la testa non spicca. Devo però ammettere che oltre ad aver apprezzato aria condizionata e due prese di ricarica USB di tipo C al posteriore, ho anche gradito il mantenimento dell’impronta sportiva anche alla seconda fila, con un buon alternarsi di materiali e le tipiche impunture del reparto M di BMW.
Nulla cambia rispetto alla già provata 118d per quanto riguarda il bagagliaio: sono 380 i litri a disposizione del bagagliaio, che diventano 1.200 abbattendo la seconda fila di posti.

PROVA SU STRADA


Se la compatta di BMW si è sempre distinta per il suo comportamento brillante su strada grazie alla trazione posteriore, ora la musica è cambiata e il marchio tedesco risponde con trazioni anteriori o integrali. Scelta azzardata, per i puristi una follia, ma dire che si guidi male è un paradosso: procediamo con ordine.
La nuova M135 può contare su un 2.0 Turbo Benzina 4 cilindri sovralimentato da 300 CV di potenza e 400 Nm di coppia massima, dati interessanti che le consentono il passaggio da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi e una velocità di punta intorno ai 250 km/h. 
Per elevare la dinamica di guida ad un nuovo livello, il motore può fare affidamento al lavoro congiunto di un ottimo sistema di trazione integrale XDrive, che nonostante prediliga l’asse anteriore, riesce a coinvolgere in un modo che definirei quasi giocoso anche l’asse posteriore, e un cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti che gode di un’affilatezza che non ho avuto il piacere di riscontrare su alcune competitor. La cambiata è fluida e precisa e anche in modalità automatica, quindi senza la gestione del conducente con le palette dietro al volante, risulta molto intelligente.

Lo sterzo gode di una buona precisione anche se devo ammettere che mi ha lasciato qualche perplessità: nonostante sia diretto e progressivo, in alcune situazioni, anche in modalità Sport, l’ho trovato forse troppo leggero e avrei preferito quell’affilatezza in più che la Casa dell’Elica, su una sportiva, può sicuramente offrire.
Buona la risposta sul pedale dell’acceleratore che ho apprezzato soprattutto per la sua progressività ma, su tutto, ho apprezzato la risposta dell’impianto frenante di questa nuova M135. La precisione trasmessa dal pedale stesso è sorprendente e nonostante la grande rigidità rimane comunque molto modulabile e versatile. Fermare l’auto senza scomporla non è facile, ma devo dire che anche a ritmi più elevati non mi ha mai tradito.

Altro punto di forza di questa M135 è rappresentato dall’assetto, molto solido e robusto, che garantisce sempre una tenuta di strada degna di nota. Le asperità del manto stradale si fanno sentire molto in abitacolo soprattutto nel contesto urbano lento, ma una volta sprigionati i 300 CV l’assetto si trasforma in un vero punto di forza e gestisce al meglio beccheggio e rollio.
Da segnalare positivamente la grande versatilità di quest’auto, che rimane in grado di cambiare la propria anima in funzione delle più svariate esgienze poichè nonostante riesca a raggiungere velocità veramente elevate, diventa molto docile alla richiesta del conducente. Tra l’altro, la grande versatilità, rimane secondo me uno dei punti di maggior vanto delle hot-hatch e, di questo, la M135 si fa portavoce.

ADAS


Come sulla sorella docile che abbiamo già provato, sulla M135, non mancano tutti i sistemi di sicurezza obbligatori da luglio 2024. Apprezzo molto la possibilità di gestirli tutti in maniera indipendente da una schermata dedicata sull’infotainment ma anche il fatto che alcuni, oltre che essere tarati a seconda delle proprie necessità, possono essere disattivati. 
Tutti gli ADAS risultano ben calibrati e puntuali nell’intervento. Nessuno di questi si è rivelato invadente o fastidioso e questo è un altro punto di forza della vettura che integra tanta tecnologia, senza mai renderla troppo invasiva.

QUANTO CONSUMA?


Nonostante l’esuberanza generale della vettura i consumi si sono rivelati elevati si, ma non esagerati.
Nel contesto urbano, ambiente sicuramente non preferito dalla nuova M135, i conumi si sono attestati sui 10 km/l per poi arrivare ai 13 km/l in autostrada a velocità di codice con cruise control adattivo.
E’ nell’ambiente extraurbano che la nuova Serie 1 più performante riesce ad esprimersi meglio in termini di consumi arrivando ad una media di 15 km/l con una velocità intorno ai 90-100 km/h.

PREZZO


Per portarsi a casa la nuova BMW M135 XDrive con il motore 2.0 Turbo Benzina da 300 CV sono necessari circa €56.500, una cifra non esigua ma che riflette il contenuto tecnico che la vettura è in grado di offrire.

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