Dacia Sandero Streetway: economica ma chic, GPL da 100 CV | Recensione e Video
La prova della Dacia Sandero Streetway TCE 100 ECO-G: ora ha un design più moderno, semplice ma più curato. Migliora il look anche dentro, oltre all’abitabilità e il comfort a bordo; offre anche molta più tecnologia di prima. E’ più piacevole da guidare e più sicura. Vanta sempre un ottimo rapporto qualità/prezzo e la scelta migliore sembra quella della versione bi-fuel benzina/GPL, più performante ma anche più economica.
La Sandero ora è tutta un’altra storia: la compatta di Dacia è protagonista di un cambiamento radicale come quello avvenuto con la più recente generazione della Duster e rappresenta al meglio l'evoluzione del brand. La Sandero Streetway ha un design più moderno, semplice ma più curato. Migliorano il look degli interni, l’abitabilità e il comfort a bordo; offre anche molta più tecnologia di prima. È più piacevole da guidare e più sicura. Vanta sempre un ottimo rapporto qualità/prezzo e la scelta migliore sembra quella della versione bi-fuel benzina/GPL, la TCE 100 ECO-G, più performante ma anche più economica.
Ora ha i fari a LED, c'è un display touch da 8 pollici, il volante regolabile in altezza e profondità, il clima automatico, ADAS mai visti prima e tanto altro. L'auto più economica del mercato sembra avere improvvisamente molto più appeal, ma è davvero così?
La Sandero oggi è Stepway, il piccolo crossover, ben accolto dal mercato italiano e già provato da Luigi, e Streetway, protagonista del nostro test nella versione bi-fuel.
- DESIGN E DIMENSIONI
- SCHEDA TECNICA TCE 100 ECO-G
- ABITABILITA' E INTERNI
- PROVA TCE 100 ECO-G
- ADAS E SICUREZZA
- TECNOLOGIA A BORDO
- ALLESTIMENTI E PREZZI
- LE ALTERNATIVE
- VIDEO
DESIGN E DIMENSIONI
Fino a qualche anno fa si vedeva una Dacia, per esempio la prima Logan, e il pensiero era: sì, costa poco ma… Oggi, per fortuna, non è più così. Il design ora è fondamentale: ha una linea semplice ma più attuale.
Il nuovo frontale è il suo biglietto da visita, con i nuovi fari e l’inedita firma luminosa ci aiutano a distinguerla subito dalla versione precedente. I nuovi proiettori, luci diurne con forma a Y e anabbaglianti, sono a LED e l’accensione automatica è di serie su qualsiasi allestimento. Il nuovo design delle luci fa anche sembrare più ampio il muso e le conferisce più personalità. E’ inedito anche il design dei gruppi ottici posteriori.
Il parabrezza più inclinato, la linea del tetto spiovente, le superfici più tese, ma soprattutto spalle e passaruota più marcati e la carreggiata più ampia di ben 41 mm la fanno sembrare più bassa e slanciata di prima. Nuovo anche il design dei copricerchi, che imitano quello dei “veri” cerchi in lega. Se volete, con soli 350 Euro, potete metterli in lega da 16 pollici. Tra gli altri dettagli è cambiata la forma delle porte e il design delle maniglie. Nuovo anche il disegno degli specchi retrovisori: hanno cercato di migliorarne l’aerodinamica per cercare di ridurre i fruscii.
Le dimensioni: lunghezza 4088 mm, larghezza 1848, altezza 1499, con un passo di 2604 mm. Ora è più lunga di quasi 3 cm, molto più larga, di quasi 12, e con un passo aumentato di 1,5 a tutto vantaggio dell’abitabilità.
SCHEDA TECNICA TCE 100 ECO-G
- Motore: 3 cilindri turbo con sistema doppia alimentazione benzina-GPL
- Cilindrata: 999 cm3
- Potenza massima: 74 kW / 101 cv
- Coppia massima: 170 Nm
- Trazione: Anteriore
- Cambio: meccanico manuale a 6 rapporti
- Accelerazione 0-100 km/h: 11,6 sec
- Velocità massima: 183 km/h
- Serbatoi: benzina 50 litri, GPL 40 litri
- Consumi ciclo misto WLTP: 7,0-7,4 GPL l/100km
- Pneumatici: 185/65 R 15
- Larghezza: 1848 mm
- Lunghezza: 4088 mm
- Passo: 2604 mm
- Bagagliaio: 410 litri
ABITABILITA’ E INTERNI
La grande novità è dentro: prima così cheap e a volte un po’ triste, ora invece si presenta decisamente meglio: non ci sono certo plastiche morbide (non chiediamo troppo), però si presenta meglio con il cruscotto arricchito da un inserto ricoperto di tessuto, che troviamo anche sulle portiere. Anche le bocchette dell'aria hanno una nuova forma e finalmente uno stile piacevole: l’atmosfera è decisamente migliorata.
Le plastiche sono rigide ma le finiture sono un po’ più curate e l’abitacolo così è diventato più accogliente. L’hanno realizzato con un approccio diverso creando una differente percezione della qualità: lo si vede anche nei comodi comandi del clima automatico. Quello manuale è di serie sulla Comfort e per averlo automatico dovete aggiungere 250 Euro. Volendo fare i pignoli, al posto del volante a 4 razze dal design un po’ superato, potevano optare per uno a tre razze più moderno.
La capacità dei vani portaoggetti è aumentata: sotto il bracciolo centrale, nelle porte anteriori e posteriori e anche sullo schienale dei sedili anteriori.
L‘abitabilità è buona: il passo aumentato è importante perché significa che ora chi siede dietro ha più spazio per le gambe. Ora è molto più larga: tre adulti, un po’ strettini, ma ci possono stare; in due, se di statura normale, possono affrontare anche viaggi lunghi senza problemi.
Il bagagliaio ha una capacità minima di 410 litri, ha un vano ben strutturato, interamente rivestito di moquette, ci sono anche i ganci per fissare borse o buste della spesa. Si può aprire da remoto con la chiave Keyless Entry, che è disponibile tra gli optional. Se volete anche salire a bordo senza toccare il telecomando, è molto comoda se avete le mani impegnate e costa 200 Euro.
Tra i suoi pregi c’è sicuramente lo spazio a bordo, che è decisamente migliorato: ora può anche essere la prima auto per tutta la famiglia.
PROVA TCE 100 ECO-G
Appena salito a bordo mi accorgo che la posizione di guida non è male: con i miei due metri non posso certo pretendere troppo, comunque ho l’impressione che sia forse un po’ troppo raccolta, con la pedaliera abbastanza vicina al sedile. Sulla più ricca versione Comfort il volante è finalmente regolabile in altezza e profondità e potete anche regolare l’altezza del sedile di guida. Per migliorare l’ergonomia hanno anche accorciato la leva del cambio.
Sembra migliorata la qualità dei rivestimenti dei sedili e sono di sicuro migliori il design e la forma di quelli anteriori. Tra i difetti da segnalare l’imbottitura mi sembra un po’ cedevole, soprattutto nella parte centrale del cuscino, e temo che con il tempo potrebbe diventare un problema.
La nostra Sandero è spinta da un tre cilindri turbo da 100 cavalli e 170 Nm di coppia massima: è la più potente della gamma, con doppia alimentazione benzina e GPL, perché Dacia crede ancora nel GPL, come alternativa pulita ed economica, mentre tutti sono lanciati per elettrificare. Come sapete bene, anche loro hanno lanciato la piccola elettrica, la Spring (già provata da Luigi) che si preannuncia molto interessante per i costi molto abbordabili.
Il motore è abbinato a un’inedita trasmissione manuale a 6 rapporti: non c’è solo una leva più corta ma il cambio è anche più preciso del vecchio, morbido e con innesti piuttosto decisi. Il propulsore è brillante, pronto in basso, gira bene; la tipica “voce” dei tre cilindri si fa sentire ma non troppo e a volte vibra un po’ in folle. L’ideale è guidarla restando tra i 2000 e 3000 al massimo 3500 giri/min.: se non è veramente necessario, inutile spingerla oltre.
Per quanto riguarda le prestazioni la Casa dichiara un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,6 secondi e 183 km/h di velocità massima. Il piccolo tre cilindri, non sarà il più raffinato, ma si rivela piuttosto brillante. è a suo agio nel traffico cittadino ma non solo, sulle strade extraurbane i sorpassi non sono mai un vero problema e anche dopo un rallentamento importante, riprende bene.
In autostrada, in sesta gira piuttosto in basso, a beneficio del comfort a bordo e dei consumi
Comfort parlando, è molto più silenziosa di prima: una struttura più rigida e i nuovi pannelli fonoassorbenti hanno migliorato molto questo aspetto. Ora è più confortevole anche perché molle e ammortizzatori assorbono e filtrano meglio le asperità: ho fatto la prova sui classici dissuasori, quelli più antipatici, e li sopporta meglio di auto ben più raffinate.
I più appassionati sanno già che questa nuova Sandero è costruita sulla piattaforma CMF-B, che condivide con Renault Clio e Captur, e questo, già sulla carta, prometteva una migliore dinamica di guida, meno peso e una maggiore rigidità.
Nella pratica su strade che conosco bene ho provato a metterla un po’ in crisi: questa nuova Sandero si muove meno della vecchia, c’è meno rollio. Non è certo una sportiva, ma spingendola un po’ di più verso il limite si apprezza anche la migliorata aderenza. Non avrà magari la precisione di altre auto (più costose) ma ora con il nuovo avantreno è molto più piacevole da guidare, soprattutto con un comportamento rassicurante.
La stabilità in curva è migliorata e grazie al passo aumentato e alle carreggiate più larghe, vanta anche una migliore tenuta. Ora è capace di infondere maggiore sicurezza e anche un viaggio più lungo del solito non sarà mai un problema. Questa nuova piattaforma l’ha resa anche più maneggevole.
Lo sterzo è molto morbido, d’impostazione turistica, e non così preciso come magari piacerebbe a me, ma è molto meglio di prima. Il servosterzo elettrico l’ha resa più comoda da guidare in città (si fa molta meno fatica di prima) nei parcheggi e nelle manovre in spazi più ristretti.
Sulla nostra Comfort i sensori di parcheggio posteriori sono di serie, ma se volete un aiuto in più il pack City Plus aggiunge anche quelli anteriori e la retrocamera posteriore con linee dinamiche. I freni, a disco all’anteriore e dietro a tamburo, sono adeguati alla Sandero e non mi hanno mai dato problemi.
Al capitolo consumi la Casa dichiara nel ciclo misto WLTP tra i 7 e i 7,4 litri di GPL per 100 km. In questi giorni, compreso quello in cui abbiamo girato il video, tra città, extraurbane e autostrada abbiamo percorso circa 460 chilometri e a volte ho provato anche a spingerla un po’ più del dovuto: abbiamo registrato una media tra benzina e GPL di 7,7 litri per 100 km, quindi circa 13 km al litro.
Non bisogna dimenticare i costi di percorrenza: è vero che il consumo di GPL è superiore del 20/30% rispetto a quello della benzina, ma il prezzo al litro è inferiore alla metà e si può risparmiare fino al 40% rispetto alla benzina. Il serbatoio della benzina ha una capacità di 50 litri e quello del gas di 40 litri effettivi per un’autonomia che promette lunghe percorrenze.
ADAS E SICUREZZA
Ora la Sandero è decisamente più sicura: già nella versione di base ci sono di serie ADAS come la frenata automatica d’emergenza (attiva da 7 a 170 km/h), l’avviso di urto frontale e il sensore di pressione pneumatici. E con soli 450 Euro potete aggiungere un pacchetto che comprende il sensore dell’angolo cieco (attivo dai 30 fino ai 140 km/h), oltre ai sensori di parcheggio anteriori e la retrocamera posteriore. Debuttano anche i nuovi airbag a tendina.
TECNOLOGIA A BORDO
La piccola Dacia è diventata anche più tecnologica. Già nella versione intermedia c’è il Media Control: una volta inserito nel supporto dedicato, il vostro smartphone, mediante un’app gratuita (Dacia Media Control) e una connessione bluetooth o USB, diventa un sistema multimediale per accedere a radio, musica, chiamate, messaggi e altre funzionalità, come il riconoscimento vocale Siri o Android. Quando lo smartphone non è collegato le funzioni radio e lettura file sono disponibili dalla porta USB. I comandi della radio sono nel modulo in basso a destra dietro al volante, come su molte Renault, e sul display da 3,5” davanti a voi ci sono anche le info della radio.
L’allestimento più ricco, come quello della nostra Sandero, è il Comfort e di serie c’è il Media Display con uno schermo touch da 8”, leggermente rivolto verso chi guida.
Si rivela molto semplice e intuitivo da usare, quattro altoparlanti, Bluetooth, compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay. C’è anche una sezione “auto” che vi permette di settare alcuni dispositivi di assistenza alla guida. Due le porte USB, una sotto al supporto e una davanti alla leva del cambio.
Se proprio non vi basta ciò che potete fare con il vostro smartphone, con 200 Euro in più potete aggiungere il navigatore con mappe dell’Italia, sei altoparlanti e connettività wireless per Apple CarPlay ed Android Auto. In occasione della prova con la Stepway Luigi ne ha spiegato ogni dettaglio. Peccato che tra gli optional non ci sia anche la radio DAB.
ALLESTIMENTI E PREZZI
La Sandero Streetway è offerta in tre allestimenti. Nella versione entry level Access ci sono, tra le altre cose, i fari anteriori e posteriori con la firma luminosa “Y-shape”, l’accensione automatica dei fari, il supporto per lo smartphone e gli ADAS che vi ho già elencato.
Con l’intermedio Essential si aggiungono anche: il cruise Control e il Media Control, il sedile conducente regolabile in altezza con bracciolo e quello posteriori reclinabili 1/3 e 2/3. Se scegliete la Comfort avete anche i sensori di parcheggio posteriori, il Media Display con touchscreen da 8’’ e il climatizzatore manuale.
Per i motori, l’offerta prevede tre varianti di un 1.0 tre cilindri a benzina Euro 6D che promettono di essere più efficienti: un aspirato con 65 Cv e cambio manuale a 5 marce. L’allestimento di base si può avere solo con questo motore. Poi c’è la versione turbo da 90 Cv con l’inedito cambio manuale a 6 rapporti oppure abbinato all’automatico CVT, per la prima volta su una Dacia.
La versione più potente è la nostra 1.0 TCe 100 ECO-G benzina/GPL con 100 cavalli e il manuale a sei marce: probabilmente finirà per essere quella preferita dagli italiani. Come avrete notato non si può più avere a gasolio, niente diesel, che in Italia è ormai meno richiesto.
Il listino parte dagli 8.950 Euro, per la versione meno potente nell’allestimento più semplice Access, e arriva ai 13.600 della 1.0 TCe da 90cv con il CIVT e nella versione Comfort. Il nuovo cambio automatico a variazione continua incide per 1.500 Euro. Continua ad essere a suo favore il rapporto qualità/prezzo: costa ancora poco ma offre di più di prima.
E’ proprio tutta un’altra Sandero: il marketing dice che da low cost è diventata smart buy. Credo proprio che le cose siano un po’ cambiate: prima la si sceglieva perché costava poco, ora vanta decisamente un maggiore appeal e la si potrebbe acquistare semplicemente perché piace ed è una buona auto.
LE ALTERNATIVE
La Sandero è sempre nella top ten delle più vendute del difficile e agguerrito segmento B, quello di Lancia Ypsilon, Toyota Yaris, Citroen C3, Opel Corsa, la cuginetta più chic Renault Clio, Peugeot 208 e anche la rinnovata Skoda Fabia.
Ma nessuna riesce ad eguagliarla: rimane una delle più economiche sul mercato e in assoluto la meno costosa, con il miglior rapporto qualità/prezzo. La Stepway userà gli stessi argomenti per contrastare quelle a ruote alte, come Ford Puma, Volkswagen T-Cross e altre ancora. E a voi convince questa nuova Sandero?
VIDEO