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Recensione NIU N-Series: è arrivata l'ora dello scooter elettrico

Ho avuto innumerevoli scooter nella mia vita: le prime scorazzate le ricordo in campagna con il “Si” Piaggio di mio padre a dieci anni, una buona scuola guida prima di ereditare a 14 anni lo Zip color melenzana di mio fratello. Ebbe vita

Gabriele Arestivo
Gabriele Arestivo
Pubblicato il 6 gen 2019

Ho avuto innumerevoli scooter nella mia vita: le prime scorazzate le ricordo in campagna con il “Si” Piaggio di mio padre a dieci anni, una buona scuola guida prima di ereditare a 14 anni lo Zip color melenzana di mio fratello. Ebbe vita breve, qualche simpaticone me lo rubò sotto al naso. Seguirono uno Scarabeo 50, un Liberty 50, una Cosa 125 che i miei amici chiamavano affettuosamente “pericolo ambulante” e, infine, una Vespa scooter che odiai sin dal primo istante.

A quel punto, fatte tutte le esperienze possibili in strada, decisi di lasciare la categoria e fare il salto su una moto “vera”, una Yamaha FZ6 (2007) che mi ha regalato tante soddisfazioni. Ma non vi ho raccontato questi aneddoti personali per ripercorrere insieme il viale dei ricordi, mi importa piuttosto dare un’idea di me, dei miei trascorsi sulle due ruote prima di leggere e ascoltare quanto sto per dirvi.

Gli scooter elettrici di piccola "cilindrata" sono già una realtà, anzi, sono l’unica opzione intelligente d’acquisto per le nostre caotiche città se si vuole scegliere questa tipologia di mezzi.

Per spiegarvi i motivi non basterà questa prova su strada del Niu N-Series, trascorreranno mesi, proveremo tutti i modelli elettrici più interessanti e credibili, così da fare – insieme – il punto su questo mercato. Dobbiamo poi tutti imparare a distinguere le diverse categorie, uno degli errori più comuni è infatti quello di accomunare i mezzi elettrici in un unico contenitore e argomentare così le classiche obiezioni: “ma riesci a fare una giornata o resti subito a piedi?” /  “E se non hai il garage come lo ricarichi?” /  “Solo 49 km/h sono pochi, tanto vale usare una bicicletta elettrica”.

Vi dico subito che queste obiezioni, per molti degli scooter elettrici di oggi, suonano come delle barzellette.

COS’È NIU N-SERIES

Partiamo subito con questo modello base, non è infatti il più veloce e tanto mento il più bello. N-Series è uno scooter semplice ma estremamente concreto, che porta a termine il suo lavoro contando sulle ottime dotazioni tecnologiche a disposizione e senza tanti fronzoli o prezzi scellerati (anche senza gli ecoincentivi). A differenza degli scooter che guidavo io 15 anni fa e di quasi tutti quelli odierni ancora in circolazione, N-Series è un modello smart, connesso sia tramite rete GSM sia GPS. Con una meravigliosa App Niu proprietaria che mi ricorda tanto quella di Tesla. E non scherzo. 

Ero felice con il mio Zip viola, era un peso piuma e bastava qualche piccolo ritocchino per spingerlo “impropriamente” anche fino agli 80 km/h. Ma a quei tempi non esistevano gli smartphone e tantomeno le App, l’impatto con questa nuova piattaforma è stata quindi forte anche per me, seppur mi sia approcciato con curiosità a questa esperienza, senza tanti preconcetti.

La tecnologia qui è nostra amica. Grazie all’applicazione posso avere informazioni dettagliate (su mappa) dei miei tragitti, dei consumi, degli orari, della posizione dello scooter dopo averlo posteggiato un po’ a caso in città. Un paio di weekend, ad esempio, ho avuto la malaugurata idea di fare un giro in centro a Milano, in mezzo alla folla dei mercatini natalizi: dopo aver posteggiato N-Series ho camminato molto e, dopo qualche ora, non avevo minimamente idea di dove lo avessi abbandonato. 

Dopo 5 minuti di sforzi cerebrali ho ricordato di “avere” uno scooter connesso, mi è quindi bastato aprire l’App e vedere il punto esatto sulla mappa. Una piccolezza, lo so, ma immagino che a tanti di voi sarà capitato di dimenticare dove si posteggiano i propri mezzi, a due o quattro ruote. Tutte le informazioni vengono sincronizzate con il cloud tramite la SIM integrata, al momento gratuita e forse solo in futuro a pagamento (si parla di cifre ridicole come 1€ al mese, ma si vedrà). 

Mi piace poi avere sempre sott’occhio il livello di carica, anche perché, grazie alla solita App ho cognizione delle precise distanze che percorro. Ad esempio so che tra casa e ufficio ci sono esattamente 6.2 km e che mi basta il 9-10% della carica per affrontare questo tragitto. Questa consapevolezza mi facilita la vita ed evita, soprattutto, che rimanga in mezzo la strada con la batteria a terra. 

AUTONOMIA PIU’ CHE SUFFICIENTE

Ecco, parliamo di autonomia, tema che sta caro a tanti e spaventa troppi. Il modello che ho in prova è nuovo, l’ho preso con soli 140 km percorsi ed ha una batteria alla massima efficienza. Bisogna tuttavia considerare che con l’attuale temperatura esterna si riduce leggermente la capacità (Niu parla del 85% a 0°C e 100% a 25°C). Io peso circa 72 kg e ho guidato per lo più da solo, senza un peso extra sulla sella.

In queste condizioni ho guidato per 52 km senza mai ricaricare, passando dal 100% al 6%, con il sistema che alla fine calcolava ancora 5-6 km di autonomia. Possiamo quindi parlare di circa 55 km di range massimo in questo periodo dell’anno, valore che ovviamente si riduce se portiamo un passeggero. Ad esempio, nel mio solito tratto casa-ufficio di 6.2 km, con Niccolò a bordo (altri 90 kg in più), il consumo è stato superiore e pari al 15%.

L’autonomia non è quindi da urlo ma permette di utilizzarlo per più giorni senza preoccuparsi costantemente della ricarica. In media ho percorso infatti 20 km al dì e non ho mai rischiato imprevisti (se non durante il Live Batteria, e appositamente). Ci sono modelli con doppia batteria in arrivo (N-Pro), dal costo ovviamente più elevato, ma se si utilizza lo scooter all’interno del contesto cittadino senza superare la soglia dei 30-40 km al giorno (tantissimi per un “cinquantino”) credo sia più che adeguato. Quindi niente panico, basta solo un po’ di organizzazione.

Ci sono due modi per ricaricare il pacco batterie da 29Ah, costituito da ben 170 cellule agli ioni di litio collegate in parallelo e gestite dal NIU BMS (Battery Managment System): si sfrutta la presa nel vano sottosella o si scollega la batteria e la si porta con sé. Io ho sempre usato il secondo metodo, semplicemente perché, come tanti, non ho un garage con presa elettrica a disposizione. Mi sono limitato a portare con me il battery pack in ufficio o la sera rientrando a casa, così da avere tutto il tempo a disposizione per la ricarica completa (confermo le 6 ore dichiarate).

Niu parla di circa 600 cicli di ricarica prima che si degradi abbastanza e sia necessaria la sostituzione. Con il mio utilizzo e 1 carica ogni tre giorni circa, possiamo stimare circa 120 cicli in un anno, quindi più o meno 5 anni di utilizzo senza troppi compromessi. Ovviamente è un calcolo approssimativo. La batteria costa tanto, è la parte più preziosa dello scooter e, a seconda dello store, richiede una spesa di 1300-1500€ circa. Chissà che da qui a 5 anni i prezzi diventino più accessibili.   

Il grande vantaggio sta nei consumi, con un esborso stimato in circa 30 centesimi di euro ogni singola carica (quindi 55 km). Un bel taglio se pensiamo ad un passaggio dalle 4 alle 2 ruote per rispettare di più l'ambiente e noi stessi. Soltanto guidando un veicolo elettrico e silenzioso ci si accorge a pieno del puzzo dei gas di scarico, sempre più nocivi ed eccessivi

COME VA?

L’ho avuto a disposizione solo qualche settimana, abbastanza per farmi un’idea precisa in una città "complessa" come Milano. Uso questo termine perché nel capoluogo lombardo ti trovi davanti un po’ di tutto: pavè a volontà, immancabili buche/voragini, binari dei tram come se non ci fosse un domani e pioggia. I binari li gestisce più che bene grazie ai pneumatici sufficientemente larghi: 90/90 (anteriore) e 120/70 (posteriore); meno le buche e le grosse irregolarità.

Non si scompone più di tanto e i 95 kg di peso sono davvero ben distribuiti, ma le sospensioni mi sono parse leggermente dure e a volte avrei gradito una risposta migliore, meno aspra. Nessun problema di tenuta con la pioggia, come detto mi ha sempre restituito una discreta sensazione di sicurezza e nessuno slittamento improvviso sul pavè umido nelle accelerazioni.

A proposito delle prestazioni, seppur sia limitato a 49 km/h il motore Bosch ha una buona potenza massima di 2500W (nominale 1500W) e una coppia massima di 120 Nm subito disponibile, una progressione continua che mi ha permesso di far "mangiare la polvere" a tutti i cinquantini tradizionali, soprattutto in partenza da fermo. Devo dire che mi sono divertito a vedere le facce di chi li guidava, sempre pronti a sgasare con questi rombanti quattrotempi sputa CO2.

Nel complesso l’ho trovato comodo, anche in due grazie agli ampi maniglioni, facile da guidare e soprattutto maneggevole. Solo una precisazione: nel traffico, attivata la modalità “3”, ho avuto qualche piccola indecisione a gestire l’accelerazione, diciamo che tende ad esser un po’ nervoso e bisogna prenderci la mano. Ottima la frenata: sull’anteriore abbiamo un disco idraulico a doppio pistone da 220 mm e sul posteriore uno simile ma poco più piccolo, da 180 mm. Toccando la leva sinistra si ottiene una frenata combinata che tocca in parte anche l’anteriore, un doppio sistema EBS (Electronic Breaking System) che permette di recuperare fino al 6% su un ciclo completo. 

Le modalità di guida sono tre, ma è inutile discutere le prime due perchè sono fin troppo limitanti: con la "1" non andiamo infatti oltre i 19 km/h e con la "2" ci fermiamo a 37 km/h. Dunque passerete tramite il selettore alla modalità di guida "3" che offre le migliori performance. 

DOTAZIONE

Tutte le luci sono a LED, con il fanale anteriore tondo sempre acceso e potente a sufficienza, diciamo in linea con la categoria. Il caricabatterie è piuttosto voluminoso e pesante, e tenendolo sotto alla sella vi ruberà spazio prezioso. Non sono riuscito a far entrare il casco Shark che ho utilizzato nel corso della prova, semplicemente perchè non c'era modo di farlo entrare, c'è posto solo per uno più piccolino. 

  • Potenza massima: 2400W (motore Bosh) e coppia massima 120 Nm
  • Velocità massima: 49 km/h 
  • Pendenza massima: 15°
  • Batteria: 29 Ah, 10 kg, 6h per la ricarica, 2 anni di garanzia
  • Autonomia: 55 km (effettivi)
  • Dimensioni: 740mm (altezza sella da terra) x 1285mm (interasse)
  • Bollo: esente per 5 anni
  • Costo: 2.899€

Peccato per certi dettagli come il gancetto sotto al quadro accensione, realizzato in plastica e particolarmente fragile alla sola vista. Più volte ho temuto di spaccarlo con i miei zaini pesanti. Altra cosa che mi ha convinto poco le pedane per il passeggero, richiudibili ma seguendo un leggero click difficile da rilevare. 

CONCLUSIONE

Decine di persone mi hanno fermato per strada durante il periodo di prova, tutti ben curiosi di saperne un po' di più e sorpresi di vedere uno scooter elettrico simile a tanti e capace di fornire più potenza dei modelli che circolano in alcune delle nostre città con la formula sharing. Il futuro è questo, seppur bisognerà creare una produzione energetica più coerente "a monte" (se produciamo elettricità dal carbone non abbiamo fatto molto) e spingere ulteriormente sull'innovazione della categoria. 

Con gli incentivi appena introdotti è possibile ammortizzare ulteriormente il costo e rottamare i vecchi modelli, adesso bisognerà vedere cosa bolle in pentola dalla concorrenza e provare i Niu più potenti in arrivo in questi mesi. Insomma dovevamo partire cauti ma ho come l'impressione di esser partiti già fortissimo, le due ruote con motore elettrico faranno tanto rumore nel 2019

VIDEO

Ringraziamenti dovuti agli amici di Niu ed ​Elettrocitystore che hanno messo a disposizione il mezzo, altrettanta gratitudine ai ragazzi che lavorano per ​Shark e Bering che mi hanno offerto in emergenza casco e giubbotto, così da non congelare visto il periodo. 

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