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Mazda MX-5 Yamamoto Signature: Jinba Ittai all'ennesima potenza | Anteprima da Miataland

Anteprima della nuova serie limitata Yamamoto Signature e prova della collezione di Mazda MX-5 più grande del mondo

Mazda MX-5 Yamamoto Signature: Jinba Ittai all'ennesima potenza | Anteprima da Miataland
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 12 mag 2018

Non capita tutti i giorni di poter vedere e toccare con mano la più grande collezione al mondo di Mazda MX-5, e ancora più rara è l'opportunità di provare alcune delle vetture su strade che sembrano fatte apposta per questo modello che ha fatto la storia del costruttore di Hiroshima. 

Eppure, tutto questo da oggi è possibile, grazie alla passione di Andrea Mancini, che da quasi 30 anni contribuisce ad alimentare una storia fatta di passione, dedizione e spirito imprenditoriale che lo ha portato a creare Miataland.

Miataland, il paese dei balocchi a due passi da Perugia

Qui, a Piedicolle (località 30 km a sud di Perugia), è nata una Country House – B&B a 5 stelle con 8 camere in stile agriturismo di lusso – dotata di tutti i comfort per rilassarsi godendosi la vista delle colline del centro Italia. L'unicità di questo posto sta però nel garage, che contiene la collezione personale di Andrea Mancini.

39 esemplari di Mazda MX-5 – quasi tutti appartenenti a edizioni limitate o speciali – a disposizione dei i clienti che pernotteranno presso la struttura. Un unicum, almeno in Italia, così come unica è la collezione che, come abbiamo anticipato, è la più ricca al mondo.

Quello che conta è la passione

Quella di Andrea Mancini non è l'unica storia d'amore nei confronti della Mazda MX-5. A qualche fuso orario dall'Italia, infatti, c'è un altro cuore che batte da quasi 30 anni per l'iconica sportiva giapponese: è quello di Nobuhiro Yamamoto, l'ingegnere Mazda che ha curato lo sviluppo delle Miata a partire dalla seconda generazione, la NB, fino all'attuale, la ND, di cui è stato Program Manager. Quest'ultima, in particolare, a poco più 3 anni dal debutto ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, tanto per la filosofia progettuale quanto per il linguaggio stilistico KODO – Soul of Motion.

Yamamoto, presente a sorpresa a Miataland per svelare la nuova MX-5 che porta il suo nome, si è raccontato così:

Ero in seconda media quando scoprii che la Mazda stava sviluppando il motore rotativo. In quel momento ho preso una decisione: in futuro avrei lavorato in Mazda come ingegnere di questa tecnologia. Sono passati 45 anni da quando ho messo piede in questa azienda.

L'ingegnere giapponese, tra le altre cose, ha lavorato allo sviluppo dell'iconica sportiva con motore Wankel Mazda RX-7, nonché della Mazda 787B, la prima vettura giapponese a vincere, nel 1991, la 24 Ore di Le Mans.

Jinba Ittai: l’auto è in grado di emozionare

Nel progettare la MX-5, Mr. Yamamoto ha creduto fortemente nel motto "Innovare per difendere", soffermandosi sui valori fondanti del progetto della MX-5: una vettura compatta, leggera, dai costi di gestione ridotti, che con le sue soluzioni meccaniche offrisse quel rapporto unico tra uomo e macchina riassumibile nella filosofia Jinba Ittai – il conducente e la sua vettura sono una cosa sola, come cavallo e cavaliere.

Il tutto per ottenere un obiettivo ancora più intrigante, quello che gli uomini Mazda chiamano la KAN sensation, ovvero "quella serie di esperienze sensoriali da cui le persone traggono piacere e divertimento guidando la propria auto".

Stampare il sorriso sulla faccia di chi guida: per i giapponesi non è uno scherzo. Per questo motivo, per rendere la sensazione KAN più tangibile e misurabile, gli ingegneri della Mazda hanno raccolto molti feedback relativi ad aspetti quali la maneggevolezza e la dinamica di guida, testando molte vetture in diverse condizioni. Tutte le loro esperienze sono state successivamente trascritte e codificate fino a stabilire cosa definisce un “buon KAN” e a trasferirlo nella progettazione della vettura.

Alla guida della collezione di Miataland

Quando la razionalità incontra l'emozione il risultato non può che essere straordinario, e i sorrisi stampati sulla faccia di chi, come noi, hanno guidato per le strade dell'umbria alcune delle vetture della collezione di Andrea Mancini, lo dimostrano. 

Tra una collina e l'altra tra Todi e Piedicolle (dove sorge Miataland) ci siamo divertiti alla guida di due modelli molto importanti della storia della MX-5. La prima è stata una NA (prima generazione) in edizione RS, limitata a soli 500 esemplari tutti destinati al mercato giapponese. Una delle interpretazioni più pure del concetto di Mazda MX-5: libera da inutili optional (anche se c'erano già climatizzatore, autoradio e vetri elettrici) e dotata di alcune chicche come i sedili racing Recaro in kevlar, questa NA coinvolge fin dai primi chilometri grazie ad un motore 1.8 da 133 CV che spinge in ogni condizione, sfruttando il peso piuma inferiore ai 990 kg e il differenziale Torsen a slittamento limitato. Un'auto che scoda che è un piacere, anche a bassa velocità: è questo il bello di guidare una Mazda MX-5.

La seconda MX-5 che abbiamo avuto il piacere di guidare è quella che più si avvicina all'ideale di una sportiva moderna: più spaziosa e con un assetto che spacca meno la schiena, la NC del 2006 in allestimento Launch Edition si distingue per la ricca dotazione (dagli interni in pelle color biscotto, all'impianto audio BOSE, fino all'accesso Keyless con tessera) e, con il motore 2.0 da 160 CV, regala ottime prestazioni, anche se il motore ideale per la MX-5 è quello di cubatura inferiore. In comune con tutte le altre Miata "che contano"? Trazione dalla parte giusta, cambio manuale con leva cortissima e corsa millimetrica e l'ingombrante tunnel centrale che ci fa sentire un tutt'uno con la vettura.

Curiosi di sapere come va l'ultima delle MX-5? Ecco la nostra recensione:

MX-5 Yamamoto Signature: la Top Limited Edition per chi ama guidare

Il percorso verso Miataland è stato anche il pretesto per la presentazione della seconda serie limitata “The Top Limited Editions” di Mazda MX-5, non a caso quella dedicata ai puristi della guida. Ancora di più rispetto alla versione di partenza, la Yamamoto Signature si concentra nell'offrire quella KAN sensation seguendo le indicazioni dei clienti MX-5 e ispirandosi all'esemplare posseduto da Nobuhiro Yamamoto.

Realizzata in soli 4 esemplari, la Mazda MX-5 Yamamoto Signature sarà ordinabile solo on line tramite il sito www.mazda.it a partire dal 17 maggio al prezzo di 37.500 Euro, cifra alla quale ci si porta a casa una vettura di colore Jet Black (come quella di mister Yamamoto) con accenti rossi sulle appendici aerodinamiche, negli interni e nei cerchi.

Menzione particolare va proprio alle ruote: i cerchi in lega ENKEI® RPF1 da 16’’ di colore nero lucido con finitura rossa pesano circa 1,6 kg in meno (400 g a cerchio) rispetto a quelli della versione di partenza Exceed: la riduzione delle masse non sospese migliora di conseguenza la reattività e la precisione di guida, mentre il minor momento di inerzia esalta l'accelerazione e la frenata. La vettura monta pneumatici pneumatici semislick stradali Toyo Proxes R888R da 205/50

Non casuale nemmeno la scelta del motore 1.5L da 131 CV, ritenuto da Yamamoto il propulsore ideale non solo per il sound, ma anche per garantire leggerezza e reattività alla vettura, grazie all'allungo fino ai 7.500 giri e alle dimensioni compatte, che fermano l'ago della bilancia a 975 kg. Il cambio, inutile dirlo, è il classico manuale a sei rapporti che ha raccolto consensi unanimi sulla ND per la sua precisione.

Tante le novità per essere un'edizione limitata a livello italiano: troviamo la barra duomi anteriore verniciata in rosso che incrementa la rigidezza del telaio assicurando maggior precisione, il tappo olio di alluminio, anch’esso di colore rosso. 

E poi ci sono gli interni, realizzati da maestri artigiani italiani con un occhio allo stile e uno alla riduzione del peso: pelle e Alcantara grigie rivestono sedili e pannelli porta, mentre le parti maggiormente soggette ad usura (come il volante) sono rivestite in camoscio rosso. Immancabile il tocco che rende unico questo allestimento: la firma di Nobuhiro Yamamoto cucita a rilievo sulla plancia davanti al sedile del passeggero e la targhetta identificativa dell'esemplare, rivettata sulla portiera sinistra con nome, numero e ideogramma KAN sensation in bella vista.

Infine, spazio alla personalizzazione "come una volta": la vettura può essere ulteriormente personalizzata con un kit consegnato al cliente in una cassa di legno, dove trova posto l'impianto frenante Brembo con pinze anteriori a 4 pistoncini verniciate in rosso (diametro dischi ant. 280mm), l'impianto frenante posteriore con pinze Nissin verniciate in rosso (diametro dischi post. 280mm), i tubi aeronautici in treccia metallica per l’impianto frenante che assicurano una pronta risposta al pedale del freno priva di effetto spugna e l'assetto Öhlins® Road & Track comprensivo di molle e ammortizzatori con altezza regolabile.

L'esperienza si vede anche nei dettagli: al momento del ritiro della vettura, i quattro proprietari riceveranno un cofanetto con le due smart key, il certificato di serie limitata, un manometro di precisione per la regolazione della pressione degli pneumatici. e un bozzetto originale realizzato da Yamamoto in persona. Piccoli tocchi che rendono la MX-5 Yamamoto Signature un instant classic da collezione.

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