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TomTom Go 5100: recensione del navigatore connesso

Uno dei limiti dei navigatori satellitari è che non tengono conto del traffico. Nella maggior parte dei PND di vecchia generazione o dei dispositivi integrati nell'auto manca un sistema che sfrutti l'esperienza che tutti noi acquisiamo ogni giorno sulla

TomTom Go 5100: recensione del navigatore connesso
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 7 ott 2015

Uno dei limiti dei navigatori satellitari è che non tengono conto del traffico. Nella maggior parte dei PND di vecchia generazione o dei dispositivi integrati nell’auto manca un sistema che sfrutti l’esperienza che tutti noi acquisiamo ogni giorno sulla strada, l’esperienza dettata dalla sopravvivenza che ci forza a scoprire strade secondarie e percorsi alternativi per evitare di “estinguerci" in mezzo al traffico.

Con TomTom Go 5100 ecco che il navigatore si mette a considerare questa variabile, il tutto con un sistema “live" grazie alla SIM integrata che offre la connettività per ricevere aggiornamenti in tempo reale senza dover andare a drenare connessione e batteria al nostro smartphone.

E’ proprio questa la carta vincente di questo PND, un sistema che, in fase di calcolo del percorso, tiene conto dei dati sul traffico attingendo ad un database che cresce costantemente nel quantitativo di informazioni e consentendoci di non scegliere per forza il solito tragitto preimpostato, specie nelle fasce orarie in cui è noto che quel tratto di strada diventa un campo di battaglia.

Dove altri PND costringono ad un sistema chiuso o forzano la connessione allo smartphone per guardare al mondo esterno, il TomTom sfrutta la SIM per offrirci informazioni dettagliate su traffico e autovelox e, nel farlo, raccoglie preziose informazioni per alimentare il suo database, così da creare un circolo che migliora sempre di più precisione e affidabilità dei dati stessi.

Inoltre bisogna aggiungere alla comodità del percorso migliore anche i vantaggi sulla sicurezza: conoscere in anticipo il formarsi di una coda o di un’ingorgo è un vantaggio perché permette, a chi è in arrivo sulla stessa strada, di prepararsi all’eventuale frenata d’emergenza ad esempio.

In un mondo dove gli smartphone puntano a soppiantare i PND, TomTom Go 5100 gioca quindi delle ottime carte per convincere. Si parte dal fatto che il Go è un prodotto standalone, forte di una SIM per la connettività che non solo ci fa risparmiare la batteria ma anche il traffico dati, specie all’estero (valido per tutta Europa e senza costi di roaming). Il touchscreen da 5 pollici prende proprio dagli smartphone le sue caratteristiche e propone il multitouch e un’interfaccia fluida e facile da utilizzare oltre al rivestimento anti-riflesso che permette un’ottima leggibilità.

Ci sono poi le mappe gratis e a vita, con aggiornamenti effettuabili tramite computer che permetteranno di avere sempre l’ultima versione. Anche il TomTom Traffic è un servizio incluso per tutta la vita del dispositivo, così come gli aggiornamenti sugli autovelox che possono salvarci da spiacevoli multe.

A questo si aggiunge una navigazione ormai matura nelle funzioni con l’indicatore di corsia che evita di sbagliare uscita, mappe 3D con visualizzazione degli edifici e un ampio database di punti d’interessa. Il controllo vocale mostra ancora dei limiti tecnologici per quanto riguarda il software di riconoscimento e non riesce a soddisfare come vorremmo, specie dal punto di vista del riconoscimento del linguaggio naturale. Grazie all’ottima sensibilità del touchscreen e alla fluidità del sistema, però, inserire un’indirizzo è questione di pochi click e durante la digitazione avremo in tempo reale un elenco delle mete che corrispondono a quanto stiamo digitando, così da tagliare il tempo di sleezione.

Caratteristica interessante è la compatibilità con il servizio MyDrive che permette di pianificare i nostri itinerari, magari quello delle vacanze al bar con gli amici da uno smartphone (o dal laptop), e inviarli in remoto al navigatore. Collegandosi con il proprio account ci verrà mostrata la stessa cartografia collegata allo stesso server utilizzato dal PND ed è possibile effettuare la ricerca di indirizzi o punti d’interesse da inviare al navigatore, impostare la locazione degli indirizzi ad accesso rapido (casa e lavoro) o farsi mandare la destinazione da altri (basta fornire loro le credenziali per l’accesso). Utile quando siamo in viaggio e stiamo guidando: basta una chiamata con il vivavoce per avere “l’aiuto da casa" e ritrovarci sul display la navigazione avviata, senza contare la comodità di utilizzo con le flotte aziendali. Sempre tramite MyDrive è poi possibile inviare punti d’interesse personalizzati in formato .ov2 così da integrare il database già esistente.

Passando alla qualità costruttiva, il Go 5100 si presenta con un design pulito e compatto, discretamente tascabile e reso più efficiente dal connettore magnetico che si collega alla ventosa con alimentazione. Durante le nostre prove abbiamo potuto apprezzare sia la tenuta della ventosa, dotata di una ghiera per creare il vuoto, sia quella dell’aggancio magnetico che ha resistito bene anche a qualche capatina in fuoristrada tra buche e dislivelli.

Passando all’interfaccia, il sistema di TomTom è stato creato per migliorare la facilità d’utilizzo riducendo il numero di click per passare da una funzione all’altra. Questo significa ridurre il tempo in cui la navigazione tra i menu ci distrarrebbe.

In navigazione la barra sulla destra dello schermo offre tutta una serie di informazioni complementari alla semplice navigazione e, in presenza di autovelox e punti d’interesse, li segnala in anticipo in una sorta di timeline del percorso. La stessa zona è dedicata poi alle informazioni sul traffico e sugli ingoghi lungo il tragitto.

Molto utile anche la funzione che calcola la velocità media quando entriamo in una zona coperta dal Tutor. Oltre a permetterci di non sforare il limite, si rivela anche un divertente “gioco da viaggio". Durante la nostra prova, l’andata di un viaggio di 1.500 chilometri (il ritorno l’abbiamo affrontato con il Garmin nuviCam di cui potete leggere QUI), abbiamo sfruttato questa funzione per mantenere la velocità media il più vicino possibile ai limiti consentiti dalle tratte con il tutor, così da ottimizzare i tempi di viaggio e ridurli restando però nel pieno rispetto del CdS.

Resta qualche punto in cui il Go 5100 perde rispetto ad alcuni concorrenti top di gamma. Il prezzo è da dispositivo premium (299.95EUR di listino) ma a questa cifra ci saremmo aspettati una risoluzione maggiore dei soli 480 x 272 pixel del 5 pollici utilizzato. La batteria non raggiunge le due ore dichiarate dal produttore ma supera di poco l’ora di autonomia, buona per la navigazione pedonale ma è chiaro che la soluzione migliore è installarlo in auto in modo da utilizzare sempre il cavo che si collega al supporto. Inoltre con la memoria integrata si rischia facilmente l’esaurimento, costringendo all’upgrade tramite microSD.

In conclusione si tratta quindi di un ottimo prodotto che però, specie considerando il prezzo da top di gamma, non raggiunge il punteggio pieno nel rapporto qualità/prezzo a causa – principalmente – del display “datato" nella risoluzione. Ottime invece tutte le altre caratteristiche, dal rivestimento anti-riflesso che si fa notare nell’uso quotidiano all’ottima implementazione del servizio traffico, senza considerare che nel costo è inclusa la connettività internet anche all’estero e gli aggiornamenti gratuiti a vita.

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