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Lancia Y 1.3 Multijet: Il test drive di HDmagazine.it

Acquista cinque porte. Acquista eleganza. Acquista altezza, diventando più capace e abile nell'ospitare anche quattro passeggeri (cinque, alla bisogna), assumendo un piglio più luxury che da utilitaria. Se è vero che l'eleganza è un diritto, allora

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Pubblicato il 25 giu 2012

Acquista cinque porte. Acquista eleganza. Acquista altezza, diventando più capace e abile nell’ospitare anche quattro passeggeri (cinque, alla bisogna), assumendo un piglio più luxury che da utilitaria. Se è vero che l’eleganza è un diritto, allora questa nuova Lancia Y è riuscita nel suo intento; lo si capisce guardandola da fuori, con uno sviluppo verso l’alto che ha il solo limite di portarne il baricentro in posizione un po’ elevata (e questo non si sposa certo con l’assenza di rollio in curva a velocità medie), ma, come già accennato, di aumentarne la capacità.

Succede così che mentre prima si tiravano avanti i sedili anteriori per far salire qualcuno piccolo piccolo dietro, stavolta si sta comodi anche se a bordo non siamo solo in due. Dentro Lancia Y, il concetto di lusso trova un’ulteriore declinazione nelle finiture dei sedili, mentre le plastiche lasciano vagamente a desiderare, e la colpa è di qualche scricchiolio di troppo avvertito durante il nostro test drive.

Da guidare in città, da guidare fuori città, grazie al Multijet da 1.3 Litri diesel che ci consente una percorrenza di oltre 500 chilometri. Tradotti significano venti chilometri per litro di carburante, una manna se pensiamo ai rincari dell’ultimo anno.

La posizione di guida di Lancia Y è elevata, e il volante posto a un’angolazione che potrà dare qualche fastidio ai guidatori più alti: mancando infatti l’orientamento in profondità del volante, dovremo spostarci indietro per far stare comodamente le gambe, con la conseguenza di essere troppo lontani dai pedali e dal volante stesso.

State tranquilli, però: a meno che non siate alti due metri riuscirete a posizionarvi senza disagi alla guida della nuova Y. Che ha una grande pecca nel cambio, troppo gommoso quando cerchiamo di fare entrare le marce: serve precisione, e un’azione rapida e netta sul pomello e sulla frizione.

A livello di visibilità, invece, non abbiamo il minimo disagio, perché stando in alto possiamo controllare tutto ciò che c’è intorno senza angoli morti. In più, il motore ha un buon piglio, specialmente quando entra il turbo in fase di accelerazione: raggiungiamo tranquillamente grazie ai 90 cavalli, i 130 chilometri orari in autostrada, e i sistemi di infotainment ci restituiscono varie indicazioni per migliorare le nostre performance di guida, come il consumo istantaneo di carburante.

In più, il bluetooth su Lancia Y funziona senza pecche, ed è parte del sistema Blue&Me già visto sull’Alfa Romeo Giulietta. L’unico imprevisto l’abbiamo avuto quando, durante l’ascolto dei brani del nostro iPhone collegato via presa USB, la musica si è interrotta e il sistema non ha più riconosciuto il nostro smartphone, che però ha continuato a essere ricaricato.

Niente di che, anche perché il lettore cd comprende pure gli mp3, e si può governare dai pulsanti disposti sul volante. Il baule di Lancia Y ha una capacità tutto sommato niente male, che migliora nettamente se dobbiamo abbattere i sedili posteriori per fare entrare oggetti ingombranti.

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