Citroën C1 Deejay: La nostra recensione
E' una city car che strizza l'occhio ai patentati più giovani, e che cerca di dare un valore aggiunto importante grazie alla partnership con Radio Deejay, in un connubio indissolubile già da qualche tempo. E' la nuova Citroën C1 Deejay, il modello che
E’ una city car che strizza l’occhio ai patentati più giovani, e che cerca di dare un valore aggiunto importante grazie alla partnership con Radio Deejay, in un connubio indissolubile già da qualche tempo. E’ la nuova Citroën C1 Deejay, il modello che abbiamo testato a lungo sulle strade di Milano, una vettura che diventa oggetto delle discussioni familiari.
In casa avete un neopatentato o una neopatentata? Scartate le prime richieste per vetture da oltre 20.000 euro, vedrete che le richieste cascheranno su questa nuova auto da città, che non disdegna nemmeno i viaggi lunghi, e che si regala addirittura cinque porte con un’abitabilità inaspettata.
1.000 cc di cilindrata, con un tre cilindri sotto il cofano che eroga 68 cavalli, la nuova C1 Deejay arriva a noi dal Salone di Ginevra, e nella colorazione rossa dà il meglio di quanto si aspetti un giovane: sportività, personalità, per dare l’impressione agli amici di non avere tra le mani una macchina di Serie B.
Beh, C1 Deejay non lo è per svariati motivi: per i led disposti vicino ai fendinebbia vicino ai grandi gruppi ottici, e soprattutto per la gestione dell’infotainment, al quale dedicheremo un approfondimento a parte. Va però detto qui che abbiamo la possibilità di ascoltare musica dal cd mp3, dalla presa USB tramite chiavetta o dispositivo mobile, ma anche dal bluetooth, che ci consente ovviamente di collegarci per evitare di farci multare con il telefonino all’orecchio.
E’ un sistema, quello proposto da Citroën, che sembra spartano solo a una prima occhiata. Andando un po’ più a fondo, infatti, si sente tutto il lavoro svolto per lasciare soddisfazione nell’utilizzatore finale. Noi siamo stati entusiasti dell’infotainment, che vi racconteremo anche con un video nelle prossime ore.
Tre cilindri significa attenzione all’ambiente e consumi ridotti, e infatti C1 Deejay rilascia nell’ambiente solo 99 grammi di CO2 per chilometro percorso (quantità dichiarata), promettendo un consumo nel ciclo combinato di 4.3 litri di carburante per cento chilometri percorsi.
A una nostra riprova diretta, questa piccola C1 non ha tradito: il serbatoio da 35 litri, pieno, ci ha consentito di percorrere tra autostrada e città 600 chilometri, che tradotti significano circa 17 ogni litro di carburante, contro i 23 promessi. Niente male, anche perché sentendo il rombo “scoppiettante" del tre cilindri ci siamo fatti prendere la mano stressando la vettura più del previsto.
Tirando le marce si nota così che la terza si può innestare a 90 km/h, la quarta a 120, la quinta a 140, per una velocità totale che, dichiarata, è di 157 chilometri orari. All’aumentare della velocità, però, bisogna continuare a fare sempre più attenzione, perché nonostante il servosterzo elettrico si comporti piuttosto bene, abbiamo sottosterzo in inserimento in curva, anche se le correzioni sono minime avendo il passo dell’auto così corto. Occhio a non esagerare, perché anche il sovrasterzo da rilascio è dietro l’angolo.
Viene da chiedersi, guardando C1 Deejay, come sia possibile avere piazzato 5 porte in 3 metri e 44 centimetri. L’altezza non è un problema nemmeno per chi rasenta i due metri come chi vi scrive. L’abitabilità è quindi piuttosto buona, anche se davanti il volante orientabile solo in altezza non offre la migliore posizione di guida proprio ai patentati più alti.
Inoltre, per cercare una migliore posizione gli oversize cercheranno di spingere indietro lo schienale, ma dovranno fare attenzione, perché il poggiatesta, ormai lontano, non ci aiuterà in caso di tamponamento e avremo qualche rischio di colpo di frusta. Dicevamo delle dimensioni: 3 metri e 44 di lunghezza, 163 di larghezza, e un’altezza di 147 che ci consente un facile ingresso in auto.
Semmai, il problema si profila quando bisogna tenersi saldi al sedile. Al lato passeggero, infatti, non ci sono prese sul cielo ma solo quella alla portiera che non dà grandi garanzie. La plancia è in plastica, e ha la pecca di non offrire cassetti chiusi ma solo spazi comunque ben ricavati per appoggiare gli oggetti.
Bisognerà però ricordarseli quando si lascerà il veicolo. Il baule invece ci consente di alloggiare due trolley da cabina aerea, e solo in caso di necessità possiamo o sfruttare i sedili posteriori o abbatterli per guadagnare volume. La posizione di guida ci consente di vedere tutto intorno, e non abbiamo punti ciechi importanti. I montanti non sono abbondanti, e non abbiamo pertanto limitazioni nemmeno nelle manovre.
Citroën C1 Deejaycosta 12.000 euro nella versione cinque porte che sentiamo di consigliarci, anche se suggeriamo di fare un piccolo sforzo e aggiungere altri 500 euro per portarsi a casa la vettura con il cambio robotizzato. In città, ne trarremo grande beneficio.
Ragazzi, non vi resta che convincere i genitori adesso…. Magari non dite loro che i sedili sono completamente reclinabili…