Cerca

50 anni del centro Porsche di Nardò, simbolo di innovazione per le auto (e per la Puglia)

Mezzo secolo di eccellenza tecnologica e sviluppo non solo per il gruppo Porsche.

50 anni del centro Porsche di Nardò, simbolo di innovazione per le auto (e per la Puglia)
Vai ai commenti
Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 1 lug 2025

Tempo di anniversari in casa Porsche: dopo la 911 GT3 con Touring Package che celebra i 75 anni di Porsche Luxembourg, ora la casa automobilistica austriaca festeggia i cinquant’anni del Nardò Technical Center, il centro prove del gruppo e di proprietà di Porsche Engineering. Inaugurato il 1 luglio 1975 da FIAT con il nome di S.A.S.N. (Società Autopiste Sperimentali Nardò), il centro, interamente controllato da Porsche AG solo dal 2012, è oggi una struttura, è oggi una struttura che si estende su 700 ettari e include 20 piste e impianti per i test, l’iconico anello ad alta velocità, una pista circolare lunga 12,6 chilometri progettata per i test a regimi estremi, affiancata da un circuito di maneggevolezza da 6,2 chilometri e da numerosi impianti per simulazioni, validazioni ADAS e collaudi in diverse condizioni.


Oltre a rappresentare uno dei luoghi più importanti per lo sviluppo delle tecnologie automotive, il cinquantenario del Nardò Technical Center è anche l’occasione per riflettere sul suo impatto territoriale. Negli ultimi dieci anni, infatti, si stima che abbia generato venti milioni di euro all’anno di ricadute sul territorio. Attraverso partnership con università, istituti tecnici superiori e programmi di formazione, il centro contribuisce a formare le competenze del futuro e a rafforzare il tessuto produttivo del Salento, in un’area cui spesso si tende a pensare non per le eccellenze del settore automotive.

Storia ed evoluzione del Nardò Technical Center


Oggi, a cinquant’anni dalla sua apertura, il centro non è soltanto un impianto per il collaudo dei veicoli, ma è un vero e proprio hub orientato all’innovazione. Qui si sviluppano e sperimentano le tecnologie che in futuro verranno impiegate nel settore automotive. Il lavoro qui nel polo di Nardò si basa su un’integrazione tra sviluppo fisico e digitale con i test condotti su pista che vanno di pari passo con le simulazioni virtuali e con i software che gestiranno i sistemi di bordo delle auto del futuro. Ed è proprio questa combinazione tra tradizione e innovazione a rendere il Nardò Technical Center un punto nevralgico nel panorama internazionale della mobilità intelligente.

Una particolarità di questo polo è la possibilità di operare durante tutto l’anno in un’ampia gamma di condizioni climatiche, il che permette di testare veicoli in scenari realistici, accelerando lo sviluppo di soluzioni sempre più sicure, intelligenti e connesse.


Nel tempo, il centro ha ospitato alcuni dei momenti più significativi della storia dell’ingegneria automobilistica. Nel 1993, per esempio, la Porsche 928 GTS stabilì qui il record mondiale di velocità su 24 ore, confermando la validità della pista e delle infrastrutture di supporto. Con l’acquisizione da parte del gruppo Porsche, il sito è stato profondamente rinnovato e integrato nella rete globale di Porsche Engineering, che oggi lavora con oltre novanta aziende del settore automotive. Gli investimenti hanno riguardato la modernizzazione delle strutture, la digitalizzazione dei processi e l’estensione delle capacità di sviluppo lungo l’intero ciclo di vita del veicolo.

Il lavoro di ricerca sulle batterie delle auto elettriche

Nel 2021, una ex struttura è stata riconvertita in un centro avanzato per i test sulle batterie agli ioni di litio, mentre l’anno successivo è stata realizzata un’infrastruttura di ricarica completa per veicoli elettrici. Due anni dopo, nel 2023, Porsche Engineering ha aperto una nuova unità software a Lecce, a pochi chilometri dal centro di Nardò. Questo polo si occupa di sviluppo digitale, simulazione e validazione virtuale, lavorando in sinergia con i reparti tecnici. Grazie anche all’introduzione di una rete mobile privata 5G ibrida, il sito è oggi in grado di gestire con efficienza progetti complessi che richiedono integrazione tra hardware, software e connettività.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento