NIO, 700 stazioni per il battery swap in Cina. 5,3 milioni di sostituzioni effettuate
NIO raggiunge un nuovo traguardo nell'installazione delle sue stazioni per lo scambio delle batterie.

NIO crede molto nella tecnologia del battery swap e sta lavorando per rendere il più capillare possibile la presenza delle stazioni per lo scambio delle batterie in Cina. Un lavoro che sembra stare procedendo rapidamente e senza intoppi visto che la casa automobilistica ha comunicato di aver raggiunto in anticipo il traguardo prefissato per l'anno in corso. NIO, infatti, ha fatto sapere di aver raggiunto quota 700 stazioni per lo scambio delle batterie installate in Cina.
Quelle di seconda generazione permettono di sostituire gli accumulatori delle auto con una procedura automatica in una manciata di minuti. Il tutto senza che il conducente debba scendere dal suo veicolo. La casa automobilistica fa pure sapere che fino a questo momento le sue stazioni hanno effettuato oltre 5,3 milioni di sostituzioni delle batterie in Cina.
Il marchio cinese sta accelerando l'installazione delle stazioni di battery swap nelle aree urbane. Secondo quanto raccontato, alla fine del mese di novembre 2021 il 42,34% degli utenti NIO viveva entro tre chilometri da una stazione per lo scambio delle batterie. In media, ogni stazione serve 258 auto.
4.000 STAZIONI ENTRO IL 2025
Come sappiamo, gli obiettivi per i prossimi anni di NIO sul fronte del battery swap sono molto ambiziosi. Per il 2025 la casa automobilistica punta ad installare complessivamente 4.000 stazioni per lo scambio delle batterie. Di queste, 1.000 al di fuori della Cina. Il marchio, infatti, punta a rendere una realtà questa tecnologia anche in Europa. Già sappiamo che ha iniziato ad installarle in Norvegia, Paese dove è da poco sbarcato ufficialmente.
Rete che si amplierà negli anni successivi all'interno dei Paesi del Vecchio Continente dove intende commercializzare le sue auto elettriche. In Cina, la tecnologia sta avendo un buon successo anche per via di un modello di business in cui la batteria è intesa come servizio. I clienti possono decidere di non acquistare la batteria con l'auto, risparmiando sull'investimento iniziale, andando però a pagare un canone mensile comprensivo del servizio di battery swap. Con questa formula, i clienti non dovranno più preoccuparsi del degrado della batteria. Inoltre, anche la struttura degli incentivi cinesi agevola la diffusione del battery swap.
Infatti, le auto elettriche più costose possono essere incentivate solo se compatibili con i servizi di scambio delle batterie. Piuttosto, sarà interessante nel corso del tempo capire se la tecnologia riuscirà a prendere piede anche in Europa. Creare una rete capillare di questo tipo è certamente molto oneroso. Oltre a dover installare le stazioni, è necessario fornirle delle batterie che non costano certamente poco. Inoltre, la tecnologia degli accumulatori sta evolvendo e si stanno progressivamente riducendo i tempi per la ricarica.
Rimangono, dunque, dubbi su questa tecnologia nel medio e lungo termine. Oltre alle stazioni per il battery swap, NIO ha installato in Cina anche 534 stazioni per la ricarica rapida e 600 stazioni Destination Charger.