Battery swap, i clienti di NIO hanno effettuato 4 milioni di scambi delle batterie
Cresce rapidamente l'utilizzo del battery swap del costruttore cinese.

NIO ha comunicato che attraverso il suo servizio di battery swap sono stati effettuati oltre 4 milioni di scambi delle batterie. Si tratta di un dato davvero interessante, soprattutto pensando che a marzo 2021 il costruttore cinese aveva fatto sapere che erano stati effettuati 2 milioni di scambi delle batterie. La casa automobilistica ha evidenziato che attualmente sono attive 504 stazioni per il battery swap.
In Cina, NIO ha spinto da subito su questa tecnologia realizzando un'infrastruttura all'interno del Paese che permette ai suoi clienti di poter sostituire in tempi molto rapidi la batteria scarica con una carica. L'obiettivo della casa automobilistica è quello di puntare sempre di più su questo particolare servizio per arrivare ad avere operative 4.000 stazioni per il battery swap entro il 2025. 3.000 in Cina e 1.000 nei Paesi dove il marchio si sta espandendo. Già sappiamo che NIO porterà questa soluzione anche nel Vecchio Continente.
On September 29, 2021, our NIO users have completed over 4,000,000 battery swaps. As of today, we have 504 #NIOPower Swap stations up and running, a quarter ahead of schedule which expected 500 stations installed by the end of 2020. #AlwaysForward pic.twitter.com/oOCtBd4Kmp
— NIO (@NIOGlobal) September 29, 2021
Va detto, che lo scambio delle batterie in Cina ha avuto successo in quanto è legato ad un modello di business in cui la batteria è intesa come servizio. I clienti possono decidere di non acquistare l'accumulatore con l'auto, risparmiando sull'investimento iniziale. Dovranno poi pagare un canone mensile comprensivo anche del servizio di scambio delle batterie. Con questa formula, i clienti non dovranno nemmeno preoccuparsi del degrado degli accumulatori.
Inoltre, a spingere sulla diffusione di questa tecnologia anche la struttura degli incentivi cinesi. I modelli più costosi possono essere incentivati solo se sono compatibili con il sistema del battery swap. Per i costruttori cinesi puntare su questa scelta tecnica è anche una questione di strategia commerciale.
In Cina, dunque, il sistema dello scambio delle batterie sembra trovare sempre più diffusione. E a certificarlo non ci sono solo i numeri di NIO ma pure la recente dichiarazione di Geely che punta ad avere operative 5.000 stazioni per il battery swap entro i 2025. Rimangono, ovviamente, sempre i dubbi su questa tecnologia nel medio e lungo periodo. Ne abbiamo parlato più volte. In Cina il battery swap si è diffuso anche per via dei motivi menzionati in precedenza ma nel resto del mondo difficilmente potrà avere il medesimo successo.
Inoltre, predisporre una rete capillare su larga scala per lo scambio delle batterie ha costi elevatissimi anche per via dell'ampio numero delle batterie che dovrebbero essere presenti all'interno di ogni stazione. A tutto questo si aggiunge il fatto che la tecnologia degli accumulatori sta evolvendo con i tempi di ricarica che si stanno progressivamente accorciando.