Anche la F1 userà una sorta di VAR per ridurre le controversie
Nessuno tra quelli che hanno visto il finale della scorsa stagione sarà troppo sorpreso.
Anche la Formula 1 implementerà una sorta di VAR come abbiamo visto già da un po' di tempo nel mondo del calcio: il nome sarà diverso (VRCR o Virtual Race Control Room), ma il concetto è lo stesso – una cabina di controllo che analizzerà i feed video e aiuterà la direzione di gara e gli steward a bordo pista a verificare il corretto svolgimento della competizione in tutte le sue fasi. La VRCR si troverà fisicamente all'esterno del circuito e comunicherà in tempo reale con la direzione di gara.
Dettagli precisi sulle tecnologie che saranno impiegate non sono stati condivisi: la FIA si è limitata a dire che saranno "gli strumenti tecnologici più moderni". È anche stato annunciato che il direttore di gara sarà isolato dalle comunicazioni radio per ridurre la pressione: sarà sempre possibile interpellarlo, ma andrà seguita una procedura ben precisa e molto rigida.
La decisione arriva dopo una delle più controverse conclusioni di stagione degli ultimi anni. La sensazione è che proprio le scelte del direttore di gara, e la sua interpretazione del regolamento, abbiano in ultimo sancito l'esito degli ultimi, determinanti momenti del Gran Premio e dell'intera stagione, più che i piloti in pista. Hamilton e il suo team hanno presentato un reclamo nei confronti della direzione di gara ma non ne è uscito nulla di concreto.
È comunque chiaro che più si va avanti più si affievolisce la propensità da parte dei team sportivi grandi e piccoli, a prescindere dalla disciplina, a fare esclusivamente affidamento sul giudizio umano per la regolamentazione delle competizioni. Anche perché l'evoluzione delle tecnologie di trasmissione video possono fornire un aiuto concreto e tangibile – non che sia infallibile, beninteso, ma una sinergia tra uomo e tecnologia, con il primo saldamente al posto di comando, è il modo più pragmatico per evolvere.