Motori PureTech e BlueHDi, Stellantis si prepara a fermare la produzione a Douvrin
Nel corso del 2026 la fabbrica francese dove oggi si producono questi motori benzina e diesel sarà chiusa

Per una volta non si tratta di problemi ai motori. Stellantis ha comunque comunicato che cesserà gradualmente la produzione di motori a combustione presso la sua fabbrica di Douvrin, l’ex impianto della Française de Mécanique, fondato da Peugeot e Renault nel 1969. Si inizierà il primo novembre quando lo stabilimento smetterà di sfornare i motori diesel 1.5 BlueHDi (DV5). Lo comunicano i sindacati al termine di una riunione con i rappresentanti dell’azienda. Nel corso del 2026, anche se una data precisa ancora non c’è, sarà il turno dello stop alla produzione del motore a benzina 1.2 PureTech (EB2).
VERSO LA CHIUSURA DELLA FABBRICA NEL 2026
In questa fabbrica, da quando è stata inaugurata, sono stati prodotti oltre 40 milioni di motori. Lo stop alla costruzione delle motorizzazioni PureTech e BlueHDi porterà Stellantis a dismettere l’impianto nel corso del 2026 che quindi sarà chiuso. Su queste decisioni, un portavoce di Stellantis ha commentato:
Come previsto, la produzione locale di motori termici verrà gradualmente interrotta per favorire i trasferimenti verso altre attività. Stellantis ha scelto, dal 2021, di anticipare gli effetti della transizione energetica nell’industria automobilistica, assegnando attività legate alla mobilità elettrica a ciascuno dei suoi siti coinvolti nella produzione di motori termici.
Non possiamo dimenticarci che proprio a Douvrin è stata creata la Gigafactory di ACC che ha permesso a Stellantis di spostare un parte della forza lavoro della fabbrica di motori nel sito di produzione delle batterie. Infatti, complessivamente 330 ex dipendenti dello stabilimento motori di Douvrin sono già stati riassegnati ad ACC. I restanti 370 dipendenti saranno riassegnati verso “posti di lavoro nel settore elettrico” grazie alla partnership instaurata con ACC, o anche verso altri siti Stellantis. Il Gruppo automobilistico ha comunque presentato misure di sostegno ai dipendenti che potrebbero assumere la forma, ad esempio, di premi di mobilità. In ogni caso, vista la storia di questo impianto, la decisione della sua dismissione ha una portata storica anche se la produzione di motorizzazioni benzina e diesel in Francia dovrebbe continuare a a Trémery.
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