Guida Michelin 2025 a Modena: dagli stellati impatto da quasi mezzo miliardo
Lo studio analizza i flussi turistici generati dai ristoranti stellati italiani

Guida Michelin è nata in Francia nel 1900 con lo scopo di spingere i pochi automobilisti francesi del tempo a viaggiare di più, fornendo gli indirizzi dei posti migliori per mangiare e dormire. Nel tempo si è evoluta per rispondere alle esigenze di un mondo che cambiava e che, oggi, è sempre più digitale. Oggi, è presente in 45 Paesi in tutto il mondo.
In Italia, nello specifico, è nata nel 1956, con il titolo Dalle Alpi a Siena. Adesso, in occasione dei festeggiamenti per l’arrivo della 70esima edizione della Guida Michelin Italia, che si sono svolti a Torino, presso la Nuvola Lavazza, sono stati presentati i dati dello studio “Taste Tourism”, che analizza i flussi turistici generati dai ristoranti stellati italiani e sono stati annunciati la data ed il luogo in cui verrà presentata la Guida Michelin Italia 2025.
La nuova edizione sarà presentata il prossimo 5 novembre a Modena, nel cuore della Food Valley.
LO STUDIO ‘TASTE TOURISM’
L’indagine, che è stata condotta per la prima volta nel 2016, registra un importante incremento sull’indotto che generano i ristoranti stellati nel nostro paese che passa da 280 milioni di euro a 438 milioni di euro. La cifra non include la spesa sostenuta nel ristorante stesso, ma interessa i settori dell'hotellerie, del commercio e dei servizi.
I ristoranti Stellati, attraverso la Guida Michelin, beneficiano di una vetrina internazionale che offre una grande visibilità all’interno dell’universo del Taste Tourism, che genera un impatto economico importante sul territorio nazionale. Questa ricerca si è posta quindi l’obiettivo di quantificare tali benefici.
Prendendo in esame i dati del 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) per un indotto complessivo di 438 milioni di euro. Lo studio aggiunge che i dati e le informazioni rilevate consentono anche di effettuare una proiezione sull’anno in corso, andando così a stimare i valori che ricadranno sul territorio nazionale. Per il 2024, le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a quasi 500 milioni di euro totali (498 milioni di euro).
Infatti, il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (circa 355 milioni di euro), del commercio (48 milioni di euro) e dei servizi locali (35 milioni di euro).
Lo studio rileva pure che ogni ristorante 1 Stella Michelin genera benefici diretti sul territorio pari a 805 mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle Michelin, per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che “meritano il viaggio”, ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle Michelin, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno.
L’analisi identifica, inoltre, Usa, Francia e Germania come i Paesi più rappresentati dalla clientela straniera mentre, dalla prospettiva dell’indotto legato ai soggiorni, quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) localizzati nei pressi di un’insegna stellata Michelin, dichiara di avere clienti giunti in albergo proprio per recarsi in uno specifico ristorante. Le previsioni che indicano per il 2024 un indotto indiretto pari 498 milioni di euro, segnalano inoltre che la regione italiana a beneficiare maggiormente della presenza dei ristoranti stellati è la Lombardia, seguita a ruota dalla Campania.
In terza posizione troviamo il Piemonte. A livello provinciale, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano. Interessante il dato relativo ai comuni che, dopo un podio formato da tre capoluoghi di regione (Milano, Roma e Firenze), vede la presenza di comuni di ben più piccole dimensioni come Senigallia al quarto posto e Massa Lubrense al quinto. Nella Top Ten anche Orta San Giulio, Alba e Brunico, oltre ad altri due capoluoghi come Torino (sesta) e, al settimo posto, Modena che, come detto in apertura, il prossimo 5 novembre ospiterà la 70esima edizione della Guida Michelin Italia.