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Mansory l'ha rifatto: dalla Mercedes G 63 nasce la "Speranza"

Mansory mette le mani ancora sulla Mercedes Classe G 63 e nasce la "Speranza". Una decappottabile senza compromessi

Mansory l'ha rifatto: dalla Mercedes G 63 nasce la "Speranza"
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 9 mag 2025

Mansory è stato tra i primi ad affondare le mani sulla nuova Mercedes-AMG G 63, e come da tradizione, il preparatore tedesco ha spinto il progetto ben oltre i confini della produzione ufficiale. Dopo aver svelato la Gronos Grand Entrée, ossia una versione della G 63 con una un’inedita apertura delle porte posteriori, Mansory ha ora presentato un’ulteriore trasformazione estrema: una variante decappottabile del SUV iconico, battezzata “Speranza”.

Sebbene la Classe G cabrio non sia una novità assoluta (Mercedes stessa ne aveva prodotta una versione nella precedente generazione) la Speranza è la prima reinterpretazione scoperta basata sull’ultima iterazione della Classe G. Mansory ha eliminato la porzione superiore e parte del retro della carrozzeria della Gronos Grand Entrée per installare una capote in tela a comando elettrico, che scompare in un modulo posteriore quando aperta. Il risultato è una silhouette inedita, completata da un finestrino supplementare a triangolo, utile a mitigare i flussi d’aria per i passeggeri posteriori e a rifinire il profilo laterale.

LUSSO E COMFORT AL TOP

La trasformazione, tutt’altro che semplice, ha richiesto modifiche strutturali profonde. Per mantenere rigidezza torsionale e sicurezza, Mansory ha rinforzato il telaio e rivisitato la struttura della carrozzeria. All’interno, il lavoro è altrettanto radicale. I sedili posteriori sono divisi, ora, da una console centrale personalizzabile, che limita la capacità a quattro posti, tutti orientati però al massimo comfort. La plancia e l’abitacolo sono disseminati di loghi Mansory, dalle cinture ai tappetini, passando per maniglie, pedali in carbonio e un volante rivestito in pelle e fibra.

L’estetica dell’esemplare di lancio punta su una combinazione cromatica bianca con dettagli rossi, presenti anche nel tetto e nei rivestimenti. Tuttavia, ogni cliente può definire in modo sartoriale finiture, pelle, materiali e componenti in carbonio.

E SOTTO ALLA PELLE?

Nonostante l’incremento di peso dovuto ai rinforzi strutturali, le prestazioni non deludono: il V8 biturbo Mercedes da 4,0 litri, rivisitato con turbocompressori maggiorati, scarico sportivo e mappatura dedicata, eroga 820 CV e permette uno 0-100 km/h in appena 4 secondi.

Il prezzo? Non dichiarato, ma sicuramente in linea con l’esclusività del progetto, che posiziona la Speranza ben oltre i confini esplorati da Mercedes-Benz e persino dalla lussuosa divisione Maybach.

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