Lamborghini apre alla trazione posteriore: i puristi tornano a sperare

Nel mondo sfavillante delle supercar, anche la “entry-level” di Lamborghini non ha nulla di umile. La nuova Temerario, benché posizionata alla base della gamma, sprigiona ben 907 CV grazie a un sofisticato sistema ibrido plug-in. Un’auto che grida potenza da ogni fibra in carbonio. Eppure, tra gli appassionati più puri, c’è chi continua a desiderare qualcosa di più “semplice”: una guida senza fronzoli, trazione posteriore, meno elettronica, più sensazioni vere.

Lamborghini, pur dichiarandosi soddisfatta della propria attuale offerta ibrida, non chiude le porte a una versione meno estrema. Anzi, secondo quanto rivelato da Rouven Mohr, Chief Technical Officer del marchio, sarebbe già in cantiere una Temerario a trazione posteriore, più accessibile e con una tecnologia ibrida meno invasiva.

Un’ibrida, sì… ma diversa

Durante un’intervista a Car Magazine, Mohr ha accennato a questa possibile evoluzione: “Non escludo che in futuro possa arrivare una versione a trazione posteriore, magari con un tipo diverso di ibridazione.” A ispirare questa configurazione è la Porsche 911 Carrera GTS, un’ibrida “discreta” che secondo Mohr rappresenta “un super esempio di un approccio completamente diverso all’ibrido”. In pratica, Lamborghini potrebbe abbandonare il sistema a tre motori elettrici dell’attuale versione a trazione integrale della Temerario.

Oggi, la configurazione standard prevede due motori elettrici anteriori e un terzo posizionato tra il V8 biturbo da 4.0 litri e il cambio automatico doppia frizione a otto marce. Eliminando i propulsori anteriori, si otterrebbe una trazione posteriore pura, in perfetto stile Huracan RWD.

Meno cavalli? Mica tanto

Attenzione però. Anche con una configurazione semplificata, la Temerario resterebbe una belva. Il solo motore termico eroga 789 CV (588 kW), senza nemmeno contare il boost elettrico. Numeri che superano ampiamente qualsiasi Huracan del passato. E proprio come accaduto con le varianti della Huracan, è probabile che la futura Temerario RWD si distingua anche nel design: paraurti e cerchi rivisti, magari un assetto specificamente adattato alla nuova distribuzione dei pesi e all’anima più “scivolosa” della trazione posteriore.

E se arrivasse una Temerario ancora più estrema?

Non solo “semplificata”. Lamborghini ha già lasciato trapelare l’idea di una versione ultra-performante della Temerario, che potrebbe sfondare quota 1.000 CV. Una sorta di erede spirituale della Huracan STO, pensata per la pista, con aerodinamica aggressiva e un DNA da corsa. E qui la domanda che tutti si pongono i veri puristi. Tornerà mai una Lambo senza elettroni?
Al recente Goodwood Festival of Speed, Lamborghini ha svelato la Temerario GT3, una versione da gara senza elettrificazione: solo motore termico, un V8 depotenziato da 542 CV, in linea con i regolamenti GT3. E allora, la domanda diventa ancora più inevitabile. Vedremo mai una Temerario solo a combustione, omologata per uso stradale?

La risposta di Mohr è cauta ma significativa: “Non lo escludo del tutto, ma non è una priorità. La probabilità è bassa. Mai dire mai, ma al momento abbiamo molte altre cose da fare. Non ci scommetterei. Il fatto che andiamo a correre senza ibrido non significa che quella sia la strada giusta per l’uso stradale.”

Il mercato frena sull’elettrico, e Lamborghini si adatta

Secondo Mohr, la strategia ibrida adottata da Lamborghini è stata “esattamente quella giusta”, in un momento in cui “tutti vogliono un’ibrida”. E anche se a Sant’Agata continuano a monitorare i trend del mercato, qualcosa sta cambiando. L’interesse per le supercar completamente elettriche si sta raffreddando. Tanto che il primo modello 100% elettrico di Lamborghini è stato posticipato al 2029, a causa di una domanda inferiore alle attese nel segmento di lusso. Anche il prossimo SUV Urus, inizialmente previsto come EV puro, sarà ora ripensato come ibrido plug-in.