Cerca

Cosa si prova a guidare una Lamborghini Huracán EVO (in pista)

Grazie a Oppo, abbiamo potuto fare qualche giro a più di 300 km/h a bordo dell'evoluzione del V10 più celebre della casa di Sant'Agata Bolognese

Cosa si prova a guidare una Lamborghini Huracán EVO (in pista)
Vai ai commenti 26
Roberto Catania
Roberto Catania
Pubblicato il 17 giu 2021

Essere giornalisti significa fra le altre cose avere la possibilità – ma sarebbe più opportuno definirlo privilegio – di fare cose davvero fuori dal comune. Come ritrovarsi a bordo di una Lamborghini Huracán nell’autodromo di Modena in un giorno qualsiasi di giugno.

L’occasione – imperdibile – arriva da un evento per la stampa organizzato da Oppo in qualità di Main Partner di Lamborghini Squadra Corse. "Ci tenevamo a celebrare la collaborazione con Lamborghini", mi spiega Isabella Lazzini, Chief Marketing Officer Oppo Italia, "un partner d’eccezione con cui condividiamo valori per quanto riguarda l’attenzione all’innovazione, sempre di più all’avanguardia, al design, sempre più aerodinamico e ai dettagli, sempre più premium".

Insomma, una giornata in compagnia di due prodotti molto diversi – da un lato un telefonino top di gamma, l’Oppo Find X3 Pro, dall’altro una Huracán EVO, evoluzione del V10 più celebre dell’attuale catalogo Lamborghini – accomunati dalle performance piuttosto spinte.

Ma se il livello di confidenza con i telefoni della casa cinese è ormai altissimo (vi rimando alla recensione del Find X3 Pro fatta da Gabriele qualche settimana fa) meno ordinario è il confronto con un V10 da 640 CV, una di quelle esperienze che ti capitano poche volte nella vita e che vanno prese per quello che sono: una finestra eccezionale su un mondo, quello delle supercar corsaiole, che piace a molti ma è accessibile a pochi.

QUESTIONE DI FEELING

Dopo il brief e le opportune raccomandazioni della Squadra Corse di Lamborghini, inforco guanti, casco e mi “accomodo” nella vettura. Le virgolette sono d’obbligo giacché tutto si può dire dell’abitacolo della EVO fuorché sia confortevole. Soprattutto per chi, come me, supera il metro e ottanta di altezza. Ma, tant’è, non sono venuto a Modena per fare un’allegra scampagnata condita dai confort.

"Ti starò davanti per darti un riferimento, ma se tieni il ritmo aumento il passo", mi incoraggia Milos Pavlovic, uno dei tre piloti della Squadra corse che Lamborghini ha messo a nostra disposizione per migliorare il nostro feeling in pista. Il primo giro è di ambientamento, cerco di capire di che pasta è fatta questa Huracane e fin dove posso spingermi.

Posiziono così il selettore su Strada (la modalità più mansueta fra le tre previste di serie) e schiaccio sul gas. In meno di tre secondi (2.9 per l’esattezza) la Huracán mi ha già portato sopra i 100 Km/h, scaraventandomi sul sedile in una dimensione più simile a quella del decollo di un aereo, ma questo è solo un dettaglio – e forse nemmeno troppo significativo – di ciò che significa avere fra le mani un “mostro” del genere. Il ruggito del V10, e la precisione degli innesti in curva, anche in piena velocità, sono a dir poco surreali. 

Mi sento addirittura pervaso da un’inaspettata sensazione di sicurezza. Sarà per la stabilità aerodinamica, sarà per l’elettronica a bordo – il sistema LDVI monitora costantemente tramite sensori e giroscopi il baricentro della vettura, le ruote, il trasferimento di carico nel rollio, nel beccheggio e nell'imbardata – fatto sta che girare in pista a oltre 300 km/h su una Huracán EVO mi sembra persino più agevole che stare su un’utilitaria a 60 km/h in città

UN’AUTO CHE TI SPINGE AL LIMITE

Dopo il primo giro decido quindi di spingere un po’ di più. Metto in modalità Corsa, sento le sospensioni irrigidirsi e schiaccio forte sul gas, lavorando coi paddle per gestire le cambiate in modo più rapido. 

I responsabili dell’autodromo hanno posizionato in pista una serie di coni arancioni per delimitare il punto di frenata, un segnale che mi aiuta ad avere un riferimento per prendermi tutto lo spazio possibile per tirare la staccata. "Il segreto", mi spiega Milos Pavlovic via radio nel rettilineo che precede la prima variante, "sta nel frenare a fondo sulla staccata e scalare rapidamente"

Non me lo faccio dire due volte. La potenza dei freni carboceramici e la precisione del cambio a 7 rapporti a doppia frizione (LDF) me lo consentono: è come avere la marcia successiva già selezionata, mentre una frizione si apre l’altra si chiude simultaneamente per rendere l’innesto istantaneo ma anche fluido.

LA MANO (E IL PIEDE) DEL PILOTA FANNO LA DIFFERENZA

Neanche il tempo di prendere la mano e cominciare a osare di più che è già tempo di scendere, ci sono altri colleghi giornalisti che attendono il loro turno di prova. "Bravo, bel passo", mi rassicura sorridendo Milos Pavlovic all’uscita dall’abitacolo, una bella iniezione alla mia autostima anche se da lì a poco mi renderò conto che non diceva sul serio.

Il passo da gara, quello vero, è un’altra cosa. E sarà lui stesso a farmelo capire nella successiva sessione "a due" del test driving. Nel mentre, mi accomodo quindi sul sedile passeggero e accendo la videocamera dell'Oppo Find X3 Pro per riprendere il giro di ricognizione e qualche dettaglio dell’abitacolo. 

“Ora ti conviene mettere via il telefono", mi suggerisce Milos al termine del riscaldamento, e non ci metto molto a capire il perché della raccomandazione. Arrivati sul rettilineo mi ritrovo catapultato su quello che potrei definire un ottovolante a due dimensioni.

La Huracán EVO, domata da un pilota professionista, mette a nudo tutti i suoi attributi, soprattutto nel misto: difficile spiegare cosa significhi affrontare le 11 curve dell’Autodromo di Modena a certe velocità. Mi incollo al sedile, trattengo il fiato, sento i battiti accelerati, capisco che lo spirito delle corse, anche su una vettura derivata da una stradale, è soprattutto questione di emozione.

"Bravo, bel passo", ironizzo con Milos al termine del giro sfilandomi il casco un po' confuso e cercando di rimettere insieme i pezzi di quella che è stata – e probabilmente sarà per sempre – la mia esperienza più estrema con la velocità.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento