
13 Settembre 2021
Mobileye è tra le protagoniste del CES 2021 e in questa occasione ha presentato la strategia e la tecnologia che stanno dietro i suoi veicoli autonomi. L'obiettivo finale è quello di proporre una soluzione che sia scalabile ed economica per tutti. A raccontare le novità l'amministratore delegato Amnon Shashua che ha spiegato come sia importante che questa tecnologia sia accessibile per potersi diffondere il prima possibile.
Per raggiungere i suoi obiettivi, l'azienda seguirà un approccio chiamato "Trinity". Nel spiegare questo approccio, l'amministratore delegato ha sottolineato l'importanza di fornire una soluzione di rilevamento estremamente accurata, di diversi ordini di grandezza più efficace rispetto a quella di un guidatore umano di normale abilità.
Mobileye combinerà la tecnologia di mappatura Road Experience Management, il processo di guida Responsibility-Sensitive Safety (RSS) e due sottosistemi di sensori separati e ridondati basati su videocamere, radar e LIDAR. Come già accennato, rendere la tecnologia economicamente sostenibile è fondamentale per consentire ai veicoli autonomi di espandere la loro presenza. La soluzione di Mobileye sfrutta una fotocamera a basso costo come sensore primario combinata con un sistema di sensori secondari ridondati che abilitano un processo di guida più sicuro di almeno tre ordini di grandezza rispetto alle abilità di un essere umano.
Grazie alla True Redundancy, in caso di guasto di uno dei sistemi indipendenti, il veicolo può continuare a funzionare in sicurezza.
L'amministratore delegato immagina un futuro in cui i veicoli autonomi saranno sempre più in grado di percepire ostacoli, oggetti e le distanze, aumentando, così, la sicurezza di guida, arrivando a salvare vite umane. Mobileye ed Intel stanno presentando nuovi radar e LIDAR, ottimizzando al contempo l’efficienza dell’elaborazione dei dati e i costi. Un importante salto di qualità si avrà nel 2025 quando la società porterà sul mercato un innovatore sensore LIDAR. Nello specifico, si tratta di un system-on-chip (SoC) LIDAR sviluppato da Intel che sarà montato sui veicoli autonomi.
Shashua ha illustrato anche la tecnologia di mappatura crowdsourcing di Mobileye. Tale tecnologia può arrivare a mappare automaticamente le strade di tutto il mondo e ogni giorno consente di analizzarne 8 milioni di chilometri. Complessivamente, l'azienda è riuscita a mappare quasi 1 miliardo di chilometri di percorsi.
Questo processo di mappatura differisce da altri approcci nella sua attenzione ai dettagli che sono cruciali per la capacità di un veicolo autonomo di comprendere e contestualizzare l'ambiente circostante. Affinché tali veicoli possono arrivare ad offrire un alto livello di sicurezza devono aumentare di numero e devono saper guidare ovunque. Il processo automatizzato di creazione delle mappe utilizza una tecnologia installata su quasi un milione di veicoli già dotati delle funzioni ADAS di Mobileye.
Grazie a queste nuove mappe, le sue auto possono essere pronte a guidare in una nuova città in pochi giorni. L'azienda potrà quindi velocemente espandere la presenza delle sue flotte in altre città. Nuovi test sono attesi a breve a Detroit, Tokyo, Shanghai, Parigi e New York City.
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Commenti
Molti sono convinti che quando la guida autonoma sarà sicura al 99,99 % non ci sarà più bisogno di patente. In Italia oltre la patente ci sarà bisogno di corsi di aggiornamento per la guida autonoma e gestione del touchscreen, che ovviamente saranno pagati dall'utente a caro prezzo.
Poi nel resto del pianeta ognuno farà come gli pare