Italia-Danimarca e ritorno: la mia esperienza di viaggio in elettrico

09 Agosto 2022 1247

Prendete una famiglia di cinque persone (me compreso) che ha una voglia incredibile di tornare a viaggiare on the road dopo due estati di pandemia, e mettetela a bordo di una auto elettrica. Direzione: Danimarca. Una scelta non a caso, un mix tra il desiderio di visitare un bellissimo territorio dalla campagna rigogliosa e dalle città ricche di storia e la volontà di raggiungere in elettrico un Paese che a dicembre dello scorso anno per la prima volta ha venduto più auto elettriche e plug-in che endotermiche (dati De Danske Bilimportører).

Quello di queste righe vuole essere il racconto di come sia riuscito a raggiungere la meta - e soprattutto a tornare a casa! - a bordo della Mustang Mach-e acquistata lo scorso anno (la nostra recensione la trovate QUI), modello a trazione posteriore Extended Range da 98,8kWh con autonomia secondo il ciclo WLTP di 610km. É un resoconto puramente esperienziale che non vuole essere né esaustivo, né tecnico - ho colleghi ben più bravi di me su questi aspetti - ma che intende testimoniare come effettivamente sia possibile utilizzare un'auto elettrica ben oltre i meri confini cittadini. Certo, ai pro si aggiungono i contro di questa scelta, di cui bisogna essere consapevoli prima di partire così da evitare facili nervosismi ed inaspettati ritardi sul piano di marcia.

IL VIAGGIO

Partiamo da qualche dato sul viaggio:

  • auto: Mustang Mach-e RWD Extended Range
  • tragitto: Reggio Emilia-Danimarca (punto più lontano: Skagen)
  • percorso: andata via Svizzera, con tappe a Strasburgo e nord Germania. Ritorno via Germania e Austria
  • km totali percorsi: 4.400 circa (nella mappa ne vengono conteggiati 4.134, a questi ne vanno aggiunti altri per piccoli spostamenti durante il viaggio)
  • persone a bordo: 5 (2 adulti, 3 bambini)

SPAZIO IN AUTO: PASSEGGERI E BAGAGLIO

Prima di parlare di spese, consumi e ricariche, ritengo doveroso fare un accenno alla capacità di Mach-e di trasportare 5 persone e relativi bagagli. Chiaro che tanto il primo quanto il secondo dato dipendano dalla tipologia di persone/famiglia che si mette in viaggio. Nel mio caso si tratta di 2 adulti e 3 bambini, due dei quali seduti su rialzino ed uno (una) su seggiolino 9-18kg. Dunque i sedili posteriori erano occupati da persone di piccola statura e corporatura, ma teniamo conto anche del fatto che tanto i rialzini, quanto il seggiolino occupano davvero tanto spazio in orizzontale. Tutti e tre i bimbi hanno viaggiato comodamente, merito anche dell'assenza del tunnel centrale che fa sì che il pavimento dell'auto sia completamente piatto. Una piccola nota sul sedile centrale, generoso nelle dimensioni ma la cui rigidità - specie nello schienale - ha in parte inciso sulla sua effettiva comodità.

Per ciò che concerne i bagagli, beh, questa è una variabile difficilmente giudicabile in quanto estremamente soggettiva: c'è chi parte con l'intera casa a bordo, c'è invece chi si limita all'essenziale (confidando nel funzionamento delle lavatrici nelle case affittate lungo il percorso). Noi abbiamo scelto questa seconda opzione: non è possibile aggiungere un portabagagli sul tetto (scelta scellerata per l'aerodinamica, ma a volte indispensabile nonostante i più alti consumi) in quanto Ford non lo prevede - né prevede la possibilità di installare le barre, ma risulta prezioso (preziosissimo) il frunk (front trunk), ovvero il bagagliaio anteriore. Ford vende la Mustang Mach-e con un divisorio all'interno di questo pozzetto da 100 litri, rendendolo utile per trasportare la spesa di tutti i giorni ma non per un viaggio del genere. Facendo particolare attenzione a non rompere le viti in plastica sono riuscito senza troppi patemi a rimuovere i divisori ritrovandomi così un frunk completamente utilizzabile. Ai suoi 100 litri si aggiungono i 402 litri del bagagliaio posteriore.

Per ottimizzare gli spazi ho posizionato la tendina che nasconde i bagagli sotto al ripiano, così da sfruttare il più possibile lo spazio anche verticalmente lasciando ad ogni modo libera la visuale dallo specchietto retrovisore. 5 valigie, 4 zaini, 3 borse, una borsa termica e il passeggino sono stati collocati senza problemi all'interno dell'auto, dividendoli tra frunk e bagagliaio posteriore e lasciando completamente libero l'abitacolo da fastidiose borse volanti.

LE RICARICHE

Un conto è ricaricare l'auto in casa o nelle colonnine che "intanto so dove sono, se funzionano e quanto costano", un altro è viaggiare con la speranza che tutto vada secondo i piani. Il viaggio ha richiesto una programmazione addizionale rispetto a quella che tanti (non tutti) fanno prima di partire, perché comunque le tappe devono essere decise (anche) in base dell'autonomia del veicolo e dei tempi complessivi di percorrenza. Parte della programmazione è stata effettuata prima di partire, ma devo dire che il più è stato fatto in itinere, o la sera prima o la mattina stessa prima di salire in macchina. Obiettivo: raggiungere la meta senza rimanere a piedi sulla base della percentuale indicata dallo schermo.

Sì, meglio guardare la percentuale e non i km di autonomia, perché la prima è un dato puro, i secondi sono variabili che cambiano a seconda dello stile di guida, del fatto che il percorso sia in salita o in discesa, del traffico e del tipo di strada e di velocità. Un conto è viaggiare ai 90km/h su una statale, un altro è sfrecciare ai 140km/h sulle autostrade tedesche laddove non ci sono limiti. In generale, sulle extraurbane ho sempre tenuto una media degli 80km/h (come da segnaletica nei diversi Paesi attraversati), in autostrada la media è stata di circa 110-115km/h per cercare di ottimizzare i consumi.

C'è chi ha una Mustang un po' particolare...

Partiamo col dire che sì, le colonnine esistono, anche se la loro diffusione varia a seconda del Paese preso in considerazione. E non solo: altro fattore importante è la segnaletica. Un conto infatti è cercarle su Google Maps, Mappe Apple, navigatore proprietario della Mach-e o qualsivoglia altra applicazione, un altro è trovarle facilmente lungo il percorso autostradale. In breve:

  • Svizzera: indicate molto bene con la scritta EV nei cartelloni delle stazioni di servizio. Praticamente le colonnine sono in quasi tutte le aree di servizio.
  • Francia: indicate poco e male. Fortunatamente non ho avuto bisogno di ricaricare durante il (breve) tragitto in Francia, ma le colonnine sono raggiungibili solamente con l'ausilio di qualche app.
  • Germania: indicate bene con il disegno di una pompa di benzina con presa elettrica. Non sono sempre presenti in tutti i distributori lungo le autostrade, in più in Germania le aree di servizio sono meno frequenti rispetto all'Italia e molto spesso sono posizionate fuori dall'autostrada stessa: in pratica, bisogna uscire per accedervi (NB: le autostrade tedesche sono gratuite, dunque non ci sono caselli).
  • Danimarca: indicate molto bene e ben distribuite lungo le autostrade. Per ogni distributore in pratica ci sono almeno un paio di stalli per la ricarica.
  • Austria: indicate discretamente e non particolarmente frequenti.
  • Italia: per questo viaggio ho avuto occasione di rifornire alla Ionity di Trento, fuori dall'AutoBrennero. Nessuna indicazione, solo le app (Ford Pass in primis, ma anche tutte le altre) mi hanno guidato fino a quel punto. A differenza di tutti gli altri stalli utilizzati durante il viaggio, a Trento non era presente nessuna postazione per bere, mangiare o andare in bagno. Scomodo.

La stragrande maggioranza delle colonnine posizionate lungo le autostrade è a ricarica veloce, perlomeno pari o superiore ai 50kW. Con Ionity si raggiungono i 150kW: per questo motivo (e per il fatto che per 1 anno Ford offre l'accesso gratuito alle colonnine del marchio a tariffa scontata - 0,33 euro/kW anziché 0,79) la mia scelta ricadeva soprattutto su queste. Perlomeno là dove erano presenti (tantissime in Danimarca).

TEMPO IMPIEGATO E STRATEGIE

La strategia è semplice: cercare di far combaciare la pausa colazione, pranzo o merenda con la ricarica. Nel 99% dei casi a fianco delle colonnine (in autostrada) erano presenti stazioni di servizio con relativo bar/ristorante. Bisogna tenere conto del fatto che, nonostante sia meglio sempre caricare fino all'80% per preservare la batteria e farla durare più a lungo, in viaggio è "consentito" spingersi al 100% così da avere più autonomia. A casa ricarico a 4/5, in vacanza preferisco fare il pieno. Anche la velocità di ricarica incide sulla salute della batteria, ma in questi casi si preferisce dare priorità alla rapidità. E le colonnine ottimizzano la velocità di ricarica in base alla percentuale raggiunta: si parte lentamente sino a raggiungere il picco attorno al 50-60% (150kW nel mio caso), per poi crollare a 7kW dopo il 95%.

In pratica, si consideri un'ora circa per passare dal 25-30% al 98-99%. É davvero il tempo di una pausa - magari un po' più lunga del solito, ma ho imparato ad apprezzarla perché distende i nervi obbligandoti a non fare altro che attendere, magari con un caffè da sorseggiare. Più volte mi è capitato di ripetere la ricarica anche al pomeriggio, magari per un tempo inferiore - una mezzora, giusto per raggiungere la meta.

Discorso diverso per le ricariche serali, quando ci si è già sistemati nella casa prenotata su Airbnb o nell'hotel di Booking.com. Solo in un caso l'albergo aveva le ricariche: 14 - dico quattordici - stalli Supercharger per Tesla. Stop. In generale, le città che ho visitato erano ricche di colonnine. L'unica era trovare quella compatibile e funzionante: una volta individuata, bastava lasciare l'auto attaccata con il proprio cavo per qualche ora, giusto il tempo della cena e di una passeggiata. Come potrete notare, la parola d'ordine per l'elettrico è rabbocco.


Altro tema riguarda proprio il trovare le colonnine nelle città/cittadine. La Danimarca ne ha tante dislocate ovunque, ma i problemi che ho riscontrato sono i seguenti:

per trovarle servono le app: non sempre le app dicono la stessa cosa! Su una la colonnina c'è ed è libera, su un'altra c'è ma è occupata o fuori servizio, su un'altra ancora non c'è proprio. Tutto dipende dal circuito di fornitori previsto dall'app. Più tardi dirò a chi mi sono affidato maggiormente.

non sempre sono "compatibili": attenzione a cantar vittoria una volta che si è parcheggiato l'auto davanti alla colonnina. Se queste non sono del circuito Ford potrebbero esserci problemi di comunicazione con l'auto, e a volte nemmeno il token salvavita di evWay mi è bastato. In quei casi ho cercato di scaricare l'app del fornitore, ma a volte il processo di iscrizione non viene completato con successo perché non vengono accettati i dati personali (ad esempio, non c'è il CAP della propria città italiana di residenza perché sono previsti solo i CAP della Germania o della Danimarca). E anche con il sistema di pagamento mi sono spesso bloccato. Risultato: ho disinstallato all'istante l'app (che intanto parte dei miei dati se li è presi) e, bofonchiando, sono tornato alla guida della Mach-e alla ricerca di un'altra colonnina.

in città sono lente (generalmente 22kW): e questo può anche essere un punto a favore, perché così si può lasciare l'auto tutta la notte. In Danimarca le auto elettriche parcheggiano gratis quasi dappertutto - previo inserimento della targa nelle colonnine di pagamento, così che l'auto venga registrata a sistema.

A QUALI APP AFFIDARSI

Qui la risposta univoca non esiste. Dopo diverse prove e tentativi, il mio punto di riferimento è via via diventato sempre più il sistema di infotainment di Ford, forse non immediatamente intuitivo ma che, una volta digerito, permette di visualizzare puntualmente le colonnine lungo il tragitto. Se si inserisce anche la meta vengono proposte sulla mappa le colonnine in cui fermarsi a ricaricare, riportando il tempo di stop ed il conseguente orario di arrivo a destinazione.

Insomma, l'opzione più ovvia era stata quella che avevo inizialmente scartato, vuoi perché attratto da Google Maps o dalle funzioni integrate delle Mappe Apple per le auto elettriche, vuoi perché credevo che i vari evWay, ChargeMap e simili mi avrebbero offerto risposte più puntuali. Il più delle volte funzionava tutto in modo empirico, mandando all'aria i minuziosi programmi della sera prima: mia moglie su Google Maps, io su evWay e check finale sullo schermone della Mach-e. A volte non funzionava, altre avevamo non solo la prima opzione, ma anche la seconda e la terza. Da tenere sempre in considerazione in caso di emergenza (non funzionamento della colonnina o altro).

Avevo anche scaricato l'app ufficiale Ionity, ma ammetto che se si è in possesso di un'auto Ford non è così utile: tutto passa dall'app ufficiale del costruttore, sia su smartphone sia direttamente a schermo nell'auto. (NOTA su Ionity: attenzione alle file, spesso c'è da aspettare). In sostanza mi sono affidato a Ford Pass, in casi di necessità ho utilizzato anche evWay - spesso nelle città, così che avessi subito l'informazione della disponibilità di una colonnina compatibile con l'attivazione tramite app o RFID (il token di evWay). Come controprova c'era anche Google Maps, anche se alla fine il suo utilizzo è stato piuttosto marginale.

CONSUMI E SPESA

Qui c'è poco da romanzare. Ecco i meri dati:

  • km percorsi: 4.400 circa
  • spesa sostenuta: 400 euro
  • spesa per ogni km percorso (media): 0,09 euro/km

CONCLUSIONI

Non sempre la colonnina l'abbiamo trovata al primo colpo (a Mannheim abbiamo girato con la batteria al 3% alla ricerca disperata di uno stallo funzionante), altre volte abbiamo fatto la fila per aspettare (occasione buona per conoscere gente di altri Paesi e per ammirare i diversi modelli di auto elettrica attaccati alla spina), altre ancora siamo tornati via a mani (e batteria) vuote. Ma soprattutto nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo rispettato i tempi previsti, pianificato correttamente le soste e ricaricato la Mach-e nel modo più sereno possibile. Specie con Ionity, molto presente lungo le autostrade europee: grazie al servizio Plug&Charge non dovevo nemmeno inserire carte, tessere o token, mi bastava avvicinarmi alla colonnina, premere Start e attaccare.


Viaggiare in elettrico si può, è chiaro che tutto dipende dal tipo di auto che si acquista (un'auto dall'autonomia di 100 km è ovviamente ben diversa da una che garantisce, in media, 450km come la Mach-e). E dipende anche dalla pazienza che si ha: ricaricare l'auto significa non avere ansia e godersi le pause.

E si risparmia, se si guida in modalità elettrica: con questo intendo gestire l'auto in modo tale che si ottenga il massimo del recupero dell'energia (ad esempio la guida a un pedale, che io uso sempre), guidare senza strattoni e con una velocità non esagerata. In autostrada si consuma di più, in città meno. Nelle migliori delle ipotesi sono riuscito a coprire lunghi tratti a 16kWh/100km (in media).

PRO E CONTRO
con le colonnine veloci (v. Ionity) il tempo di ricarica è relativamente brevecolonnine ben distribuite nel territorio lungo il tragitto percorsoquasi tutti gli stalli hanno postazioni per mangiare e bere
non sempre è indicato il costo di ricarica per kWhci sono troppe piattaforme, nessuna di queste è completanumero di colonnine insufficiente per il numero di elettriche in circolazionein alcuni Paesi le colonnine non sono bene indicatedifficoltà ad attivare la ricarica tra app, token e carte di credito

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Commenti

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NotoriousNitro

Accidenti, due mesi per questa risposta... sono più di tre giorni a parola

Merluz

No 6 giorni per caricare l'auto con un pannello solare montato in strada dove non ci sono prese.

a8pb21

Concordo in toto.

X Wave
a8pb21
X Wave

Stessa cosa anche qui a Londra, anzi credo che la sperimentazione sia finita almeno dove abito io ce ne sono un sacco.
L'azienda è tedesca per cui è probabile che sia la stessa

X Wave

Io abito a Londra per cui immagina quanta gente è senza garage per caricarla a casa.
Almeno nella zona dove abito io hanno risolto mettendo le prese della ricarica nei lampioni (credo sia un'azienda tedesca) ed hanno esteso il servizio volta per volta, per cui quando arrivi a casa o vicino la parcheggi e ricarichi allo stesso tempo!
Secondo me la cosa che dovrebbe essere armonizzata a livello europeo e nazionale è il discorso delle apps, in tutte le reviews che ho letto si lamentano tutti della stessa cosa.
Dovrebbero imporre un protocollo comune che lavora con tutti i fornitori senza bisogno di rigestrarsi tutte le volte, tanto per intendersi una cosa tipo Google Pay che la puoi usare con Visa, Mastercard, Revolut, Amex e così via......

X Wave
NonLoSo
graffo

non credo proprio che fai 2400 km con 140 lt di gpl

lorenzo68

..e metano poi... il paradosso proprio.

lorenzo68

Siamo ancora alla preistoria. (Soprattutto in Italia)

nb. Ma il ponte di Øresund com'è? Meraviglioso, vero?

Marco Granata

Sono appena rientrato da un viaggio in elettrico di 8gg con una MG Marvel R tra Vaduz, Stoccarda, Lussemburgo, Francoforte, Strasburgo e Lucerna, due card (una mia e una di mio papà) eway di Enel con due abbonamenti caricati da 45€ cad (145KW) spesa totale per il viaggio 90€ e colonnine ben distribuite nelle varie nazioni, come app uso solo nextcharge.

bac24

ma dopo il 2035 potrò acquistare un'auto a motore termico usata? A me questi articoli spaventano parecchio

Cpt. Obvious

Ehi!
Ero in ferie!
Stvolta non c'entro niente!
Sarà stato mio cugino, il Tenente Lapalisse!

NotoriousNitro

Da Cpt. Obvious non posso che aspettarmi questo commento 11 giorni dopo l'uscita dell'articolo...

Cpt. Obvious

Nessuno dice che non debbano essere sostituiti, ma che invece di pensre a divieti di vendita in date arbitrarie e campate per aria, si debba lavorare pesantemente affinché questa sostituzione sia possibile.
Finché una 500€ continuerà a costare 30K e làinfrastruttura di ricarica sarà uno scherzo, quello con il diesel usato da 10K, continuerà ad usare (o addirittura comprare) la solita auto.

NonLoSo

Quello dipende dalla regione purtroppo, In Veneto da quanto so non c'è nessuna riduzione per le auto a doppia alimentazione, ma solo per quelle esclusivamente a gpl/metano con serbatoio di benzina al max di 15 lt

Disqutente

Anche io dubito tu rifletta prima di scrivere...

Rick Deckard®

Dubito

NonLoSo

- assicurazione con 700€ annui si trova anche la kasko
- gomme si cambiano ogni 3 oppure 4 anni. Considerando un costo di 600€, mettiamo 150€/annui su 4 anni
- tagliandi su auto elettrica? forse 1 controllo da 50€

Insomma spese annuali: 700+150+50= 800€
Scalandoli dai 4.5K, fanno 3.7K

Metti un noleggio di 3 anni, sono 11K per fare soltanto 45K km.

A me sembra caro, non rimane niente in mano dopo 3 anni. Forse ancora per le elettriche dove il valore dell'usato non si è ancora capito, conviene in questa prima fase. Ma col tempo quando le elettriche saranno come le auto normali, non vedo tutta la convenienza.
Ma come hai detto, ognuno ha esigenze diverse

rsMkII

Perfetto, direi! :) Nel nostro vecchio impianto invece c'era solo il pulsantino e potevi andare su uno o sull'altro. Quindi dovevi ricordarti di premere su benza all'accensione e poi ricordarti di mettere su gpl dopo pochi km, evidentemente per permettere al motore di andare in temperatura, come dici tu. Discorso bollo, è ridotto, vero?

NonLoSo

Il passaggio da benzina a GPL avviene in maniera automatica, appena entra in temperatura il motore, ma anche quello si può cambiare a detta dell'installatore ed anticipare o posticipare.

Mentre se vuoi andare solo a benzina, basta premere il pulsantino per spegnere la gestione del gpl automatica

Disqutente

Certo, per quelli che ne hanno una già in garages... Grande deduzione la tua!!

Ma ti stai allenando per la prossima stagione di "La sai l'ultima?"

Rick Deckard®

È per quelli come te che hanno dovuto mettere un obbligo nel 2035

Accapi

Leaseplan, ma la presi quando c'erano gli incentivi statali anche per le aziende di noleggio, ora i prezzi sono più alti, i km annui sono 15k, a me bastano. Sono 4.5k annui vero ma ho kasko, rca, gomme e tagliandi che mi costerebbero circa 1.5k e zero sbattimenti. Alla fine dipende se ti conveniene: a me che carico in box, vivo a milano e con l'elettrico non pago striscie blu, areac, mi conviene, ma non tutti hanno le mie esigenze

rsMkII

Ah ecco! Molto, molto interessante! In effetti l'unico problema riscontrato da parte nostra era quello, oltre alla gestione scomoda (con pulsantino) per passare dall'una all'altra, che però credo sia gestita dall'elettronica ormai. Grazie! :)

NonLoSo

da quello che mi ha detto l'installatore, in base a certe condizioni la centralina decide di iniettare anche benzina per preservare e lubrificare il motore.

Mi ha detto comunque di non tirare mai le marce a limitatore, sia perché il motore 3 cil non sopporta bene, sia perché appunto il gpl è più secco e a lungo andare tirando le marce tutto si usura prima

Disqutente

Ma hai preso un colpo di calore amico? Manco arrivi a capire uno che percula...

Non commento più le assurdità che dici e che si contraddicono tra di loro messaggio dopo messaggio, tempo perso.

Buona giornata.

rsMkII

Eh sì. Anche io valuterei se avessi il benzina! Anni fa (ti parlo di almeno 20 anni) i miei lo montarono su una Mondeo 2.0, andava molto molto bene, poi ha avuto problemi di lubrificazione, ma c'è da dire che in 20 anni hanno correto moltissimi difetti

NonLoSo

ce l'ho da nemmeno 1 anno.
Montato ultimo Landi, finora nessun problema.
Con 30€ faccio il pieno e mi godo la libertà di andare in giro macinando km su km mentre con la benzina a 2€ i viaggi erano diventati un lusso..

NonLoSo

Eh ma io con 40lt di gpl , in autostrada fisso a 120 faccio 530/550 km di solito, sono quasi 14km/lt
Se faccio provinciali a 70km/h non so , magari arriverei a 700km?

NonLoSo
Rick Deckard®

Ero rimasto sui 3000 km al mese, se ne fai 1500 ti serviranno 2 mesi..

Non ho mai preso un hotel guardando se ha una colonnina disponibile e non ho mai avuto problemi... infatti mai caricato in hotel...
Può essere un servizio aggiuntivo ma in genere guardo se ha la piscina piuttosto..

Anche se arrivi in hotel con il 15% hai comunque 40 km e non penso esista un posto con una colonnina a oltre 40 km in qualsiasi direzione ... Che poi puoi anche fare una ricarica a 10km dall'arrivo e hai autonomia per una settimana... Non mi sembra un problema complicato.

Per rispondere:
- più che infinita è definita, sia nei costi che nelle distanze: il messaggio che volevo mandare e che ci si fanno troppe pippe mentali considerati anche i costi, una batteria più piccola richiede più soste ma più brevi, evita di fare soste lunghe

- alcune auto se sfruttati gli incentivi (quest'anno bassi) costano come le controparti endotermiche o comunque pari categorie endotermiche, con vantaggi economici sul lungo periodo enormi per le elettriche. Il trucco è guardare auto che ci si può permettere.

- nemmeno le endotermiche possono andare in acqua se non fatte apposta... Che discorso è?

- i pannelli fotovoltaici non sono fondamentali per un'auto elettrica. Al netto delle detrazioni dovrei spendere 3000€ di fotovoltaici per risparmiare 300-400€/anno... I fotovoltaici servono ad abbattere le bollette in generale e per fare bene all'ambiente ed è il motivo per cui li metterò... Non certo per l'auto che carico di notte a non mi costa nulla..

- non consumano i freni ma consumano gomme più delle endotermiche in genere per via di coppia maggiore... Però come sempre dipende anche dall'uso.. io non è che faccio le corse
https://uploads.disquscdn.c...

Rick Deckard®

Ero rimasto sui 3000 km al mese, se ne fai 1500 ti serviranno 2 mesi..

Non ho mai preso un hotel guardando se ha una colonnina disponibile e non ho mai avuto problemi... infatti mai caricato in hotel...
Può essere un servizio aggiuntivo ma in genere guardo se ha la piscina piuttosto..

Anche se arrivi in hotel con il 15% hai comunque 40 km e non penso esista un posto con una colonnina a oltre 40 km in qualsiasi direzione ... Che poi puoi anche fare una ricarica a 10km dall'arrivo e hai autonomia per una settimana... Non mi sembra un problema complicato.

Per rispondere:
- più che infinita è definita, sia nei costi che nelle distanze: il messaggio che volevo mandare e che ci si fanno troppe pippe mentali considerati anche i costi, una batteria più piccola richiede più soste ma più brevi, evita di fare soste lunghe

- alcune auto se sfruttati gli incentivi (quest'anno bassi) costano come le controparti endotermiche o comunque pari categorie endotermiche, con vantaggi economici sul lungo periodo enormi per le elettriche. Il trucco è guardare auto che ci si può permettere.

- nemmeno le endotermiche possono andare in acqua se non fatte apposta... Che discorso è?

- i pannelli fotovoltaici non sono fondamentali per un'auto elettrica. Al netto delle detrazioni dovrei spendere 3000€ di fotovoltaici per risparmiare 300-400€/anno... I fotovoltaici servono ad abbattere le bollette in generale e per fare bene all'ambiente ed è il motivo per cui li metterò... Non certo per l'auto che carico di notte a non mi costa nulla..

- non consumano i freni ma consumano gomme più delle endotermiche in genere per via di coppia maggiore... Però come sempre dipende anche dall'uso.. io non è che faccio le corse

italba

Aspetto che il moderatore cancelli il tuo post, io non lo segnalo nemmeno

italba

Evidentemente alla scuola che tu hai frequentato poco e male non ti hanno spiegato cosa sia una percentuale

Disqutente

No ti tratto come una "faccia da ####" (cit.) quale sei!
Anzi sei il re delle "faccie da ####" (cit.), il GENIO del circo Togni!

Disqutente

Vedi che spari falsità?
50 minuti equivalgono a 8/10 rifornimenti...
E chi è che li fa al mese? Forse solo un contaballe come te?!?

Poi sei un uomo totalmente libero potendo scegliere i posti di villeggiatura in base alla disponibilità di colonnine.
Poi se avessi un cane capiresti come non tutte le strutture li accettano e capiresti come diventa spesso impossibile avere un hotel dove vuoi al prezzo che ti va bene e che offra tutti i servizi che NECESSITI!

Ma certo, massima libertà, zero vincoli, nessun tempo speso a ricaricare... e poi? altre falsità?
Dai aggiungiamo pure:
- autonomia infinita
- costo acquisto bassissimo,
- possibilità di guidare sull'acqua (previa trattamento di impermeabilizzazione del pacco batterie, che è però gratuito su richiesta)
- promozione per il 2023: acquistando una EV ti regalano una casa con già i pannelli installati
- ma soprattutto le EV non consumano gli pneumatici quindi con un treno di gomme puoi percorrere fino a 13miliardi di Km. )Che è poi la loro vita media...)
#lecoseridicole!

Disqutente

HAHAHAH che pistola... una scenza esatta che ti da dei risultati non esatti!!
#ItalbaPatetico!

italba

Eggià, tu spari ca####e perché mi stavi seguendo, vero? Sei proprio il re degli ipocriti, una grandissima faccia da ####!

italba

Quando qualcuno copiaincolla qualcosa dovrebbe almeno avere il buon gusto di capire quello che ha letto, oltre a ricordarsi di quanto gli hanno già risposto:

La statistica È una scienza esatta, solo che non ti dà le risposte che cerchi tu, ma ti dà delle probabilità [...]


La statistica è una scienza esatta (anzi, è una branca della matematica) visto che chiunque, con gli stessi dati di partenza, finisce per avere gli stessi risultati, ossia le stesse probabilità.


Come già chiunque dotato almeno del cervello di un criceto dovrebbe aver capito da tempo non mi paga nessuno per far da badante ad uno come te, quindi non sono interessato a continuare questa delirante conversazione su cosa intendi tu per scienza esatta. Se insisterai ancora (e due) ti manderò definitivamente dove meriti e ti bloccherò

Rick Deckard®

Quando esco 2-3 giorni, o faccio ricariche veloci nelle tappe o ricarico a destinazione mentre dormo o faccio altro...
Magari prendo anche una lenta se sono arrivato, ci mette 3-4 ore ma non sto lì ad aspettare che finisca.

Ad ogni modo la casistica è sempre quella, 3 ricariche per un totale da 50minuti, ossia quello che chi ha un'endotermica fa ogni singolo mese della propria vita.

Disqutente

Quindi se esci 2/3 giorni da casa alla sera ritorni a fare una carica così... giusto per non perdere tempo...
O k e y . . .

Disqutente

La statistica NON è una scenza esatta: puoi trovare una sua corretta definizione qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Statistica oppure qui: https://it.thpanorama.com/blog/ciencia/las-3-ramas-de-la-estadstica-principales.html

Alcuni estratti:
La statistica è uno strumento del metodo scientifico, si avvale della matematica per studiare i modi in cui un fenomeno collettivo può essere sintetizzato e compreso.

La statistica è in qualche modo legata alla teoria della probabilità rientrando entrambe nel più vasto ambito della teoria dei fenomeni aleatori, ma mentre la teoria della probabilità si occupa di fornire modelli teorici probabilistici ovvero distribuzioni di probabilità adattabili ai vari fenomeni aleatori reali definendo i parametri della variabile aleatoria in questione, la statistica parte da un campione aleatorio per descrivere le sue proprietà statistiche oppure risalire o inferire al modello probabilistico sotteso e alla stima dei suoi parametri.

Hai qualcosa che dica cose differenti o possiamo chuidere questa discussione appurando che eri in errore?

Disqutente

Dura scontrarsi con chi ti segue sulla strada delle boiate vero?
Dai, resta pure lì dove meriti di essere, seduto sul tuo seggiolone.

Ps.s ma sei ancora convinto che la statistica sia una scienza esatta?

italba

Un'altro esempio di dialettica da terza elementare, complimenti!

italba

Ancora? Se pensi che sbagli in qualcosa dimmi innanzitutto cosa, possibilmente non qualcosa a cui ho già risposto una mezza dozzina di volte, e dimmi pure perché sarebbe sbagliato con fonti e riferimenti, altrimenti sai bene dove te ne puoi andare

Rick Deckard®

Ma si carica in garage durante la notte, quando entro attacco la spina.. 3 secondi a dir tanto. https://uploads.disquscdn.c...

Disqutente

Stesso giorno? Perchè se esci 2/3 giorni fuori casa e fai 200Km il primo e 200Km il secondo la macchina non ha più bisogno di ricarica?

Mistero di chi vuole incensare non più l'EV, ma la sua scelta oltre ogni ragionevole posizione...

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