Ford, i sindacati lanciano l'allarme: a rischio la fabbrica di Colonia
Si teme che il piano di ristrutturazione possa portare alla chiusura dell'impianto

Anche Ford sta attraversando un momento complicato in Europa. La casa dell'ovale blu ha già annunciato la cassa integrazione a Colonia a causa della bassa richiesta delle sue elettriche e purtroppo ha presentato un piano che porterà a ridurre la sua forza lavoro nel Vecchio Continente del 14%. Tutti brutti segnali che stanno preoccupando molto i sindacati che lanciano l'allarme.
UNA ‘MORTE’ GRADUALE…
Dunque, il sindacato tedesco IG Metall si è scagliato contro i piani di taglio di migliaia di posti di lavoro alla Ford, affermando che il piano per la ristrutturazione aziendale che è stato proposto può addirittura portare ad una lenta morte per lo stabilimento produttivo di Colonia.
A nostro avviso, si tratterebbe di una morte graduale. Conosciamo gli strumenti a disposizione in una simile controversia e non esiteremo a dare ai lavoratori lo sfogo appropriato per la loro rabbia.
Insomma, per i sindacati il piano proposto da Ford potrebbe portare allo smantellamento del sito produttivo tedesco. Le conseguenze, spiegano i rappresentanti dei lavoratori, non sarebbero solamente per i dipendenti della casa automobilistica ma anche per l'indotto.
Per questo, viene chiesto a Ford di predisporre un piano sostenibile per il futuro. Si tratta di una richiesta che gli stessi sindacati avevano fatto a Volkswagen, altro fronte molto delicato su cui, abbiamo visto di recente, non ci sono notizie positive visto che ci saranno licenziamenti e chiusure di siti produttivi.
Vedremo come evolverà questa situazione e se sarà trovata una quadra. Ricordiamo, al riguardo, che il piano di ristrutturazione prevede esattamente il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa entro il 2027. Da quanto emerso fino a questo momento, sarebbe la Germania il Paese maggiormente colpito, con un taglio di ben 2.900 posti di lavoro. A seguire il Regno Unito con un taglio di 800 posti di lavoro. Ulteriori 300 posizioni saranno tagliate negli altri Paesi europei dove Ford opera.