Fiat lancerà in Brasile il primo modello ibrido-flex ad etanolo
Sarà Fiat a lanciare in Brasile la prima vettura con tecnologia Bio-Hybrid con etanolo messa a punto da Stellantis.
Fiat si prepara a lanciare il mese prossimo il primo modello ibrido-flex sul mercato brasiliano. Stellantis ha confermato la novità non rivelando però il nome della vettura, la cui produzione è comunque già partita presso lo stabilimento del gruppo a Betim.
La nuova Fiat ibrida sarà dotata di tecnologia Bio-Hybrid sviluppata internamente da Stellantis e basata sull'etanolo per alimentare la parte del termica del powertrain. La scelta di questo carburante è dovuta non solo al fatto che si tratta di un combustibile rinnovabile, ma anche al suo ciclo produttivo che consente di assorbire la maggior parte delle sue emissioni. Questo ne fa la soluzione perfetta da abbinare alla propulsione elettrica nei modelli ibridi che il gruppo italo-francese ha intenzione di proporre alla clientela sudamericana.
Emanuele Cappellano, Presidente di Stellantis per il Sud America, ha dichiarato a proposito:
Il lancio del primo veicolo ibrido-flessibile progettato e prodotto nel Paese rappresenta un'altra pietra miliare per l'industria automobilistica brasiliana e per l'ingegneria di Stellantis in Sud America. Il nostro team si è dedicato al massimo per lanciare questa nuova tecnologia, sviluppata per il mercato brasiliano, così come per altre regioni del mondo che hanno accesso ai biocarburanti, come l'etanolo. Questo modello contribuirà alla decarbonizzazione della mobilità nel Paese, oltre a dare impulso all'evoluzione del settore automobilistico e ad avviare il processo di nazionalizzazione dell'elettrificazione, ponendo il Brasile in una posizione di rilievo rispetto ad altri mercati.
LE TECNOLOGIE GREEN DI STELLANTIS IN BRASILE
Stellantis ha in progetto quattro diverse applicazioni per i motori del prossimo futuro e la tecnologia Bio-Hybrid è una di queste. Il motore elettrico implementato sui modelli come la Fiat in arrivo il mese prossimo sostituisce sia l'alternatore che il motorino di avviamento. L'unità genera inoltre una coppia aggiuntiva per aiutare il motore termico nella propulsione del veicolo e crea al contempo energia elettrica che va a ricaricare la batteria agli ioni di litio da 12 Volt. Il sistema promette una potenza fino a 3 kW e contribuisce sia a ridurre i consumi che a migliorare le prestazioni dell'auto.
Un'altra applicazione interessante è la tecnologia Bio-Hybrid e-DCT che si avvale non di uno ma di due motori elettrici. Il primo di questi fa sostanzialmente lo stesso lavoro di quello usato nella tecnologia Bio-Hybrid e va quindi a sostituire l'alternatore e il motorino di avviamento. Il secondo motore elettrico collegato alla trasmissione è invece più grande e contribuisce attivamente al funzionamento del veicolo. La gestione elettronica controlla l'azione propulsiva consentendo al veicolo di viaggiare in modalità termica, elettrica o ibrida. Ad alimentare il sistema c'è infine una batteria agli ioni di litio da 48 Volt.
La terza applicazione è quella Bio-Hybrid Plug-in che prevede l'uso di una batteria agli ioni di litio da 380 Volt ricaricabile tramite la frenata rigenerativa o mediante la classica presa di ricarica, come si capisce dalla dicitura "plug-in" presente nel nome. In questo schema un motore elettrico invia la coppia direttamente alle ruote, mentre l'elettronica ha il compito scegliere la modalità di funzionamento adeguata tra termica, elettrica o ibrida per ottimizzare in ogni momento consumi e prestazioni.
La quarta applicazione è la classica propulsione 100% elettrica. La tecnologia BEV di Stellantis per il Sud America prevede un motore elettrico ad alta tensione alimentato da una batteria da 400 Volt. La ricarica avviene sempre mediante frenata rigenerativa o tramite collegamento ad una fonte esterna, mentre tra i vantaggi si confermano la totalità della coppia disponibile fin da subito e le conseguenti accelerazioni particolarmente reattive. Il sistema è dotato inoltre di un suono personalizzabile.
L’AMBIZIOSO PIANO DI STELLANTIS PER IL SUDAMERICA
L'avvio della produzione della nuova Fiat Bio-Hybrid rappresenta un ulteriore livello di crescita per lo stabilimento di Betim, nello stato brasiliano di Minas Gerais. La struttura racchiude già diverse aree strategiche per lo sviluppo di nuove tecnologie che potrebbero trovare posto sui futuri modelli Stellantis. A Betim si trovano infatti il Tech Center, il Safety Center, il Development Center e il Virtual Center, tutte con un ruolo di fondamentale importanza per la messa a punto di soluzioni come la tecnologia bio-ibrida che abbiamo appena visto.
Spiega ancora Emanuele Cappellano:
Le nostre tecnologie di decarbonizzazione privilegiano le caratteristiche e le risorse del Brasile, come l'etanolo e l'elettricità pulita. Qui abbiamo a disposizione una matrice di propulsione multipla, in cui coesisteranno motori a combustione flex, motori elettrici e sistemi ibridi più piccoli ed efficienti, con tecnologie Bio-Hybrid. Si tratta di una soluzione intelligente e naturale, che si basa su un vantaggio competitivo nazionale. L'uso dell'etanolo ci offre un'opportunità unica per fare la differenza e mantenere il ruolo di leader di Stellantis nella mobilità pulita, sicura e conveniente.
Per quanto riguarda la capacità produttiva dell'impianto Stellantis di Betim, al momento si parla di un potenziale di 1,1 milioni di motori costruiti all'anno. I piani del gruppo per il Brasile e per tutto il Sud America sono però più ambiziosi, tanto da stimare il lancio di oltre 40 prodotti e 8 nuovi motori nei prossimi anni grazie ad investimenti pari a 32 miliardi di real brasiliani. Il tutto si andrà ad inserire nel piano strategico a lungo termine Dare Forward 2030 che prevede una riduzione delle emissioni del 50% entro i prossimi sei anni, per arrivare al totale azzeramento delle stesse entro il 2038 anche tramite la compensazione percentuale delle emissioni rimanenti.